Le
Cinque Terre
Le
Cinque Terre: sospesi in un paesaggio unico al mondo, immersi in una
natura incontaminata tra viti e mare, attraversando piccoli borghi
che sembrano quadri colorati.
Data:
9 Aprile 2017
Partenza:
Con l'autostrada A11, quindi con la A12 con uscita a La
Spezia dove
parcheggiamo. Raggiungiamo Riomaggiore con il treno che risulta
essere il mezzo più comodo.
Note:
Itinerario faticoso con continui saliscendi adatto a persone
allenate.
Si
consiglia di percorrere questi sentieri con il tempo buono,
indossando scarpe adatte a percorsi irregolari.
Inoltre
trovo assurdo dover pagare un ticket di ingresso di 7 euro a persona
(nel periodo estivo) per percorrere sentieri tutto sommato poco
curati.
Fonti:
Lungo il percorso non ci sono fonti. E' possibile approvvigionarsi in
tutti i paesi dove sono presenti una o più fontane.
Sentieri:
SL, CAI 531, CAI 506, SVA, Alcuni a pagamento.
Itinerario:
Il nostro itinerario (Faccio questa escursione con gli amici del CAI di Pistoia) comincia dalla stazione di Riomaggiore risalendo una
strada prima lastricata WP1
e poi asfaltata, con la quale arriviamo a prendere una scala in
discesa a q. 60 WP2.
Qui ha inizio il sentiero CAI 531 il quale in circa un'oretta in
ripida salita e poi in altrettanta ripida discesa, ci conduce a
Manarola. La salita, superato un ponticello, segue una monorotaia a
cremagliera di un “trenino”, senza il quale sarebbe veramente
difficile e faticoso coltivare questi fazzoletti di terra, che si
affacciano a strapiombo sul mare formando una infinita serie di
terrazze delimitate da splendidi muri a secco. Terra dalla quale le
persone estraggono cose da cui ricavano prodotti di eccellenza, oltre
a preservare il paesaggio, tutelato anche dall'Unesco dal 1997.
Questa prima parte di itinerario è contraddistinto anche da alti
scalini che mettono a dura prova le gambe dei camminanti, però
l'impegno e la fatica vengono ampiamente ricompensate da panorami
meravigliosi. Dopo una breve visita al pittoresco paese e aver
percorso la passerella sul mare (E' anche l'inizio del percorso verde
azzurro, ancora chiuso per frana), torniamo a salire con una
scalinata WP3
che
ci porta ad un esiguo pianoro. Dopo aver costeggiato il piccolo
cimitero, seguiamo a sinistra a q. 70 WP4
il sentiero CAI 506 percorrendo una salita sostenuta e un pezzo in
pari che ci permette di riprendere fiato prima
di continuare a sinistra a q. 184 WP5 la salita formata da una
scalinata composta da gradoni della lunghezza di un passo, per cui
anche se lunga e faticosa, risulta abbastanza agevole salire. La
scalinata finisce ad un bivio con fontana a q. 335 WP6
all'inizio del paese di Volastra, proseguiamo a sinistra ed in breve
arriviamo alla chiesa a q. 335 WP7,
che con il grande spiazzo intorno è un punto di sosta panino
perfetto. Dopo essersi ricompattati e rifocillati, il riposo è
allietato da una bella musica d'organo suonata da un partecipante
all'escursione. Zaino in spalla e via con il CAI 586, il quale in
lieve salita prosegue a mezza costa offrendoci panorami spettacolari.
Giunti al piccolo borgo di Porciano a q. 361 WP8
passiamo
in mezzo ad un giardino privato, i cui proprietari per niente
indispettiti ridono e scherzano alle nostre battute. Poco dopo
cominciamo a scendere svoltando seccamente a sinistra in
corrispondenza di una vecchia
cisterna
naturale per la raccolta d'acqua a q.367 WP9.
Facendo
attenzione al sentiero non proprio agevole andiamo di nuovo a
sinistra a q. 343 WP10
e
ancora a sinistra a q. 305 WP11
e
percorrendo l'ultimo tratto di discesa infine arriviamo a Corniglia,
di fronte alla chiesa parrocchiale del XIV secolo, ottimo esempio di
gotico ligure. Questo è l'unico paese delle Cinque Terre che non si
affaccia sul mare, ma si trova su un promontorio alto una novantina
di metri. Sopra di noi il bel paese di San Bernardino che dall'alto
domina Corniglia e la costa sottostante. Ripartiamo per Vernazza,
destinazione finale dell'itinerario, raggiungibile in circa un'ora e
mezzo con il sentiero SVA, (TICKET GIORNALIERO EURO 7) che con il suo
percorso ci regala gli ennesimi splendidi panorami sulla costa e sui
meravigliosi paesi che compongono questo paesaggio davvero unico.
Dalla chiesa di Corniglia, piccolo dedalo di carrugi adagiati su uno
sperone di roccia, prendiamo a dritto a q. 95 WP12
e
attraversando lo splendido Ponte del Canale ci addentriamo nella
vegetazione. Iniziamo a salire per ampi gradini e alti gradoni e,
camminando fra gli ulivi, raggiungiamo un punto panoramico a
strapiombo sulla spiaggia di Guvano. Il punto ideale per immortalare
in una foto Corniglia e Manarola. Raggiunta la frazione di Prevo
andiamo a dritto iniziando a scendere a q. 217 WP13
fra
ulivi, agavi, fichi d'india e vigneti, trovandoci poco dopo al
cospetto di Vernazza con la Torre Del Castello Doria, che domina le
colorate abitazioni di questa splendida baia. Scendiamo in paese e
finalmente possiamo goderci un meritato riposo di fronte al mare sul
bel porticciolo, dopo avere visitato la bellissima Chiesa di S. Maria di Antiochia, che sembra emergere dal mare. E' indubbia la sua
costruzione, alcuni dicono risalire ai primi decenni del XIII secolo,
mentre per altri addirittura ai primi decenni del XII secolo. Alla
fine ma non ultimo, come ho avuto modo di constatare anche negli
altri paesi delle Cinque Terre, le cicatrici della terribile
alluvione del 25 Ottobre 2011 sono risargite. Restano i cartelloni a
ricordarci il dramma collettivo della popolazione che ha saputo
rimboccarsi le maniche e ripartire.
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