VIA
GHIBELLINA
Data:
29 Aprile 2017
Partenza:
Da piazza della Signoria, in pieno centro di Firenze.
Note:
Tappa priva di difficoltà, se non per la lunghezza e i dislivelli
abbastanza importanti, per cui è indispensabile un buon
allenamento. Altrimenti si può dividere la tappa interrompendola al
Bigallo.
Tappa molto bella e varia, sempre in sicurezza. La prima parte si
snoda nel tessuto urbano, quindi si attraversa la periferia su strade
poco transitate e successivamente percorriamo sentieri e strade con
poco traffico seguendo i saliscendi delle meravigliose colline
fiorentine, da cui si gode panorami stupendi.
Fonti:
Non ci sono fonti lungo il percorso. Ci possiamo rifornire nei paesi
o chiedendo presso le abitazioni, i cui abitanti sono sempre molto
gentili e pronti ad aiutare.
Sentieri:
CAI 6, CAI 3. Su tutto il percorso si riconoscono le frecce
arancioni e gli adesivi che indicano la direzione.
Itinerario: Parto da Piazza della Signoria, centro del potere al tempo dei Medici e percorrendo via della Condotta raggiungo il Palazzo del Bargello, centro del potere politico al tempo dei Conti Guidi. A fianco dell'imponente Palazzo in corrispondenza del Canto del Bargello comincia la via Ghibellina, con la quale raggiungerò prima Poppi e poi il Santuario de La Verna, all'interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Percorro via Ghibellina per voltare a destra in via dei Pepi, attraverso Piazza S. Croce godendo della bellezza della sua Basilica e percorrendo via Magliabechi e Corso dei Tintori raggiungo il Lungarno delle Grazie. Percorro la riva destra del fiume oltrepassando un primo ponte e attraversando un giardino giungo al Ponte G. da Verrazzano che attraverso per scendere a sinistra sulla riva del fiume in viale dell'Albereta a q. 48 WP1. Percorro la riva sinistra dell'Arno, oltrepasso un ponte prima di arrivare a La Nave a Rovezzano e percorrendo via Villamagna si scorge dall'altra parte della pescaia il bel Mulino La Nave. Successivamente a destra con via del Padule raggiungo l'incrocio con semaforo, lo supero a dritto e oltrepasso il paese di Rimaggio, proseguo a destra con via Vicchio e Paterno con cui supero Vicchio di Rimaggio. La strada alternativamente asfaltata e sterrata è poco transitata, quindi la si percorre in sicurezza, infine giungo a Paterno con viste stupende su Firenze. Seguo a sinistra via di Terzano WP2 in salita fino a prendere a destra via della Bascula a q.282 WP3 con la quale si può raggiungere l'Antico Spedale del Bigallo, dove si può concludere la prima tappa. Raggiungo Alessandro, un camminatore di Grosseto con il quale continuo il cammino su sterrato verso Montecucco e dopo avere oltrepassato alcuni tratti di basolato a q.382 WP4 raggiungiamo Casa Bencistà. Continuiamo prendendo a destra su asfalto via Bencistà Gorioli a q. 467 WP5, quindi a sinistra in discesa su sterrato a q. 492 WP6, ed ancora a destra nel bosco a q. 440 WP7, infine arriviamo in località Monasteraccio, un antico monastero di suore che fu' anche ospitale per pellegrini e viandanti, oggi civile abitazione. Si continua a camminare su larga sterrata seguendo le frecce arancioni per immettersi su strada asfaltata oltrepassando la loc. Moriano. Al trivio successivo si svolta seccamente a sinistra in discesa a q.382 WP8 e subito a destra nel bosco a q.362 WP9 (Att. zona disboscata), con attenzione si scende ancora a destra a q.336 WP10 e stando molto attenti si oltrepassa casa Le Fontanelle, per poi risalire in loc. Bombone a q.300 WP11. Scendiamo a sinistra e subito a destra in via Nenni, attraversiamo il parco giochi a q.290 WP12 per prendere il viale alberato con cipressi della fattoria Pagnana, alla fine del quale andiamo a destra a q.280, scendiamo dolcemente su una bella strada sterrata per prendere a sinistra dopo una abitazione a q.232 WP13, quindi procediamo a destra a q. 209 WP14. Rignano è vicina ma una sosta alla meravigliosa Pieve di S. Leolino è d'obbligo. Con tanta bellezza negli occhi scendiamo a Rignano e abbandoniamo il paese prendendo la prima strada a sinistra dopo il ponte, via Boccaccio a q.114 WP15 che porta sul greto dell'Arno e facendo molta attenzione seguiamo un sentiero che passa fra orti e pollai per poi tornare sulla provinciale. La attraversiamo a dritto su ampio slargo, da dove comincia la strada per Pieve a Pitiana iniziando a salire. Si continua il cammino lungo una piacevole strada sterrata, lasciandoci alle spalle alcune coloniche molto belle immerse in un paesaggio che tutti ci invidiano avendo di fronte a noi lassù in alto Vallombrosa. Percorrendo un lungo rettilineo arriviamo alla bella Pieve di Pitiana, fine della prima tappa.
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