Riomaggiore -
Portovenere
E’ l’ultimo tratto del sentiero
Verdeazzurro, a detta di molti, uno dei più panoramici e belli dell’intero
percorso. Abbandoniamo gli affollati sentieri delle Cinque Terre, per tornare
ad una dimensione più tranquilla. Dove, con versanti rocciosi a picco sul mare,
la costa mostra la faccia più aspra. La deviazione a Monesteroli permette di
scoprire la scalinata più spettacolare e affascinante al mondo.
Data: 8 Aprile 2018
Partenza: Dalla stazione FS di
Riomaggiore che abbiamo raggiunto con la linea ferroviaria Genova – La
Spezia.
Note: Itinerario privo di difficoltà tecniche, che
comunque per il notevole dislivello richiede un buon allenamento. Inoltre
la scalinata di Monesteroli è da
sconsigliare a chi soffre di vertigini e non ha nervi
saldi.
Da non fare se
piove, ed evitare i caldi mesi estivi.
Sentieri: Sentiero Verdeazzurro, CAI 593V, AV5T,
CAI 534, CAI 535, AV5T.
Fonti: Loc. S. Antonio, Fontana di Nozzano, Rifugio Muzzerone,
Campiglia.
Itinerario: Faccio
questa escursione con gli amici del CAI di Pistoia, con i quali da Riomaggiore
salgo al Santuario di Montenero, per poi raggiungere lo spartiacque tra il
Golfo di La Spezia e il litorale rivierasco all’altezza del Colle del Telegrafo
la quota più alta dell’itinerario. Per poi scendere gradualmente verso
Campiglia e successivamente a Portovenere.
Partiamo
dalla stazione di Riomaggiore seguendo a destra il CAI 593V che percorre una
galleria pedonale, quindi con Via Gramsci e via Di Loca percorriamo le
caratteristiche “creuze”, con le quali inerpicandoci sulla collina guadagniamo
rapidamente quota, arrivano di fronte ad un cimitero. Lo aggiriamo a destra
tornando a salire per poi tornare sulla strada asfaltata che seguiamo a destra
per alcune centinaia di metri in leggera salita individuando sul muro di
contenimento a sinistra le prime rampe dell’ennesima faticosa scalinata, con la
quale arriviamo al Santuario di Montenero a q. 340 WP1,
da cui si gode di un bellissimo panorama. Dopo una meritata sosta ripartiamo
percorrendo lo stretto sentiero con cui attraversando le tipiche terrazze liguri,
prima in pari e poi con i “soliti” scalini arriviamo al colle del Telegrafo a
q. 513. Proseguiamo a destra dentro una fitta boscaglia, oltrepassando un
percorso sportivo con strumenti ginnici, alla fine del quale arriviamo a S.
Antonio, dove sorge una piccola cappella, un punto ristoro e una fonte da cui
attingere acqua a q. 508 WP2. Prendiamo a
destra in discesa con il CAI 534 che percorre il sentiero chiamato “balcone di
Tramonti” che oltrepassa le case sparse di Casotti e Fossola, per poi arrivare
con ampi panorami al bivio dove comincia la lunga, ripida e spettacolare
scalinata che scende a Monesteroli. Si formano due gruppi, uno continua a
dritto per Campiglia, l’altro, i più temerari scendono gli irregolari scalini
che a precipizio colmano un dislivello di trecento metri. La scalinata
attraversando i tipici terrazzamenti e i caratteristici caseggiati regala
scorci e panorami che ripagano ampiamente la fatica. Causa una frana non
possiamo arrivare al mare, ma dobbiamo fermarci una cinquantina di metri prima.
Dal bivio, al quale siamo tornati, prendiamo a destra con il CAI 535, con il
quale oltrepassiamo la fonte di Nozzano a q.353, per poi arrivare poco dopo al
paese di Campiglia a q. 404 WP3. Ripartiamo
con il sentiero AV5T che alternando tratti nel bosco a bellissime viste che
spaziano dalle scogliere di Tramonti a Portovenere e la Palmaria. Seguendo lo
spartiacque che divide il Mar Ligure dal Golfo di La Spezia si può ammirare la
città di La Spezia e più in lontananza le Apuane innevate. Giunti al bivio con
il rifugio Muzzerone prendiamo a sinistra, giungendovi in pochi minuti.
Continuiamo a dritto in discesa sull’acciottolato sentiero incassato tra due
muri, con il quale in poco tempo arriviamo a Portovenere, fine dell’itinerario. (Noi proseguiamo ancora per raggiungere il parcheggio dove ci attende il nostro pulman). Una bella giornata passata in ottima compagnia, percorrendo un bell’itinerario,
non so se è il più bello delle Cinque Terre, sicuramente ha regalato grandi
emozioni, soprattutto la bellissima scalinata di Monesteroli.
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