SICURI IN MONTAGNA
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UN UTILE OPUSCOLO
SULLA SICUREZZA IN MONTAGNA
SICURI SUL SENTIERO
Per camminare in sicurezza
SICURI IN MONTAGNA
Progetto a cura della Direzione Nazionale del C.N.S.A.S.
Nell’anno
del corona virus, moltissime persone, contrariamente agli scorsi anni, hanno
scelto di fare le vacanze in Italia. Molti hanno optato per il mare, ma anche
la montagna ha calamitato una moltitudine di persone. Sulle Alpi, come sugli
Appennini in moltissimi sono tornati a riempire paesi fino agli anni precedenti
vuoti, riempiendo alberghi, b&b, oppure appartamenti. Ricca è la proposta
di sentieri che le nostre montagne sanno offrire, dai facili percorsi adatti a
tutti, ai tracciati più difficoltosi per raggiungere le cime più ambite. I
sentieri segnati dal CAI si aggirano intorno ai 40-50 mila chilometri, che si
aggiungono a quelli di altri enti o comunità locali. I percorsi poco
impegnativi sono presi d’assalto da schiere di camminatori che rivelano grande
entusiasmo, ma spesso manifestano: poca esperienza, superficialità ed incapacità
di valutazione dei rischi. La pericolosità di alcune attività è intrinseca
nella vita all’aria aperta, niente e nessuno può mettersi al riparo dalla
possibilità di incidenti in montagna. Sono imprevedibili, anche gli
escursionisti più allenati ed esperti possono trovarsi nei pasticci. Anche una
attività apparentemente semplice e tranquilla come il trekking può riservare
brutte sorprese, le statistiche indicano che gli incidenti occorsi in montagna
incidono per 33% al semplice camminare, le chiamate al soccorso alpino arrivano
soprattutto per cadute durante le escursioni. Per fare un paragone, quelli
legati all’alpinismo sono al 9%. Il numero di interventi del C.N.S.A.S.
relativi ad attività più pericolose è decisamente inferiore rispetto
all’assistenza fatta ad escursionisti inesperti e che non sono all’altezza dei
luoghi che li ospitano.
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