Giro Di Piste ( EAI )
Giro ad anello con le ciaspole su alcune delle piste da sci dismesse del comprensorio di Campolino e salita alla vetta omonima a q.1823.
Data: 26 Febbraio 2015
Partenza: In auto da Pistoia con la strada statale 66 verso l'Abetone, in località Fontana Vaccaia svoltiamo a sinistra in direzione Orto Botanico e in prossimità di una curva a sinistra e di un'area picnic sulla destra lasciamo l'auto.
Note: Percorso privo di difficoltà tecniche se non per la fatica nella salita dovuta al dislivello. Si sale con la pista Azzurra, alla cui fine inizia il costone che ci porta in vetta. Discesa con la pista Rossa, che in forte pendenza ci porta al punto di partenza.
Itinerario: Lasciata l'auto e calzate le ciaspole WP1 saliamo per la strada a destra coperta di neve in direzione Orto Botanico, costeggiamo l'ingresso dello stesso e superato un ponte prendiamo a sinistra WP2. Aggirata la sbarra e in forte pendenza iniziamo a salire la pista Azzurra. Tanta, tantissima neve e a parte le impronte di un paio di sci, nessun altro è passato di qui, per cui la gioia è a mille. Il sentiero sale costantemente in modo accentuato in un paesaggio da cartolina, alberi carichi di neve sfilano al nostro salire fino a quando il bosco si dirada e la pendenza si attenua. Siamo arrivati al pianoro di Campolino WP3, q.1717, da cui partiva l'impianto di risalita delle vecchie piste da sci dove facciamo una breve sosta. Ci raggiungono due sci alpinisti, con i quali saliamo il costone che porta sul crinale WP4. Purtroppo la nebbia non permette di godere di un panorama meraviglioso, quindi giù in discesa per lo stesso itinerario di salita fino al pianoro a q.1717 WP5. Prendiamo a sinistra la vecchia pista Rossa che prima taglia a metà la montagna, poi in forte pendenza passa in mezzo al bosco fino a giungere ad un casotto di legno WP6. Fine della “Rossa”, prendiamo il sentiero CAI 104, che in breve, in leggera discesa, ci porta ad un grande spiazzo WP7. Continuiamo a dritto costeggiando la sbarra che segna l'inizio della salita e percorriamo a ritroso l'itinerario di andata. Nebbia a parte l'escursione ci è piaciuta, tantissima neve in un ambiente meraviglioso, riserve biogenetiche, che salvaguardano boschi di abete bianco e rosso, quest'ultimo raro in Appennino.
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