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Fregio Robbiano "Alloggiare i Pellegrini" - Ospedale del Ceppo di Pistoia

26 gennaio 2024

 

GELLO - CASTELLO DI CIREGLIO - PRUNETTA - LE PIASTRE

Il percorso risale, con direttrice nord - nord ovest la valle del Vincio di Brandeglio, tra oliveti, coltivi e castagneti, purtroppo in gran parte abbandonati. Toccando borghi e paesi patrimonio artistico-ambientale, testimonianze storico-culturali di chi presidia, quasi in segreto, il territorio della collina pistoiese.

Data: 14 Gennaio 2024

Partenza: Dal paese di Gello. Che si raggiunge con il raccordo autostradale, oppure con il bus di Toscana Trasporti.  

Note: Il percorso non presenta difficoltà. Solo un buon allenamento, il dislivello in salita non è banale.

Fonti: Lungo il percorso si trovano molte fonti. 

Sentieri: CAI 218, CAI S2, CAI S4, CAI S2. 

Itinerario: Domenica mattina una trentina di persone, vecchi e nuovi amici, si sono ritrovati a Gello, alle porte della città, in occasione della prima escursione del 2024 del CAI di Pistoia. Per percorrere il sentiero CAI 218, da poco inaugurato, il quale, tra oliveti e piccoli borghi risale la valle del Vincio di Brandeglio, per poi arrivare a Castello di Cireglio, paese natio di Policarpo Petrocchi. Quindi attraversando boschi di castagno l’itinerario arriverà ai quasi mille metri di Prunetta, per poi scendere a Le Piastre. Il CAI 218 segue un vecchissimo tracciato, con il quale gli abitanti della vallata si recavano e tornavano da Pistoia.

      Oltrepassiamo il torrente Vincio con via Vecchia Montanina, con la quale arriviamo a percorrere poche decine di metri sulla regionale 66. Con via del Chiasso costeggiamo la prima casa del paese di Piazza, percorrendo un sentiero in mezzo ad ulivi e da cui si gode un bel panorama su Pistoia. I panorami sulla città e sulla piana saranno una costante per tutta la mattina. A Castello di Piazza WP1 costeggiamo la chiesa e attraversiamo il paese con la stretta stradina, per poi tornare in mezzo agli ulivi. Con il bel sentiero arriviamo al piccolo paese di Statigliana WP2, e poco dopo a Campiglio. Attraversiamo la piazzetta davanti alla chiesa per arrivare a Cucciano, il paese del serpente. Lasciato il paese alle spalle, oltrepassiamo una sorgente WP3, per poi arrivare alla bella località La Sega, una bella radura con una abitazione in mezzo a due torrenti. A giudicare dalle cose che sono in loco, deduco che l’abitazione sia stata costruita su un vecchio mulino. L’erto sentiero che da qui percorreremo inizia costeggiando l’abitazione, per poi arrivare ai 430 m. di Stazzana. Compattato il gruppo ripartiamo e intersecando più volte la strada asfaltata arriviamo a Montigi di Sotto, con il paese di Cireglio in alto a destra, e ancora più su il Sasso di Cireglio. Costeggiando una rimessa di legna, oltrepassiamo una catena, per prendere subito a destra, e seguendo la direzione dei piloni di una linea telefonica arriviamo nei pressi di Castello di Cireglio. Voltandoci indietro, oltre all’ennesimo panorama, purtroppo sciupato da un po' di foschia, che stamattina non ci vuole abbandonare, possiamo capire il percorso fatto. Poche decine di metri su un sentiero sopra strada ci separano dal paese di Policarpo Petrocchi a q. 599 WP4. Castello di Cireglio ha origini antiche, sorge come “castrum”, a difesa della strada Cruce Brandelliana, che collegava Pistoia con la Garfagnana e l’attuale Modena. Una particolarità del paese è la torre campanaria, una struttura a vela, che serviva per orientare i pellegrini che attraversavano questo territorio, per poi raggiungere la via Francigena. Altra particolarità è la sua collocazione, separata dalla chiesetta del paese. Lasciato il CAI 218, che qui finisce, ripartiamo percorrendo l’acciottolato in salita, in direzione della torre, per poi prendere la prima a destra in pari. In corrispondenza della chiesetta (del 1700) seguiamo a sinistra il CAI S2 e l’itinerario dei Cammini dell’Acqua, inoltrandoci nel bosco. (Il quale, una volta, era un giardino pieno di bei castagni, che con i loro frutti, quando l’Italia era più povera, sfamavano molte persone. Adesso, tranne pochi e piccoli castagneti, il bosco è diventato una selva). Poco dopo ai margini del largo sentiero si può notare una rientranza WP5, era una postazione militare usata nell’ultima guerra per bombardare la piana pistoiese, e poco oltre possiamo riempire le borracce alla fonte Cettore a q. 697 WP6. In costante ma inesorabile salita arriviamo ad un bivio, ignoriamo il sentiero di destra in discesa per continuare a sinistra in salita con il CAI S4. Con il quale, dopo un po' arriviamo a percorrere un tratto in pari e successivamente una breve e ripida discesa, intravedendo tra alberi gli eco mostri di Prunetta. Le vecchie e fatiscenti Ipost, ex colonie delle poste. Seguendo a destra in pochi minuti arriviamo a Prunetta dove facciamo pranzo. Prunetta mi ha visto anche in questa escursione. Ripartiamo seguendo a destra con la strada degli Incassi, vecchia via che univa Prunetta a Le Piastre. In corrispondenza della marginetta prendiamo a sinistra in discesa il sentiero CAI S2, il quale ignorando le laterali arriva a guadare un piccolo corso d’acqua, prima di entrare nel paese di Le Piastre. Il paese dei presepi. Da qui ci sono passato con il Cammino di S. Bartolomeo. Bella escursione e bel gruppo. Ultreya.  

CAMINAR ES ATESORAR

I NEVER WALK ALONE

 

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