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Fregio Robbiano "Alloggiare i Pellegrini" - Ospedale del Ceppo di Pistoia

29 ottobre 2020

 SICURI  IN  MONTAGNA

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UN UTILE OPUSCOLO
 SULLA SICUREZZA IN MONTAGNA

 

 

 

 

 

SICURI SUL SENTIERO
Per camminare in sicurezza
 
 
 
 
 
SICURI IN MONTAGNA
Progetto a cura della Direzione Nazionale del C.N.S.A.S.
 
Nell’anno del corona virus, moltissime persone, contrariamente agli scorsi anni, hanno scelto di fare le vacanze in Italia. Molti hanno optato per il mare, ma anche la montagna ha calamitato una moltitudine di persone. Sulle Alpi, come sugli Appennini in moltissimi sono tornati a riempire paesi fino agli anni precedenti vuoti, riempiendo alberghi, b&b, oppure appartamenti. Ricca è la proposta di sentieri che le nostre montagne sanno offrire, dai facili percorsi adatti a tutti, ai tracciati più difficoltosi per raggiungere le cime più ambite. I sentieri segnati dal CAI si aggirano intorno ai 40-50 mila chilometri, che si aggiungono a quelli di altri enti o comunità locali. I percorsi poco impegnativi sono presi d’assalto da schiere di camminatori che rivelano grande entusiasmo, ma spesso manifestano: poca esperienza, superficialità ed incapacità di valutazione dei rischi. La pericolosità di alcune attività è intrinseca nella vita all’aria aperta, niente e nessuno può mettersi al riparo dalla possibilità di incidenti in montagna. Sono imprevedibili, anche gli escursionisti più allenati ed esperti possono trovarsi nei pasticci. Anche una attività apparentemente semplice e tranquilla come il trekking può riservare brutte sorprese, le statistiche indicano che gli incidenti occorsi in montagna incidono per 33% al semplice camminare, le chiamate al soccorso alpino arrivano soprattutto per cadute durante le escursioni. Per fare un paragone, quelli legati all’alpinismo sono al 9%. Il numero di interventi del C.N.S.A.S. relativi ad attività più pericolose è decisamente inferiore rispetto all’assistenza fatta ad escursionisti inesperti e che non sono all’altezza dei luoghi che li ospitano.

3 ottobre 2020

 



 

 

 L’ESTATE

 

DEL GIGANTE

Viaggio a piedi intorno al Monte Bianco

 

 


 

Il volume è stato realizzato in collaborazione con il

Club Alpino Italiano

 


 Il Monte Bianco ancora sfolgora alto. Qui sta la forza,

la forza ferma e solenne di tante vedute

e tanti suoni, molto della vita e molto della morte.

[…]

La forza segreta delle cose

che governa il pensiero, e all’infinita volta

del cielo è legge, abita in te.

E cosa saresti tu, e la terra, le stelle, il mare,

se per l’immaginazione delle menti umane

il silenzio e la solitudine non fossero che vuoto?

Percy Bysshe Shelley

Monte Bianco: versi scritti nella valle di Chamonix


Il giro del Monte Bianco è un itinerario escursionistico di culto tra i più popolari in tutta Europa. Il suo percorso ad anello si snoda tra i 1000 e i 2600 metri di quota e tocca diversi versanti del Gigante delle Alpi. Il giro è privo di passaggi tecnici su roccia o ghiaccio e dunque è percorribile, nella bella stagione, da qualunque escursionista in buona forma. Si compie in 10/12 giorni con un dislivello totale di 10.000 metri. Enrico Brizzi ci racconta che camminare fra Courmayeur, Chamonix e il lago incantato di Champex significa ben più che compiere un viaggio fra le terre alte, ma rappresenta anche una passeggiata tra le epoche, dai tempi in cui le ripide pietraie e le morene dei ghiacciai erano battute unicamente da cercatori di cristalli e cacciatori di camosci ai giorni nostri, sfiorando le avventure di nobiluomini dai baffi a manubrio e intraprendenti signorine decise a dimostrare che il gentil sesso non aveva diritto solo al voto, ma anche a dire la propria in montagna. Enrico Brizzi, che ha calpestato coi suoi scarponi ormai mezza Europa, non poteva tralasciare questo itinerario speciale, questo percorso che abbraccia la montagna più alta, la più amata, il Gigante della Alpi.