CAMMINO
DI S. JACOPO
Tappa nr. 3: Pistoia -
Pescia
Data: 10 Aprile 2019
Partenza: Dalla piazza del Duomo di
Pistoia, di fronte alla Cattedrale.
Note: L’itinerario non presenta
particolari difficoltà, ma per la lunghezza è adatto a persone allenate. Si può dividere l'itinerario a Montecatini T., divenendo così due tappe di circa pari chilometri.
Fonti: Non ci sono problemi per
rifornirsi di acqua, si incontrano molte fonti.
Sentieri: L’itinerario anche se è segnato, è bene percorrerlo
con la descrizione del percorso e le tracce gps.
Itinerario: Dopo una nuova, e sempre piacevole visita alla Cattedrale, e reso omaggio alla Reliquia di S. Jacopo riparto da Pistoia, la Santiago Minor. Come i pellegrini che fin dal XII secolo vi giungevano per rendere omaggio all’unica Reliquia di Santiago riconosciuta dalla Chiesa.
Esco a sinistra dalla bella piazza del Duomo per immettermi subito
a destra in via di Stracceria con la quale arrivo in piazza della Sala, con i
caratteristici banchi in pietra fuori dagli innumerevoli negozi, belle e conservate
testimonianze Longobarde. Dopo via dei Fabbri percorro a sinistra l’ultimo tratto
di via degli Orafi, (sotto al quale giace la via Cassia) per poi continuare a
dritto con via della Madonna, (con la bellissima cupola del Vasari della
Basilica della Madonna dell’Umiltà) Via Puccini e via Sacconi. Alla rotonda
continuo a sinistra in pari percorrendo via N. Sauro, con la quale supero a
dritto il semaforo, e con via prov. Lucchese mi lascio definitivamente alle
spalle la piccola Santiago. Attraverso il ponte sul Torrente Ombrone e continuo
a dritto fino a prendere a destra via Boccardi nel centro di Pontelungo, dove
al fontanello riempio la borraccia. Continuo a destra con via Poli Valoris, per
poi seguire a sinistra in via Comunale Pieve a Celle, svolto ancora a sinistra
su sterrato di fronte ad una piccola Cappella, costeggio alcune abitazione per
poi continuare in salita, prima su acciottolato, e poi con una Via Crucis
arrivando al Convento di Giaccherino. Ignorando le laterali continuo a dritto
in via Scala di Giaccherino, fino a seguire a destra al bivio con via Acciaio e
Agnolaccio, prima in discesa e poi, superate alcune belle abitazioni, in ripida
salita, e con l’ultimo pezzetto di sterrato arrivo alla Pieve di S. Michele a Groppoli. Proseguo a dritto costeggiando una abitazione, ignoro un primo bivio
per poi continuare a sinistra WP1 in mezzo ai
campi della tenuta di Groppoli, agriturismo di lusso, che raggiungo dopo aver
superato una mal ridotta casa colonica. Superato un ponticello proseguo a dritto
su sterrato, costeggiando una colonica continuo a dritto, supero un piccolo
guado e dopo un corto sentiero nel bosco torno su larga carrareccia che seguo a
sinistra. Al seguente bivio ancora a sinistra su asfalto in discesa, un tratto
di sterrato e in corrispondenza delle prime abitazioni ancora su asfalto. Al
bivio seguo a destra in via Musicanti e poche decine di metri dopo la grande
curva prendo a destra scendendo con le scale fra le case WP2. Alla cui fine continuo a sinistra
percorrendo via Dori, con la quale arrivo in via prov. Lucchese, in loc.
Masotti, dove si può trovare un bar, servizi bancari e vari negozi. Continuo a
destra in sicurezza per poche centinaia di metri per poi prendere a destra in
via dei Salici dove si può fare rifornimento di acqua al fontanello comunale,
attraverso a sinistra il giardino pubblico per poi costeggiare la recinzione di
una scuola. Attraversato il ponticello prendo a sinistra e subito a destra in
salita, superato un campo sportivo torno su sterrato con il quale arrivo a prendere
a sinistra in discesa su asfalto in corrispondenza di una abitazione
disabitata. Tengo la sinistra al bivio e poco dopo, oltrepassato a dritto un
cancello, continuo a sinistra in via di Castellina, poche decine di metri e
alla fine delle abitazioni seguo a destra passando di fronte agli ingressi di
alcune villette. Superato un piccolo passaggio pedonale percorro a sinistra via
Rio, con cui in corta e ripida salita arrivo a prendere a destra via Corta, con
la quale in ripida salita (20%) arrivo al paese di Serravalle P.se. Via Garibaldi e via S. Lodovico mi conducono
alla Pieve di S. Stefano, con il caratteristico portico e campanile,
attraversata la piazza scendo alla pieve di s. Michele Arcangelo dell’VIII
secolo, con il bellissimo portico, che si narra sia stato costruito per
riparare i pellegrini. Poche decine di metri e giungo alla fine del paese in
corrispondenza della Torre Longobarda e della Rocca Nuova, dalla quale, salito
in cima posso apprezzare un panorama a 360°. Esco dal “castello” con la Porta
della Gabella, e con la via omonima in ripida discesa arrivo ad un piccolo
borgo dove un Bottaccio, piccolo specchio d’acqua che alimentava mulini e frantoi fa bella mostra di se. Quasi di fronte, sulle pietre di una abitazione ci sono scolpite alcune iscrizioni WP3 che confermano che proprio li si pagava la gabella, un pedaggio per poter salire al castello di Serravalle (Straordinario come non si sia perso, ma anzi è conservato benissimo). Pochi metri e seguo con molta attenzione in discesa la
transitata via Lucchese, con cautela la attraverso per imboccare via Perticaia,
con la quale sottopasso l’autostrada A11 alcune volte. Costeggio La Magione,
(dove sorgeva l’antico Ospitale della Maggiora, che prestava assistenza ai
pellegrini) aggiro l’autogrill dell’autostrada per poi costeggiarla con via Tre
Fontane e quindi superata una breve salita continuo a destra con via del
Poggetto. Oltrepassato il cavalcavia dell’autostrada seguo a sinistra tornando
a costeggiare l’A11 su
sterrato, avendo come riferimento una ciminiera, a cui vado incontro. Tornato su asfalto continuo a
destra in via Francesca Nord, per prendere poco dopo a sinistra sull’argine del
Torrente Nievole. Se l'argine non è percorribile si prosegue con via Ribocco e
quindi con via Fonda, arrivando sulla S.R. Francesca, che seguo a destra. Poche centinaia di metri
dopo aver attraversato il ponte continuo a destra al semaforo, attraverso i
binari del treno, taglio obliquamente la piazzetta per poi continuare sulla
stretta via della Pieve, con la quale arrivo in piazza S. Marco, antistante
l’antichissima pieve di S. Pietro a Pieve a Nievole, detta “in Neure” uno dei capisaldi della
viabilità medioevale. Proseguo con via del Poggetto, quindi a dritto con via
Marconi e giunto alla rotonda seguo a destra con via C. Colombo. Al bivio
continuo a sinistra con viale Bicchierai, per prendere la prima a destra, via
Mura Pietro Grocco, con cui arrivo in via Verdi, nel cuore del centro termale
di Montecatini T. (andando a sinistra in pochi minuti si arriva nel centro
cittadino) Continuo a destra e quindi a sinistra costeggiando le belle e
caratteristiche Terme Tettuccio e attraversare il bel parco con via del
Rinfresco e via dei Lecci, per poi arrivare a prendere a sinistra in totale
sicurezza il lungo viale Bustichini. Al bivio proseguo a destra con via Adua,
giunto alla grande rotatoria seguo ancora a destra oltrepassando il cartello di
Margine Coperta. Alla rotonda seguo a destra in via Vangile e poco dopo
continuo a sinistra con via Verdi, con cui in salita arrivo a varcare
l’ingresso del bel parco di Villa Ankuri, (la cui ombra sarà preziosa d’estate)
alla fine del quale continuo a sinistra in via Falciano, quindi in salita con
via Gavine, la prima a destra. Al seguente bivio seguo a destra, oltrepasso un
ristorante (si può richiedere il menù del pellegrino) arrivando di fronte alla
porta di S. Martino, con la chiesetta omonima a destra. Varcando la porta entro
nel bel borgo di Buggiano Castello, le strette e curate stradine, la chiesa
della Madonna della Salute e di S. Nicolao, il palazzo Pretorio e i grandiosi
panorami meritano sicuramente una visita. (il paese è famoso per i giardini e
orti ricchi di fiori e flora mediterranea). Esco dal paese attraverso una porta
turrita per prendere subito a destra un sentiero CAI, via delle Cave, che
scende tenendo la destra WP4 con tratti di lastricato medioevale tra olivi e un boschetto,
alla fine del quale torno su asfalto. Proseguo a sinistra arrivando poco dopo
ad un autentico gioiello, Il Ponticino, un ponte romanico a schiena d’asino
perfettamente conservato. Percorro pochi
metri a sinistra sull’erba, per poi proseguire in salita su asfalto, pochissimo
dopo prendo a sinistra su sterrato WP5, costeggio un laghetto e supero un ponte ad archi di un
acquedotto? In corrispondenza di un fabbricato agricolo, facendo molta
attenzione seguo e destra in salita WP6 su traccia di sentiero, con il quale arrivo al paese di
Stignano. Che lascio dopo aver
attraversato la piazzetta dove si affacciano la chiesa di S. Andrea e la casa
natale di Coluccio Salutati. Con il panorama su Pescia, che appare sempre più
vicina, lascio il paese tornando su sterrato, ad un bivio vado a sinistra WP7 ignorando la destra
con catena e in ripida salita arrivo in località La Costa, con la chiesa romanica di S. Bartolomeo che mi appare davanti all’uscita dal bosco. Pochi
metri a sinistra e un bellissimo balcone panoramico mi regala l’ennesima
meraviglia di questo cammino. Tornato alla chiesa costeggio il muro di
contenimento seguendo i segni bianco rossi del CAI, il sentiero dopo avere
attraversato un boschetto di bambù e coltivi di olivi torna su asfalto che
seguo in discesa arrivando al paese di Uzzano. (l’alternativa, forse più lunga,
ma sicuramente più semplice e comoda è seguire la strada asfaltata dal balcone
panoramico. Via Verdi e via Colli per Uzzano portano all’inizio di Uzzano) Le
energie cominciano a scarseggiare ma il paese merita una visita. Il Palazzo
Comunale o palazzo del Capitano, la scala Santa, la chiesa dei Santi Jacopo e Martino e il panorama
che si gode dal sagrato della chiesa sono irrinunciabili. Con via Bardelli e
via Garibaldi esco dal paese percorrendo una strada lastricata in discesa, e
dopo via Traversa Pesciatina percorro via Colli per Uzzano vedendo Pescia
venirmi incontro. Poco sopra il paese prendo a sinistra WP8 in via Lungo alle
Mura costeggiando una torre e un muro in pietra, alla cui fine percorro via Mozza. Quindi a destra, ormai poche decine di metri mi separano dalla piazza del Duomo, di
fronte alla Cattedrale, che custodisce i resti di S. Alluccio. Il Santo che
dedicò la vita alla cura e all'accoglienza dei pellegrini.
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