a

a
Fregio Robbiano "Alloggiare i Pellegrini" - Ospedale del Ceppo di Pistoia

21 luglio 2019


CAMMINO DI S. JACOPO


Tappa nr. 4: PESCIA - LUCCA

Data: 17 Marzo 2019

Partenza: Dalla piazza di fronte alla Cattedrale di Pescia.

Note: L’itinerario non presenta particolari difficoltà, ma per la lunghezza è adatto a persone allenate. 
Fonti: Si incontrano pochissime fonti, per cui è necessario avere sempre una buona scorta d’acqua. Comunque ci possiamo rifornire nei borghi, nei paesi o chiedere alle abitazioni, i cui abitanti sono pronti ad aiutare.  
SentieriIl percorso è da finire di segnare a terra, mentre è completamente segnato con adesivi del Cammino di S. Jacopo. Oltre alla via della Fiaba, sentiero bianco rosso CAI 51. Nonostante questo, consiglio di percorrerlo con la descrizione del percorso e le tracce gps.  



Itinerario: Percorro questo itinerario poche settimane dopo averlo percorso con Nedo Ferrari, Paolo Rindi, Alessandro Guerra e Guja Guidi, vicesindaco di
Pescia, nel corso del quale abbiamo provveduto a segnare il percorso a terra (da finire), e tutto l’itinerario con adesivi. E’ stata anche una occasione per verificare il lavoro fatto, è vero che lo ricordavo molto bene, però gli adesivi erano lì a confermare le scelte che via via facevo.
Dalla piazzetta antistante la Cattedrale, di fianco alla fonte da cui attingo acqua e dove trovo i primi adesivi dell’itinerario, imbocco via Cavour per poi oltrepassare il Torrente Pescia sul ponte del Duomo. Da piazza Mazzini seguo a sinistra in via Borgo della Vittoria che poi diventa via Libero Andreotti arrivando in Piazza Matteotti. Continuo a destra oltrepassando il cinema e il primo tabernacolo per poi arrivare a prendere a sinistra in salita la rampa di accesso della via della Fiaba, CAI 51, un bellissimo percorso medievale che collega Pescia a Collodi. La strada conserva ancora lunghi tratti lastricati, lungo i quali troviamo alcuni Tabernacoli, attraversa uliveti ed estensioni di piante mediterranee che un micro clima particolare permette di coltivare. In salita arrivo ad attraversare a dritto una strada asfaltata, via Collecchio, per poi arrivare ad oltrepassare un ponticello oltre il quale torno a salire ancora su lastricato. Oltrepasso via Don Eugenio D’Alessandro e su sterrato tenendo la destra al bivio seguente arrivo a costeggiare il muro di cinta del giardino di Villa Garzoni. Seguendo il muro in discesa arrivo a Collodi, vicino all’ingresso del parco del burattino più famoso del mondo. Oltre alla fontana dove si può riempire la borraccia ci sono varie possibilità di ristoro. Proseguo a destra e quindi a sinistra, oltrepasso il fiume e costeggiando un ristorante e il parco di Pinocchio mi immetto in via Pasquinelli dove troneggia una gigantesca figura di Pinocchio. Al bivio vado a destra in via di Confine con Capannori, che abbandono poco dopo per prendere a sinistra via di Mazzalucchio, con la quale arrivo ad incrociare via Lucchese. La attraverso per poi seguire a destra in sicurezza sul piazzale di un distributore, alla fine del quale continuo a sinistra in via Colle del Lupo, una strada secondaria in leggera salita, che percorro attraversando campi e uliveti fino a seguire seccamente a destra in via del Pratalozzo. Raggiunti alcuni casolari in rovina continuo su sterrato, e alla fine di una bella fila di cipressi prendo ancora a sinistra, WP1, aggiro ancora a sinistra altri ruderi, per poi arrivare a prendere a destra in via dei Colli. Uno storico, lungo e bel selciato, a tratti ben conservato, segnato dal passaggio dei carri, sicuramente coincidente con l’antica via Cassia WP2. Oltrepassato il culmine della collina, che divide il territorio pesciatino da quello della lucchesia, continuo a destra in discesa, dove si intereseca con una variante della via Francigena e del Chemin D’assise, tornando su asfalto in via del Carrara. Arrivo poco dopo ad un punto di ristoro, (dove si può fare una meritata sosta), supero il ponticello per arrivare in breve di nuovo sulla via Lucchese. Facendo attenzione l’attraverso a dritto per percorrere via Vecchia Pesciatina, e poi via della Chiesa di Gragnano alcuni chilometri di asfalto da seguire a diritto in mezzo ad una bella campagna, seguendo un probabile percorso romano. Arrivato di fronte alla Colonna Votiva in corrispondenza della Casa Madre delle Sorelle di S. Gemma, prendo a destra in via del Bevilacqua, per arrivare poco dopo al borgo di Camigliano, dove svolto seccamente a sinistra percorrendo via delle Pianacce e quindi via dei Bocchi. Un lungo rettilineo, attraversando alcuni incroci, mi conduce a Segromigno in Piano, dove fa bella mostra di sé la chiesa della Santissima Vergine dei Dolori. Riparto con via dei Bocchi, ancora bella dritta, oltrepasso il cartello che indica il paese di Lammari per poi arrivare alla S.P. di Marlia, molto trafficata. Con attenzione passo dall’altra parte, attraverso l’ampio parcheggio, per poi percorrere via S. Cristoforo, e tenendo la destra al bivio seguente arrivo di fronte ad un autentico gioiello, la chiesa alto medievale di S. Cristoforo WP3 che consiglio di raggiungere percorrendo a destra il breve collegamento sulla vecchia strada ed il ponticello. (Se fosse chiusa, contattare il parroco della vicina chiesa di S. Jacopo, nel centro del paese). Riparto lasciandomi alle spalle la bella chiesetta, per seguire poco dopo a sinistra in via del Cimitero, e quindi a destra in via Dei Leri, arrivando al Sagrato antistante la chiesa di S. Jacopo WP4 (una visita è d’obbligo). Percorse poche centinaia di metri di via Lombarda seguo a sinistra una strada secondaria, via Ramacciotti, e con via del Fondaccio arrivo a prendere a destra uno sterrato con il quale costeggio un laghetto prima di continuare a dritto su asfalto. Al bivio seguente vado a sinistra in via di Muletto, e successivamente ancora a dritto in via delle Ville, costeggiando la chiesa di S. Cassiano a Vico. Superata la chiesa continuo a destra con via del Borghetto, che seguo fino a prendere a sinistra via dell’Acqua Calda, una strada che segue un canale di derivazione del Serchio, la cui ingente portata alimentava e alimenta attività industriali. Adesso non rimane che seguire il corso dell’acqua, che ci porterà a destinazione.  Supero un passaggio a livello e una rotonda per poi arrivare ad incontrare Via delle Ville, (a destra c’è la possibilità di visitare il piccolo oratorio di S. Zita). Continuo a dritto in via Papa Lucio III, via Strocchi e quindi via Farnesi e con via Jacopo della Quercia arrivo ad un semaforo, davanti a me adesso ci sono le mura di Lucca, manca pochissimo alla meta. Continuo a dritto oltrepassando Porta S.Jacopo, ritrovando il canale che seguo con via del Fosso fino a prendere a destra oltrepassando Porta S. Gervasio. Continuo ancora con via del Fosso, quindi a destra con via S. Croce, a sinistra con via della Rosa e con via dell’Arcivescovato arrivo davanti all’Abside della Cattedrale di S. Martino. Infine costeggiando la bella chiesa giungo davanti alla magnifica facciata della Cattedrale. Dopo un attimo di riposo faccio una bella visita al suo interno, vero scrigno di tanti tesori, primo tra tutti il Crocifisso ligneo del Volto Santo, venerato a Lucca. Torno poi nella piazza omonima, che, come le strade e le piazze adiacenti, è occupata da tantissimi banchi del mercato dell’antiquariato e da moltissime persone che allegramente girano curiosando tra i banchi.








Nessun commento:

Posta un commento