CAMMINO
DI S. JACOPO
Tappa nr. 4: PESCIA - LUCCA
Data: 17 Marzo 2019
Partenza: Dalla piazza di fronte alla
Cattedrale di Pescia.
Note: L’itinerario non presenta
particolari difficoltà, ma per la lunghezza è adatto a persone allenate.
Fonti: Si incontrano pochissime fonti, per cui è
necessario avere sempre una buona scorta d’acqua. Comunque ci possiamo
rifornire nei borghi, nei paesi o chiedere alle abitazioni, i cui abitanti sono
pronti ad aiutare.
Sentieri: Il
percorso è da finire di segnare a terra, mentre è completamente segnato con
adesivi del Cammino di S. Jacopo. Oltre alla via della Fiaba, sentiero bianco
rosso CAI 51. Nonostante questo, consiglio di percorrerlo con la descrizione
del percorso e le tracce gps.
Itinerario: Percorro
questo itinerario poche settimane dopo averlo percorso con Nedo Ferrari, Paolo
Rindi, Alessandro Guerra e Guja Guidi, vicesindaco di
Pescia, nel corso del quale abbiamo
provveduto a segnare il percorso a terra (da finire), e tutto l’itinerario con
adesivi. E’ stata anche una occasione per verificare il lavoro fatto, è vero
che lo ricordavo molto bene, però gli adesivi erano lì a confermare le scelte che via via facevo.
Dalla piazzetta antistante la
Cattedrale, di fianco alla fonte da cui attingo acqua e dove trovo i primi adesivi dell’itinerario, imbocco via
Cavour per poi oltrepassare il Torrente Pescia sul ponte del Duomo. Da piazza
Mazzini seguo a sinistra in via Borgo della Vittoria che poi diventa via Libero
Andreotti arrivando in Piazza Matteotti. Continuo a destra oltrepassando il
cinema e il primo tabernacolo per poi arrivare a prendere a sinistra in salita
la rampa di accesso della via della Fiaba, CAI 51, un bellissimo percorso
medievale che collega Pescia a Collodi. La strada conserva ancora lunghi tratti
lastricati, lungo i quali troviamo alcuni Tabernacoli, attraversa uliveti ed
estensioni di piante mediterranee che un micro clima particolare permette di
coltivare. In salita arrivo ad attraversare a dritto una strada asfaltata, via
Collecchio, per poi arrivare ad oltrepassare un ponticello oltre il quale torno
a salire ancora su lastricato. Oltrepasso via Don Eugenio D’Alessandro e su
sterrato tenendo la destra al bivio seguente arrivo a costeggiare il muro di
cinta del giardino di Villa Garzoni. Seguendo il muro in discesa arrivo a
Collodi, vicino all’ingresso del parco del burattino più famoso del mondo.
Oltre alla fontana dove si può riempire la borraccia ci sono varie possibilità di ristoro. Proseguo a destra e
quindi a sinistra, oltrepasso il fiume e costeggiando un ristorante e il parco
di Pinocchio mi immetto in via Pasquinelli dove troneggia una gigantesca figura di
Pinocchio. Al bivio vado a destra in via di Confine con Capannori, che
abbandono poco dopo per prendere a sinistra via di Mazzalucchio, con la quale
arrivo ad incrociare via Lucchese. La attraverso per poi seguire a destra in
sicurezza sul piazzale di un distributore, alla fine del quale continuo a
sinistra in via Colle del Lupo, una strada secondaria in leggera salita, che percorro
attraversando campi e uliveti fino a seguire seccamente a destra in via del
Pratalozzo. Raggiunti alcuni casolari in rovina continuo su sterrato, e alla
fine di una bella fila di cipressi prendo ancora a sinistra, WP1, aggiro ancora a
sinistra altri ruderi, per poi arrivare a prendere a destra in via dei Colli.
Uno storico, lungo e bel selciato, a tratti ben conservato, segnato dal
passaggio dei carri, sicuramente coincidente con l’antica via Cassia WP2. Oltrepassato il culmine
della collina, che divide il territorio pesciatino da quello della lucchesia, continuo
a destra in discesa, dove si intereseca con una variante della via Francigena e
del Chemin D’assise, tornando su asfalto in via del Carrara. Arrivo poco dopo
ad un punto di ristoro, (dove si può fare una meritata sosta), supero il
ponticello per arrivare in breve di nuovo sulla via Lucchese. Facendo
attenzione l’attraverso a dritto per percorrere via Vecchia Pesciatina, e poi
via della Chiesa di Gragnano alcuni chilometri di asfalto da seguire a
diritto in mezzo ad una bella campagna, seguendo un probabile percorso romano. Arrivato di fronte alla Colonna Votiva in
corrispondenza della Casa Madre delle Sorelle di S. Gemma, prendo a destra in
via del Bevilacqua, per arrivare poco dopo al borgo di Camigliano, dove svolto
seccamente a sinistra percorrendo via delle Pianacce e quindi via dei Bocchi.
Un lungo rettilineo, attraversando alcuni incroci, mi conduce a Segromigno in
Piano, dove fa bella mostra di sé la chiesa della Santissima Vergine dei
Dolori. Riparto con via dei Bocchi, ancora bella dritta, oltrepasso il cartello
che indica il paese di Lammari per poi arrivare alla S.P. di Marlia, molto
trafficata. Con attenzione passo dall’altra parte, attraverso l’ampio
parcheggio, per poi percorrere via S. Cristoforo, e tenendo la destra al bivio
seguente arrivo di fronte ad un autentico gioiello, la chiesa alto medievale di
S. Cristoforo WP3 che consiglio di raggiungere percorrendo a destra il breve
collegamento sulla vecchia strada ed il ponticello. (Se fosse chiusa,
contattare il parroco della vicina chiesa di S. Jacopo, nel centro del paese).
Riparto lasciandomi alle spalle la bella chiesetta, per seguire poco dopo a
sinistra in via del Cimitero, e quindi a destra in via Dei Leri, arrivando al Sagrato
antistante la chiesa di S. Jacopo WP4 (una visita è d’obbligo). Percorse poche centinaia di
metri di via Lombarda seguo a sinistra una strada secondaria, via Ramacciotti,
e con via del Fondaccio arrivo a prendere a destra uno sterrato con il quale
costeggio un laghetto prima di continuare a dritto su asfalto. Al bivio
seguente vado a sinistra in via di Muletto, e successivamente ancora a dritto
in via delle Ville, costeggiando la chiesa di S. Cassiano a Vico. Superata la
chiesa continuo a destra con via del Borghetto, che seguo fino a prendere a
sinistra via dell’Acqua Calda, una strada che segue un canale di derivazione
del Serchio, la cui ingente portata alimentava e alimenta attività industriali.
Adesso non rimane che seguire il corso dell’acqua, che ci porterà a
destinazione. Supero un passaggio a
livello e una rotonda per poi arrivare ad incontrare Via delle Ville, (a destra
c’è la possibilità di visitare il piccolo oratorio di S. Zita). Continuo a
dritto in via Papa Lucio III, via Strocchi e quindi via Farnesi e con via
Jacopo della Quercia arrivo ad un semaforo, davanti a me adesso ci sono le mura di Lucca, manca pochissimo alla meta. Continuo a dritto oltrepassando Porta S.Jacopo, ritrovando il canale che seguo con via del Fosso fino a prendere a
destra oltrepassando Porta S. Gervasio. Continuo ancora con via del Fosso,
quindi a destra con via S. Croce, a sinistra con via della Rosa e con via
dell’Arcivescovato arrivo davanti all’Abside della Cattedrale di S. Martino.
Infine costeggiando la bella chiesa giungo davanti alla magnifica facciata
della Cattedrale. Dopo un attimo di riposo faccio una bella visita al suo
interno, vero scrigno di tanti tesori, primo tra tutti il Crocifisso ligneo del
Volto Santo, venerato a Lucca. Torno poi nella piazza omonima, che, come le
strade e le piazze adiacenti, è occupata da tantissimi banchi del mercato dell’antiquariato
e da moltissime persone che allegramente girano curiosando tra i banchi.
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