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Fregio Robbiano "Alloggiare i Pellegrini" - Ospedale del Ceppo di Pistoia

21 luglio 2019


CAMMINO DI S. JACOPO



Tappa nr. 3: Pistoia - Pescia

Data: 10 Aprile 2019

Partenza: Dalla piazza del Duomo di Pistoia, di fronte alla Cattedrale.

Note: L’itinerario non presenta particolari difficoltà, ma per la lunghezza è adatto a persone allenate. Si può dividere l'itinerario a Montecatini T., divenendo così due tappe di circa pari chilometri.
Fonti: Non ci sono problemi per rifornirsi di acqua, si incontrano molte fonti.  
Sentieri: L’itinerario anche se è segnato, è bene percorrerlo con la descrizione del percorso e le tracce gps. 


Itinerario: Dopo una nuova, e sempre piacevole visita alla Cattedrale, e reso omaggio alla Reliquia di S. Jacopo riparto da Pistoia, la Santiago Minor. Come i pellegrini che fin dal XII secolo vi giungevano per rendere omaggio all’unica Reliquia di Santiago riconosciuta dalla Chiesa.
Esco a sinistra dalla bella piazza del Duomo per immettermi subito a destra in via di Stracceria con la quale arrivo in piazza della Sala, con i caratteristici banchi in pietra fuori dagli innumerevoli negozi, belle e conservate testimonianze Longobarde. Dopo via dei Fabbri percorro a sinistra l’ultimo tratto di via degli Orafi, (sotto al quale giace la via Cassia) per poi continuare a dritto con via della Madonna, (con la bellissima cupola del Vasari della Basilica della Madonna dell’Umiltà) Via Puccini e via Sacconi. Alla rotonda continuo a sinistra in pari percorrendo via N. Sauro, con la quale supero a dritto il semaforo, e con via prov. Lucchese mi lascio definitivamente alle spalle la piccola Santiago. Attraverso il ponte sul Torrente Ombrone e continuo a dritto fino a prendere a destra via Boccardi nel centro di Pontelungo, dove al fontanello riempio la borraccia. Continuo a destra con via Poli Valoris, per poi seguire a sinistra in via Comunale Pieve a Celle, svolto ancora a sinistra su sterrato di fronte ad una piccola Cappella, costeggio alcune abitazione per poi continuare in salita, prima su acciottolato, e poi con una Via Crucis arrivando al Convento di Giaccherino. Ignorando le laterali continuo a dritto in via Scala di Giaccherino, fino a seguire a destra al bivio con via Acciaio e Agnolaccio, prima in discesa e poi, superate alcune belle abitazioni, in ripida salita, e con l’ultimo pezzetto di sterrato arrivo alla Pieve di S. Michele a Groppoli. Proseguo a dritto costeggiando una abitazione, ignoro un primo bivio per poi continuare a sinistra WP1 in mezzo ai campi della tenuta di Groppoli, agriturismo di lusso, che raggiungo dopo aver superato una mal ridotta casa colonica. Superato un ponticello proseguo a dritto su sterrato, costeggiando una colonica continuo a dritto, supero un piccolo guado e dopo un corto sentiero nel bosco torno su larga carrareccia che seguo a sinistra. Al seguente bivio ancora a sinistra su asfalto in discesa, un tratto di sterrato e in corrispondenza delle prime abitazioni ancora su asfalto. Al bivio seguo a destra in via Musicanti e poche decine di metri dopo la grande curva prendo a destra scendendo con le scale fra le case WP2. Alla cui fine continuo a sinistra percorrendo via Dori, con la quale arrivo in via prov. Lucchese, in loc. Masotti, dove si può trovare un bar, servizi bancari e vari negozi. Continuo a destra in sicurezza per poche centinaia di metri per poi prendere a destra in via dei Salici dove si può fare rifornimento di acqua al fontanello comunale, attraverso a sinistra il giardino pubblico per poi costeggiare la recinzione di una scuola. Attraversato il ponticello prendo a sinistra e subito a destra in salita, superato un campo sportivo torno su sterrato con il quale arrivo a prendere a sinistra in discesa su asfalto in corrispondenza di una abitazione disabitata. Tengo la sinistra al bivio e poco dopo, oltrepassato a dritto un cancello, continuo a sinistra in via di Castellina, poche decine di metri e alla fine delle abitazioni seguo a destra passando di fronte agli ingressi di alcune villette. Superato un piccolo passaggio pedonale percorro a sinistra via Rio, con cui in corta e ripida salita arrivo a prendere a destra via Corta, con la quale in ripida salita (20%) arrivo al paese di Serravalle P.se. Via Garibaldi e via S. Lodovico mi conducono alla Pieve di S. Stefano, con il caratteristico portico e campanile, attraversata la piazza scendo alla pieve di s. Michele Arcangelo dell’VIII secolo, con il bellissimo portico, che si narra sia stato costruito per riparare i pellegrini. Poche decine di metri e giungo alla fine del paese in corrispondenza della Torre Longobarda e della Rocca Nuova, dalla quale, salito in cima posso apprezzare un panorama a 360°. Esco dal “castello” con la Porta della Gabella, e con la via omonima in ripida discesa arrivo ad un piccolo borgo dove un Bottaccio, piccolo specchio d’acqua che alimentava mulini e frantoi fa bella mostra di se. Quasi di fronte, sulle pietre di una abitazione ci sono scolpite alcune iscrizioni WP3 che confermano che proprio li si pagava la gabella, un pedaggio per poter salire al castello di Serravalle (Straordinario come non si sia perso, ma anzi è conservato benissimo). Pochi metri e seguo con molta attenzione in discesa la transitata via Lucchese, con cautela la attraverso per imboccare via Perticaia, con la quale sottopasso l’autostrada A11 alcune volte. Costeggio La Magione, (dove sorgeva l’antico Ospitale della Maggiora, che prestava assistenza ai pellegrini) aggiro l’autogrill dell’autostrada per poi costeggiarla con via Tre Fontane e quindi superata una breve salita continuo a destra con via del Poggetto. Oltrepassato il cavalcavia dell’autostrada seguo a sinistra tornando a costeggiare l’A11 su sterrato, avendo come riferimento una ciminiera, a cui vado incontro. Tornato su asfalto continuo a destra in via Francesca Nord, per prendere poco dopo a sinistra sull’argine del Torrente Nievole. Se l'argine non è percorribile si prosegue con via Ribocco e quindi con via Fonda, arrivando sulla S.R. Francesca, che seguo a destra. Poche centinaia di metri dopo aver attraversato il ponte continuo a destra al semaforo, attraverso i binari del treno, taglio obliquamente la piazzetta per poi continuare sulla stretta via della Pieve, con la quale arrivo in piazza S. Marco, antistante l’antichissima pieve di S. Pietro a Pieve a Nievole, detta “in Neure” uno dei capisaldi della viabilità medioevale. Proseguo con via del Poggetto, quindi a dritto con via Marconi e giunto alla rotonda seguo a destra con via C. Colombo. Al bivio continuo a sinistra con viale Bicchierai, per prendere la prima a destra, via Mura Pietro Grocco, con cui arrivo in via Verdi, nel cuore del centro termale di Montecatini T. (andando a sinistra in pochi minuti si arriva nel centro cittadino) Continuo a destra e quindi a sinistra costeggiando le belle e caratteristiche Terme Tettuccio e attraversare il bel parco con via del Rinfresco e via dei Lecci, per poi arrivare a prendere a sinistra in totale sicurezza il lungo viale Bustichini. Al bivio proseguo a destra con via Adua, giunto alla grande rotatoria seguo ancora a destra oltrepassando il cartello di Margine Coperta. Alla rotonda seguo a destra in via Vangile e poco dopo continuo a sinistra con via Verdi, con cui in salita arrivo a varcare l’ingresso del bel parco di Villa Ankuri, (la cui ombra sarà preziosa d’estate) alla fine del quale continuo a sinistra in via Falciano, quindi in salita con via Gavine, la prima a destra. Al seguente bivio seguo a destra, oltrepasso un ristorante (si può richiedere il menù del pellegrino) arrivando di fronte alla porta di S. Martino, con la chiesetta omonima a destra. Varcando la porta entro nel bel borgo di Buggiano Castello, le strette e curate stradine, la chiesa della Madonna della Salute e di S. Nicolao, il palazzo Pretorio e i grandiosi panorami meritano sicuramente una visita. (il paese è famoso per i giardini e orti ricchi di fiori e flora mediterranea). Esco dal paese attraverso una porta turrita per prendere subito a destra un sentiero CAI, via delle Cave, che scende tenendo la destra WP4 con tratti di lastricato medioevale tra olivi e un boschetto, alla fine del quale torno su asfalto. Proseguo a sinistra arrivando poco dopo ad un autentico gioiello, Il Ponticino, un ponte romanico a schiena d’asino perfettamente conservato.  Percorro pochi metri a sinistra sull’erba, per poi proseguire in salita su asfalto, pochissimo dopo prendo a sinistra su sterrato WP5, costeggio un laghetto e supero un ponte ad archi di un acquedotto? In corrispondenza di un fabbricato agricolo, facendo molta attenzione seguo e destra in salita WP6 su traccia di sentiero, con il quale arrivo al paese di Stignano.  Che lascio dopo aver attraversato la piazzetta dove si affacciano la chiesa di S. Andrea e la casa natale di Coluccio Salutati. Con il panorama su Pescia, che appare sempre più vicina, lascio il paese tornando su sterrato, ad un bivio vado a sinistra WP7 ignorando la destra con catena e in ripida salita arrivo in località La Costa, con la chiesa romanica di S. Bartolomeo che mi appare davanti all’uscita dal bosco. Pochi metri a sinistra e un bellissimo balcone panoramico mi regala l’ennesima meraviglia di questo cammino. Tornato alla chiesa costeggio il muro di contenimento seguendo i segni bianco rossi del CAI, il sentiero dopo avere attraversato un boschetto di bambù e coltivi di olivi torna su asfalto che seguo in discesa arrivando al paese di Uzzano. (l’alternativa, forse più lunga, ma sicuramente più semplice e comoda è seguire la strada asfaltata dal balcone panoramico. Via Verdi e via Colli per Uzzano portano all’inizio di Uzzano) Le energie cominciano a scarseggiare ma il paese merita una visita. Il Palazzo Comunale o palazzo del Capitano, la scala Santa, la chiesa dei Santi Jacopo e Martino e il panorama che si gode dal sagrato della chiesa sono irrinunciabili. Con via Bardelli e via Garibaldi esco dal paese percorrendo una strada lastricata in discesa, e dopo via Traversa Pesciatina percorro via Colli per Uzzano vedendo Pescia venirmi incontro. Poco sopra il paese prendo a sinistra WP8 in via Lungo alle Mura costeggiando una torre e un muro in pietra, alla cui fine percorro via Mozza. Quindi a destra, ormai poche decine di metri mi separano dalla piazza del Duomo, di fronte alla Cattedrale, che custodisce i resti di S. Alluccio. Il Santo che dedicò la vita alla cura e all'accoglienza dei pellegrini. 





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