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Fregio Robbiano "Alloggiare i Pellegrini" - Ospedale del Ceppo di Pistoia

24 febbraio 2019


Due passi in collina



Su e giù sulle prime colline pistoiesi, percorrendo sentieri in mezzo al verde e a magnifici uliveti. Attraversando paesi e borghi silenziosi, dai quali si godono panorami stupendi.

Data: 15 Gennaio 2019

Partenza: Da Candeglia, periferia nord di Pistoia, che raggiungo con i mezzi pubblici del copit.

Note: Adatto a tutti, l’itinerario non presenta difficoltà. Solo nella prima parte le salite sono irte e faticose, ma la fatica è ampiamente ricompensata dai panorami, semplicemente meravigliosi.
Fonti: Non ci sono problemi per approvvigionarsi d’acqua. Si trovano moltissime fonti. 
Sentieri: I sentieri percorsi non sono segnati. Solo nel finale, da Poggio Pecorino si segue il CAI 208.


Itinerario: Parto da Candeglia, estremo lembo di periferia a nord di Pistoia, che raggiungo con il bus n. 15 del copit, in una bella mattina di sole di questo “strano” Gennaio, fresca ma non fredda. Dal capolinea del bus seguo a destra in via Crespole e Fabbriche, e con via della Valle raggiungo il ponte Paoli, (ca 1,5 km) che attraverso. In ripida salita arrivo a q. 174 WP1, dove prendo a destra attraversando un uliveto, per poi arrivare ad una bella abitazione in via Gellina 1. Seguo la carrareccia a sinistra in salita, poi, ritrovato l’asfalto ancora a sinistra, poche decine di metri ed a q. 225 WP2 continuo a destra in ripida salita con la quale arrivo a prendere a sinistra su larga carrareccia, il sentiero del Picchio Verde, con cui arrivo alla bellissima Pieve di Valdibure a q. 317. Dopo una breve visita seguo a sinistra in pari, ed arrivato di fronte al cimitero torno su sterrato superando un cancello a sinistra, costeggiando una recinzione giungo ad un secondo cancello. Arrivo su una larga carrareccia che seguo a sinistra in discesa, costeggio un frantoio e pochi metri dopo aver oltrepassato una marginetta supero un ponticello a destra. Scendo con il sentiero di sinistra e poco dopo arrivo al paese di Cignano, alla cui fine in corrispondenza di una edicola con un grosso crocifisso continuo a destra in ripida salita. Supero un lavatoio a q. 248 WP3 e sempre in ripida e faticosa salita arrivo al paese di Lupicciano.  Attraverso il paese superando due fonti, a q. 364 WP4, ed a q.375 WP5, continuo a dritto in discesa e a q. 307 WP6 seguo a destra su sterrato, e tenendo la destra supero una fonte, e con un pezzetto della via Baiana, dove trovo i segni gialli del cammino di S. Bartolomeo, oltrepasso il borgo di Mengarone. In corrispondenza di una curva a destra continuo a sinistra su sterrato a q. 341 WP7, seguendo lo stretto sentiero in lieve discesa, con il quale arrivo a Villa di Baggio a q. 384 WP8. Con la bella scalinata arrivo a prendere a sinistra in discesa in corrispondenza di Aia di Sopra a q.390 WP9. Costeggio un lavatoio e superato il ponticello sul torrente arrivo ad un piccolo spiazzo dove seguo a destra a q. 384 WP10 in salita tra gli ulivi arrivando poco dopo al piccolo borgo di Assarino. Percorrendo la strada asfaltata in salita oltrepasso il ridente borgo di Colle, da cui lo sguardo spazia dalla Valdinievole fino a Firenze. Proseguo sulla corta salita fino ad arrivare a Pianottolo, con i grandi spazi che lo contraddistinguono, da cui scendo fino a prendere a destra in corrispondenza di una curva a sinistra. Percorro il sentiero sterrato fino al culmine della salita, scendo a dritto, attraverso un più largo sentiero (CAI 208) e continuo a dritto fino a lambire una abitazione in loc. Le Novine. Proseguo sul sentiero fino a Poggio Pecorino dove incrocio il CAI 208, con il quale arrivo a Croce al Romito. Seguo a destra e poi a dritto in discesa, ed in breve arrivo alla chiesa di Germinaia a q. 291 WP11. Con uno sterrato costeggio il Cimitero, lascio l’asfalto per seguire via di Germinaia a dritto costeggiando il muro perimetrale delle Ville Sbertoli, il vecchio manicomio, e al bivio seguente su asfalto vado a sinistra in via delle Gaine. In corrispondenza di una bella villa seguo a dritto attraversando una zona residenziale con via Buonarroti, quindi con via della Quiete arrivo in piazza Oplà, fine dell’itinerario. Bella escursione, con due comuni denominatori, gli ulivi, che ho incontrato dall’inizio alla fine, e i panorami, semplicemente meravigliosi, che hanno ripagato ampiamente la fatica dovuta anche ai tanti mesi di inattività. 


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