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Fregio Robbiano "Alloggiare i Pellegrini" - Ospedale del Ceppo di Pistoia

26 luglio 2017

STAZZU  MANZONI (E)



Itinerario ad anello nella aspra e selvaggia macchia mediterranea della Gallura.

Data: 27 Giugno 2017

Partenza: Dal piazzale antistante l'agriturismo Muru Alvata, nei pressi del paese di S.Pantaleo, in provincia di Olbia. S. Pantaleo si raggiunge con la S.p. 73.

Note: Bell'itinerario dal punto di vista naturale e paesaggistico, in gran parte selvaggio e aspro come sa essere la Sardegna. Ma per questo molto bello. Itinerario da fare con pantaloni lunghi (noi corti) altrimenti la bassa vegetazione tipica della Gallura lascia il "segno" sulle gambe.
Fonti: Partire con scorta d'acqua (L'unica fonte la troviamo all'inizio, sulla S.p. 73) e con cappello se fatto in pieno giorno.
Sentieri: I sentieri non sono segnati, ma sono evidenti.


Itinerario: Dal piazzale antistante l'agriturismo Muru Alvata prendiamo a destra sulla S.P. 73, in direzione di S. Pantaleo e facciamo scorta d'acqua all'unica fonte che troveremo sul percorso a q. 209 WP1. All'inizio del paese seguiamo a sinistra in via di Lu Rotu Mannu e quindi a destra in via Trapani. Successivamente a sinistra in via La Petra Sarda, a destra in via Amalfi, di nuovo a sinistra in via Pompei e con via Stazzu Manzoni usciamo dal paese. Continuiamo con una larga sterrata, con la quale arriviamo ad uno spiazzo, in corrispondenza dello stazzu Manzoni. Prendiamo lo stretto sentiero a destra a q. 193 WP2 e in leggerissima salita poco dopo arriviamo ad un bivio a q. 221 WP3. Prendiamo il sentiero di sinistra che comincia a salire in modo più sostenuto e per facilissime roccette in un ambiente più selvaggio, in cui la macchia mediterranea medio bassa, tipica della Gallura è molto rigogliosa, arriviamo alla sella, dalla quale si gode un bel panorama sulla vallata sottostante e sullo splendido mare della costa Smeralda. Cominciamo a scendere sempre immersi nel verde della macchia e arrivati al bivio a q. 266 WP4 seguiamo il sentiero di sinistra, che poco dopo si allarga diventando più comodo. Rapidamente scendiamo fino ad incontrare di nuovo la S.P. 73, con la quale percorriamo le poche centinaia di metri che ci separano dal punto di partenza.

25 luglio 2017

SASSO ALLA PASQUA (E)

Alla scoperta del Sasso Alla Pasqua, sito rupestre nell'alta Valle delle Limentre. Questi graffiti appartengono alla fase incisoria più arcaica.

Data: 23 Luglio 2017

Partenza: Dalla Badia a Taona, che si raggiunge da Pistoia con via Bolognese (Salita al Passo della Collina) e con via Badia e Acquerino. (La strada per L'Acquerino)

Note: Itinerario privo di difficoltà. Da prestare attenzione al tratto di sentiero compreso tra il fiume e la strada asfaltata, privo di segni.
Fonti: Badia a Taona, Inizio CAI 17.
Sentieri: CAI 167, CAI 17, Sentiero “E”.


Itinerario: L'itinerario comincia sulla strada asfaltata poco sotto Badia a Taona dove arriveremo dopo aver oltrepassato la sbarra a sinistra WP1 a q. 1051 e risaliti brevemente nel bosco. Giunti sul prato che circonda la badia ci prendiamo un po' di tempo per visitare quello che rimane dell'antica Abbazia, subito notiamo il simbolo templare sul muro dell'abitazione (adottato successivamente dai Cavalieri di Malta). Tra le varie cose non possiamo non notare il muro che delimita il lato montagna, nel quale sono murati molti sassi scolpiti che facevano parte dell'antica chiesa. Riprendiamo il nostro cammino percorrendo il viale delimitato da staccionata ed ornato da grosse piante fino ad oltrepassare a sinistra la sbarra che delimita la proprietà. Percorse poche centinaia di metri prendiamo a destra in discesa il CAI 17 WP2 a quota 1087 su sterrata nel punto in cui la strada si allarga in uno spiazzo. Dopo aver oltrepassato una piccola fonte giungiamo all'acquedotto Trogoli e proseguiamo fino ad un piccolo corso d'acqua. Lo attraversiamo e prendiamo a dritto in salita su sentiero non segnato WP3 a q. 1117 lasciando il CAI 17 che prosegue a destra. Risalito il costone prendiamo a sinistra su evidente sentiero WP4 a q.1129, e facendo attenzione ed ignorando le laterali, arriviamo sulla strada asfaltata che prendiamo a destra WP5 a q. 1259. Procediamo in salita sulla strada che porta ad un presidio militare dell'Aeronautica che lasciamo poco prima del cancello prendendo il sentiero a destra che costeggia la recinzione WP6 a q. 1279. Poco dopo seguiamo a destra in discesa WP7 a q. 1280 il sentiero “E” del CAI Prato contraddistinto da un pallino rosso ed uno bianco, e dopo aver preso a sinistra a q. 1217 WP8 arriviamo in Loc. La Forca dove si diramano più sentieri. Facendo attenzione prendiamo a sinistra il sentiero CAI 11-17 in direzione Torri a q. 1182 WP9. Si prosegue fino a giungere ad un nuovo bivio che prendiamo a sinistra su CAI 11 in direzione Torri WP10 a q. 1169. Proseguiamo sullo stretto sentiero fino a prendere a sinistra sempre in direzione di Torri con il CAI 11 WP 11 a q. 1155, per arrivare in prossimità di una larga carrareccia, nel sito denominato Sasso alla Pasqua. Con molta attenzione riusciamo ad individuare i massi WP12 e WP14. Non siamo esperti, ma ci sembra dovuta una semplice riflessione diretta a coloro che dovrebbero tutelarli: se veramente queste sono scritte rupestri così importanti, non sarebbe opportuno segnalarli, salvaguardarli e valorizzarli in maniera più adeguata? Proseguiamo un po' delusi... il nostro itinerario prendendo a sinistra in ripida salita il sentiero “E” a q. 1160 WP13 alla fine del quale arrivati in cima al Monte La Croce e percorsa una breve discesa torniamo sul percorso di inizio dell'anello. Tornati sulla strada asfaltata la percorriamo in discesa fino alla fine della stessa ed oltrepassata la sbarra prendiamo a sinistra in discesa a vista nel bosco a q. 1117 WP15 per giungere poco dopo nuovamente a Badia a Taona. Ripercorriamo il bel viale e giunti alla sbarra prendiamo a destra in discesa su asfalto per arrivare al nostro punto di partenza.

20 luglio 2017

STAZZU LI PINNITTEDDI (E)


Percorso naturalistico che si sviluppa lungo la dorsale occidentale dei monti di Cugnana. Il tracciato, da sempre usato dai carbonai ha un elevato valore storico culturale. Esso metteva in comunicazione l'abitato di S. Pantaleo con la zona di Casagliana e Monti Tundu. L'itinerario, molto panoramico, si snoda in un ambiente naturale costituito da macchia mediterranea medio bassa, tipica della Gallura.

Data: 27 Giugno 2017

Partenza: Dal Paese di S. Pantaleo in provincia di Olbia-Tempio, che si raggiunge con la Sp. 73.

Note: Bell'itinerario dal punto di vista naturale e paesaggistico, molto panoramico. Selvaggio e aspro come sa essere la Sardegna e per questo molto bello.
E' ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO AVVENTURARSI SUL SENTIERO SE NON SI CONOSCE BENE LA ZONA O SE NON MUNITI DI TRACCIA GPS in quanto nel fitto bosco è facile perdere l'orientamento.
Fonti: Partire con scorta d'acqua. Non si trovano fonti lungo il percorso.
Sentieri: Il percorso è contraddistinto da segni rossi (scoloriti, una rinfrescata sarebbe opportuna), pochi all'inizio, più numerosi nel tratto più difficile.


Itinerario: Si parte dal paese di S. Pantaleo con via Lurotu Mannu e si segue in sequenza via Trapani, via La Petra Sarda e con Via Stazzu Manzoni si esce dal paese con una larga e bella sterrata con la quale si arriva ad una spiazzo in corrispondenza dello Stazzu Manzoni. Alla nostra destra, dietro il cartello esplicativo a q. 193 WP1, parte il sentiero che con una bassa vegetazione ci porterà al primo bivio contrassegnato da una palina in corrispondenza della quale andiamo a dritto a q. 215 WP2 su facile ed evidente sentiero fino a giungere ad un secondo bivio (segnalato anch'esso da una palina) che prendiamo a destra a q. 252 WP3. Da questo punto inizia il tratto più panoramico ed appagante, ma anche il più difficile poiché ci addentriamo nel bosco ed è necessario prestare molta attenzione a non deviare dalla traccia (i segni rossi non sono molto evidenti e numerosi, ma quelli determinanti ci sono!!! Nel caso si tema di aver sbagliato è opportuno tornare indietro fino a ritrovare l'ultimo segno visto). Al bivio successivo a q. 282 si prende a destra WP4 e quindi a sinistra a q. 365 WP5. Si procede nel fitto del bosco fino a giungere ad un nuovo bivio che prendiamo a destra a q. 371 WP6 ed in corrispondenza di una “caratteristica” scala di ginepro (che rimane leggermente alla nostra sinistra) prendiamo a destra a q. 370 WP7. Procedendo prevalentemente su sentiero in discesa costituito anche da grosse pietraie (attenzione ai segni rossi), oltrepassando un muro a secco, uscendo dal fitto del bosco che ci permette di godere del bellissimo panorama al cospetto delle imponenti montagne, giungiamo allo Stazzu Li Pinnitteddi a q. 325 WP8 purtroppo completamente abbandonato e ridotto ad un rudere. Dopo una gradita e meritata sosta, ripercorriamo a ritroso il percorso fatto godendo a pieno dei panorami che si aprono di fronte a noi, per giungere nuovamente nel centro del paese di San Pantaleo.

 

SCALA M'PEDRADA (EEA)


Un itinerario unico e affascinante che consente di scoprire le torri granitiche di San Pantaleo che raggiungiamo con una ripida salita. Meravigliose poiché modellate dall’incessante lavoro di vento e pioggia. Il sentiero è circondato da una vegetazione di macchia mediterranea, medio bassa tipica della Gallura.

Giugno: 29 Giugno 2017

Partenza: Dal residence Cugnana Verde, nei pressi di Olbia. Raggiungibile con la S.p. 73

Note: Itinerario molto panoramico, senza difficoltà fino alla scala di Ginepro, (WP 8), dove comincia la parte più difficoltosa. Dalla sella inizia il tratto alpinistico con passaggi di II e III grado, anche se attrezzato. (Att.ne, la corda è vecchia e sfilacciata, per cui non offre grande sicurezza). Bell'itinerario dal punto di vista naturale e paesaggistico, in gran parte selvaggio e aspro come sa essere la Sardegna. Ma per questo molto bello.
E' ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO AVVENTURARSI SUL SENTIERO SE NON SI CONOSCE BENE LA ZONA O SE NON MUNITI DI TRACCIA GPS.

Fonti: Partire con riserva d'acqua, non ci sono fonti sul tracciato.
Sentieri: Non sono segnati, ed è molto facile sbagliare.


Itinerario: Dal residence di Cugnana Verde con la omonima via si raggiunge l'agriturismo Monti Biancu, dove un ciuchino viene a salutarmi. Si segue a destra in via dell'Acqua e percorse poche centinaia di metri si prende a sinistra sempre in salita a q. 245 WP1. Dopo circa un chilometro, in corrispondenza di un largo bivio si scende a destra a q. 351 WP2 su ampio sentiero. Al bivio successivo si segue a sinistra in pari a q. 282 WP3 fino a giungere in corrispondenza di un bel muro a secco sotto alti e grandi alberi. Si costeggia a destra a q. 276 WP4 il muro in discesa, per poi seguire il sentiero in pari oltrepassando alcune prese probabilmente dell'acquedotto. A q. 263 WP5 si riprende a salire e superata la sella si scende fino a trovare il sentiero proveniente dallo Stazzu Manzoni. Al bivio contrassegnato da una palina con frecce indicatorie si segue a sinistra a q. 217 WP6 e su facile sentiero in lieve salita si raggiunge il bivio seguente anch'esso contrassegnato da una palina. Si continua a destra a q. 266 WP7 nel bosco e in salita più accentuata si raggiunge un bivio (poco evidente) alla cui sinistra spicca una rudimentale scala fatta con un albero di ginepro, appoggiata ad un grosso masso. Si sale con essa a q. 366 WP8 cominciando la parte più difficoltosa, (ignoro una corda fissa, per altro spezzata. Se qualcuno ne faceva uso?) con la salita su gradoni di roccia che mi porterà alla sella, dalla quale con passaggi di II e III grado, (attrezzato con corda fissa), si arriva sul monte Scala M'Pedrada. (Erano tantissimi anni che non sentivo il calore della roccia sulla mani, ignorando la corda fissa, con calma, cercando gli appigli e gli appoggi giusti sono arrivato in vetta. D'altra parte come si dice: la classe non è acqua!). Il panorama è meraviglioso, spazia a 360°, dalla costa Smeralda, al porto di Olbia fino all'interno in gran parte aspro e selvaggio. In vetta noto alcune piastrine con spit, stanno ad indicare che alcune pareti sono attrezzate e sono frequentate da arrampicatori. La discesa è per la stessa via di salita e con attenzione torno alla scala di ginepro. Nel frattempo il tempo si è guastato, il bel sole precedente ha lasciato il posto ad una leggera pioggerellina. Si percorre il sentiero al contrario oltrepassando le due paline, sopraggiunti a q. 217 WP6 si segue a dritto arrivando allo stazzu Manzoni. Si prende a sinistra a q. 193 WP9 su una larga sterrata, poi asfaltata, con la quale si arriva alle prime case di S. Pantaleo e percorrendo via Manzoni e via Pompei si giunge in centro del paese.




VIA DEL TRONO (E)


Percorso panoramico che da Cugnana conduce al paese di San Pantaleo. Costeggiando Sella Muru Alvata.

Data: 1 Luglio 2017

Partenza: Dal residence Cugnana Verde in provincia di Olbia-Tempio, che si raggiunge con la Sp. 73.

Note: Piacevole itinerario dal punto di vista naturale e paesaggistico, privo di difficoltà. Adatto a persone anche poco allenate.
Fonti: Partire con scorta d'acqua. L'unica fonte si trova alla fine del percorso all'inizio del paese di San Pantaleo.
Sentieri: Si percorrono larghe carrarecce e sentieri molto evidenti.



Itinerario: Si parte dalla parte alta del residence Cugnana Verde con largo sentiero che con ampie curve ci porta a prendere a sinistra una strada asfaltata in prossimità di una villa che rimane alla nostra destra. La si percorre in salita fino ad attraversare al suo culmine, dal quale si gode di un bellissimo panorama su tutto il golfo, un gruppo di belle ville. Si continua in discesa su via Rocce Sarde fino ad attraversare la S.P. 73 ed imboccare su sterrato Via Lu Spronu. Si prosegue sulla bella e ampia carrareccia in salita fino ad incrociare e prendere alla nostra sinistra via Mura Alvata e subito dopo a destra al civico 3 posto su un muro a secco a q. 202 WP1. Il sentiero, sempre molto evidente, nella prima parte con ampi panorami segue il filo di picchi e bastionate di roccia rendendo il paesaggio aspro e selvaggio. Nella seconda parte il paesaggio è più aperto e attraversa la campagna punteggiata da querce a cui è stata tolta la propria corteccia di sughero. Dopo un bel panorama su S. Pantaleo arriviamo al punto più basso, a q. 159 WP2, risaliamo a sinistra e in breve aggiriamo a destra una rimessa, per poi continuare in pari fino a tornare e prendere a destra via Mura Alvata con la quale arriviamo ad un largo spiazzo a fianco della Sp73. Continuiamo a destra sulla strada asfaltata in lieve discesa, oltrepassiamo la fonte a q. 193 WP3, seguiamo un buon profumo di pane prima ancora di passare di fronte ad un forno, con caratteristico murales, ed infine arriviamo a S.Pantaleo. Paese nel quale consigliamo di fermarsi per una visita, soprattutto la sera a cena, in quanto con i suoi accoglienti locali è molto caratteristico.