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Fregio Robbiano "Alloggiare i Pellegrini" - Ospedale del Ceppo di Pistoia

15 agosto 2015

  ITINERANDO SULL'APPENNINO


                                      TOSCO EMILIANO




Erano chiamate vie Romee le strade che nel medioevo portavano i pellegrini a Roma, uno dei tre grandi centri della Cristianità, insieme a Santiago de Compostela e Gerusalemme. La via Francigena era (ed è ancora adesso) la via Romea più importante, ma la viabilità medioevale non utilizzava un unico percorso, bensì una serie di tracciati paralleli, i percorsi nascevano dove i pellegrini trovavano più sicurezza e ristoro per il corpo e per la mente. L'itinerario che da Nonantola, passando da Pistoia, giungeva a Fucecchio era molto importante, per più motivi. Nonantola era sede di una potente abbazia e crocevia di varie strade. Pistoia, oltre ad essere una città molto importante nel medioevo, nella sua cattedrale conservava già allora l'unica reliquia di Santiago (Giacomo il Maggiore, l'Apostolo di Gesù, venerato a Compostela in Spagna) esistente in Italia. Infine, l'Opera di S. Jacopo che tramite lo spedale del Ceppo offriva mura protettrici e un letto, dove cure e una minestra attendevano giorno e notte i passanti, e che accudiva i pellegrini anche economicamente. Da Pistoia per giungere a Fucecchio e quindi ricollegarsi alla Francigena principale, i pellegrini avevano due alternative, valicare il Montalbano e proseguire per Vinci e Cerreto Guidi o passare da Altopascio (altra città molto importante per l'accoglienza nel medioevo) e attraversare il padule di Fucecchio. Nel medioevo questo itinerario era una delle tante ramificazioni della Francigena principale, che transitava dal passo della Cisa, ed era utilizzato soprattutto da pellegrini e mercanti provenienti dal nord est dell'Italia, o che vi giungevano attraverso i valichi alpini.

Presentazione dell'Itinerario

L'obiettivo è quello di portare a conoscenza e invogliare i camminanti a percorrere antichi itinerari, permettendo di scoprire luoghi ricchi di bellezza e di storia e assaporare aspetti che altrimenti sarebbe difficile cogliere. Questo itinerario è rivolto agli amanti del “camminare” come contributo a percorrere in maniera consapevole questa parte di territorio, per fortuna in buona parte ancora incontaminato. Con il nostro andare lento avremo la possibilità di godere, quasi sempre nel silenzio, della varietà di paesaggi che incontreremo. Da quello agreste padano, ai calanchi della valle del Panaro, il verde dei boschi e dei prati dell'appennino Modenese, il severo appennino Pistoiese e superato il Montalbano ammireremo le dolci e armoniose colline coperte di olivi e cipressi per arrivare a Fucecchio e confluire nella Francigena.

Si percorrono alcuni dei sentieri e strade utilizzati dai pellegrini e viandanti mille anni fa provenienti dall'Europa del nord e dall'Italia del nord per andare “Ad Limina Petri” a Roma.

Visualizza i post delle singole tappe:
Tappa nr. 1: Nonantola - Vignola
Tappa nr. 2: Vignola - Ospitale San Giacomo
Tappa nr. 3: Ospitale San Giacomo - Abetaia
Tappa nr. 4: Abetaia - Porretta Terme
Tappa nr. 5: Porretta Terme - Pistoia (Sentiero di Fondovalle)
Tappa nr. 5 bis: Porretta Terme - Pistoia (Sentiero di Crinale) 
Tappa nr. 6: Pistoia - Vinci
Tappa nr. 7: Vinci - Fucecchio

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