DOGANACCIA – ABETONE
Bellissimo itinerario che attraversa i magnifici boschi dell’alto Appennino Pistoiese. Inizia dalla Doganaccia e passando dall’agriturismo I Taufi e dalla Secchia, arriva al paese dell’Abetone. E’ stato ripristinato dall’Unione Dei Comuni Montani Appennino Pistoiese.
Data: 16 Luglio 2022
Partenza: Dalla località della Doganaccia, che si
raggiunge con la Sr 66 fino ai Casotti di Cutigliano, quindi con la Sp 37 si
raggiunge il paese di Cutigliano e successivamente la Doganaccia. Io ci sono
arrivato con il bus dei Trasporti Toscani, e con la funivia.
Note: L’itinerario, tranne i tratti contrassegnati con il
CFS12 e il CAI 80 alla fine dell’itinerario, non è segnato. E’ vero
però che nella prima metà è molto intuitivo e facile da seguire. Mentre la seconda
parte richiede moltissima attenzione e acume nell’individuare il percorso.
Inoltre nella seconda parte ci sono alcune salite ripide, le quali richiedono
buon allenamento. Nella tenuta dei Taufi si oltrepassano dei cancelli, fare
attenzione a richiuderli.
Fonti: A Cutigliano, ai bar della
Doganaccia, all’agriturismo I Taufi, una piccola sorgente lungo il sentiero
dopo I Taufi (sulla quale non ci farei molto affidamento) e una fonte sul CAI
80 quasi alla fine del percorso.
Sentieri: CAI 6, CFS 12, CAI 80.
Vari motivi, non ultimo il fatto che questo percorso si snoda quasi per
intero nel bosco, e visto il caldo di questi giorni, mi fanno decidere di percorrere
questo itinerario.
Dai 1535 m. della Doganaccia percorro in discesa la pista da sci, fino a
raggiungere la strada asfaltata, che seguo a destra. (con un po’ più di
attenzione avrei potuto evitare un pezzo di asfalto). Raggiunti i 1424 m.
dell’area picnic delle Piagge seguo a destra il CAI 6a. Pochi metri e prendo a
sinistra seguendo le frecce che indicano il percorso che voglio seguire. Una
breve salita, quindi supero una presa dell’acquedotto, i ruderi di una capanna
dei carbonai, e una costruzione che serviva per imbrigliare i piccoli corsi
d’acqua. Il fresco del bosco e il facile sentiero mi fanno procedere spedito,
ignorando le varie deviazioni, arrivo a prendere a sinistra a q. 1398 WP1, per poi percorrere una antichissima strada, che collegava le valli
pistoiesi con quelle modenesi. Raggiunta una radura seguo a destra nel bosco a
q.1312 WP2, e costeggiando i margini della vasta area ancora a destra a q. 1300 WP3, quindi superato un ponticello di legno, in breve arrivo all’agriturismo I Taufi. Per me è sempre l’ora giusta per un gelato, per cui il riposo lo faccio
gustando una vera bontà. Un pezzo di formaggio a km zero per il pranzo, il
pieno nella borraccia e riparto. Da questo punto bisogna fare molta
attenzione, è molto facile sbagliare. Oltrepasso un cancello (richiudere)
per poi seguire i pali pennellati di rosso che mi riportano nel bosco, nel
quale è bene seguire i segni arancioni dipinti sul tronco degli alberi, dove
prendo a sinistra a q. 1170 WP4. Oltrepasso una antica fornace,
attraverso un piccolo ruscello prima di scalare un muro di pietre e
attraversare un secondo ruscello, per poi continuare a dritto sull’evidente
sentiero. (Io ho fatto una divagazione risalendo il corso d’acqua per andare a
vedere una bella cascata d’acqua). Riprendo il sentiero in ripida e faticosa
salita, alla fine della quale seguo a sinistra, oltrepasso una piccola sorgente
a q. 1263 WP5 e poco dopo arrivo ad incrociare il CAI
8. Che seguo in salita come indica la freccia, non trovando altri segni desisto
e comincio a scendere cercando un sentiero che tagli per poi tornare sul
sentiero giusto. Seguendo il gps prendo in ripida salita un mal messo sentiero,
il quale mi porta ad un caseggiato in località casa Forconi, ritrovando i segni
della via. Continuo nella direzione che indica la freccia, trovandomi poco dopo
a non sapere dove andare, ritrovo il sentiero giusto, che seguo a sinistra dopo
aver risalito un ripido costone, arrivando poco dopo ad un gruppo di case in un
largo e bel pianoro a q. 1260 WP6. Dò
per scontato che il percorso non attraversi i prati, quindi seguo la larga
carrareccia che passa dietro le abitazioni, ma non trovo niente che mi faccia pensare
di essere sulla direzione giusta. Arrivo ad un bivio dove trovo i segni gialli
del Cammino di S. Bartolomeo, che seguo in discesa fino ad arrivare alla
località della Secchia. Seguo a destra su asfalto, fino a prendere a destra il
sentiero del CFS 12, il quale mi porta ad incrociare il CAI 80, dove mi fermo
alla fonte per attingere acqua a q. 1316 WP7. Torno indietro ed in breve arrivo a
prendere in salita a destra nel bosco, arrivando poco dopo in piazza
all’Abetone a q. 1380.
ULTREYA
I NEVER WALK ALONE
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