“El
camino es la vida”
La
mostra fotografica di Francisco J. Sancho Fernandez è tornata a
Pistoia per la seconda volta. E' un evento eccezionale, in quanto
questa è l'unica città ad averla ospitata per due volte. E
c'è una ragione ben precisa in tutto ciò: Francisco, oltre ad avere
instaurato un ottimo rapporto di empatia con la nostra città, ha
stretto importanti amicizie con molte persone. Inoltre
Pistoia vanta una lunga tradizione in fatto di pellegrinaggi. Non a
caso è chiamata la piccola Santiago (S. Jacopo a Pistoia, della
quale è Patrono), è l'unica località ad ospitare una Reliquia del
Santo venerato a Campostela: un
frammento osseo del cranio fatto dono dall'Arcivescovo Didaco nel
1145 al Vescovo Atto, per venerare il quale molti pellegrini
deviavano dalla via Francigena.
Inoltre
per il popolo Spagnolo, Pistoia insieme a Roma e ad Assisi, è uno
dei tre grandi centri della Cristianità Italiani. Nella Chiesa dei
Cappuccini, Francisco non espone solamente (anche se con molta cura)
delle fotografie, frutto del suo cammino più lungo che ha unito tre
importanti luoghi di Fede Europei, ma attraverso di esse accompagnate
da pagine tratte dal suo diario di viaggio, racconta uno spaccato di
vita, vissuta con il cuore e con l'anima, riuscendo a trasmettere al
visitatore le emozioni e le sensazioni provate. Francisco Sancho ha
fatto del pellegrinaggio la sua espressione di vita cristiana. In
compagnia del suo fedele zaino e con il cuore colmo di fede è
partito l'8 Settembre 2015 da Czestochowa con il sogno di unire tre
dei più importanti luoghi di pellegrinaggio nel Medio Evo: Roma,
Santiago De Campostela e Frederickhavn. Ha camminato per 13 mila
chilometri, ha percorso 31 cammini europei, ha attraversato dieci
nazioni, ha usurato cinque paia di scarpe, ed ha scattato un
considerevole numero di fotografie immortalando la magia dei luoghi
da lui attraversati.
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