S.
MARGHERITA LIGURE – S. FRUTTUOSO – CAMOGLI (EE)
Itinerario nel Parco
di Portofino con panorami, colori e profumi stupendi. Sicuramente uno
dei più suggestivi di tutto il promontorio.
Data:
10 Maggio 2015
Partenza:
Si percorre l'autostrada A11 Firenze Mare, quindi si prende la A12
in direzione Genova e si esce a Camogli, dove parcheggiamo l'auto
nei pressi della stazione. Con il treno torniamo alla stazione di S.
Margherita Ligure, punto di partenza dell'itinerario.
Note:
Partendo da S. Margherita L., una delle porte d'ingresso del Parco diPortofino si percorrono due itinerari di varie difficoltà, con i
quali, attraverso i diversi ambienti del Parco si raggiungono le
località di S. Fruttuoso e di Camogli.
Itinerario
impegnativo che richiede resistenza fisica e esperienza. In quanto
oltre alle ripide salite ci sono alcuni passaggi
esposti in cui dobbiamo sostenerci a catene.
Si
consiglia quindi di indossare scarpe adatte a percorsi irregolari.
Fonti: E' opportuno approvvigionarsi di acqua prima di partire. L'unica fonte che abbiamo trovato è il località Batterie.
Itinerario:
Dal porto di S. Margherita L., da dove ha inizio l'itinerario,
raggiungiamo il distributore di benzina, dietro il quale una “creuza”
a gradoni, contrassegnata da una Croce Rossa, sale tra le abitazioni
fino alla cappella della Madonna della Neve a q. 115 WP1,
in località Nozarego. Si prosegue in leggera salita su strada
asfaltata per circa duecento metri, continuiamo a sinistra su
lastricato in salita fino a raggiungere la località Costa. Il
sentiero prosegue in piano fino alla Cappelletta delle Gave a q.190
WP2.
Alternando tratti in salita a tratti pianeggianti il sentiero arriva
all'area attrezzata del Mulino della Gassetta a q. 246 WP3.
Da qui la strada attraversando un piccolo borgo e case sparse diventa
carrozzabile con piccoli mezzi e in località Olmi a q.275 si immette
sul sentiero contrassegnato da un quadrato rosso pieno che sale da
Portofino. Proseguiamo a destra e dopo un tratto lastricato svoltiamo
a sinistra in via del Casone a q. 297 WP4
e successivamente in via del Prato a q. 233 WP5.
L'itinerario continua su un piccolo sentiero contrassegnato da due
cerchi rossi pieni, il quale esce sul crinale e continua
costantemente affacciato sul mare, e alternando tratti in pianura a
numerosi saliscendi arriva in località Base 0 a q. 230 WP6,
da dove si inizia a vedere S. Fruttuoso. La discesa è ripida e a
tratti disagevole con qualche veduta sulla splendida baia. Giunti
alla piazzola di atterraggio degli elicotteri detta “La Cheta”
in breve, passando tra le abitazioni dei pescatori, arriviamo nella
piccola piazzetta di S. Fruttuoso WP7
. Il borgo è un piccolo gioiello, nel quale è incastonata una
bellissima Abbazia, risalente all'anno Mille, di proprietà del FAI.
Dalla parte opposta da cui siamo arrivati, inizia il percorso per S.
Rocco e quindi per Camogli, contrassegnato da due cerchi rossi pieni
e classificato dall'Ente Parco molto impegnativo. Il sentiero entra
di nuovo nel bosco salendo ripidamente fino al Valico del Termine a
q. 285 e altrettanto ripidamente ridiscende per continuare lungo la
costa con panorami di straordinaria bellezza e camminando sopra la
Cala Dell'Oro si possono vedere i ruderi della torre di guardia.
Mentre percorriamo con molta
attenzione
il sentiero in discesa, veniamo attratti dal rumore di un elicottero,
il quale dopo aver fatto un giro si ferma quasi sopra di noi: è un
elicottero dei Vigili del Fuoco che si apprestano ad effettuare un
soccorso. Una turista tedesca si è infortunata cadendo rovinosamente
nella discesa. Ci godiamo lo “spettacolo” e rimaniamo sbalorditi
dalla bravura e professionalità di queste persone, che non lesinano
mai il loro impegno. Ci regalano un saluto mentre se ne vanno e noi
riprendiamo il nostro cammino in salita fino al Passo del Bacio a q.
155 WP8
.
In breve arriviamo al tratto più impegnativo dell'itinerario con
alcuni passaggi esposti, che possono risultare molto difficili, dove
occorre aggrapparsi a catene ancorate alla roccia (come una ferrata,
quindi potremmo portare un imbrago e il set da ferrata) che
permettono di procedere con maggior sicurezza. Continuiamo sul
sentiero ed arriviamo a quella che oggi è nota come località
Batterie (postazioni
militari) a
q. 242 WP9,
dove sospeso a mezza costa troviamo un bunker risalente alla seconda
guerra mondiale. Qui c'è un punto informazioni del parco e una
fontana, per cui ci concediamo una sosta, anche perché la fatica
comincia a farsi sentire. Ripartiamo e dopo aver attraversato il
piccolo borgo di Mortola a q.229 WP10,
percorrendo una stradina asfaltata arriviamo davanti alla chiesa di
S. Rocco a q. 225 WP11.
S. Rocco è conosciuto per il monumento del cane e per i premi che
vengono assegnati a persone che si sono distinte in gesti di amore
verso gli animali. Scendiamo per la scalinata di fronte alla chiesa
osservati da un folto pubblico di pennuti e tra muretti a secco e
vecchie abitazioni arriviamo al paese di Camogli, punto di arrivo del
nostro itinerario. Coincidenza voleva che la nostra escursione
coincidesse con la sagra del pesce di Camogli, ma purtroppo siamo
arrivati troppo tardi! Ci “consoliamo” comunque con una merenda
ed un gelato consumati sul mare!
Nessun commento:
Posta un commento