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Fregio Robbiano "Alloggiare i Pellegrini" - Ospedale del Ceppo di Pistoia

15 agosto 2015

 ITINERANDO SULL'APPENNINO
                                          
                                          TOSCO-EMILIANO



Via Romea Nonantolana
 
           e via Francesca della Sambuca







Tappa nr. 5 BIS : PORRETTA TERME – PISTOIA (Variante di Crinale)


Data: Agosto 2015

Partenza: Dal paese di Porretta Terme. Ci sono due possibilità di raggiungere Porretta: da Bologna e da Pistoia con la S.S. 64 (porrettana). Oppure con la linea ferroviaria Porrettana, sicuramente più spettacolare.

Note: Tappa lunga e con dislivelli importanti. Si valica l'Appennino al Passo della Collina a q. 932.
Fonti: Non ci sono problemi per approvvigionarsi di acqua.
Sentieri: CAI 159, CAI 163, CAI 214.



Da Porretta Terme a Sambuca
Dalla stazione si prende a sinistra attraversando la stazione degli autobus, si attraversa il ponte pedonale e proseguendo a sinistra sul marciapiede si risale il corso del fiume, oltrepassato un passaggio a livello, andiamo sull'altra sponda dove sorge il santuario della Madonna del Ponte, seguiamo a destra la strada asfaltata. Aggirando un deposito di materiale edile, in località Castellina proseguiamo su sterrata sul greto del fiume e trovata l'indicazione a sinistra del sentiero CAI 159 a q. 379 WP1 su sterrato e poi su strada asfalta fino ad arrivare al ponte di Teglia in località Ponte alla Venturina. Attraversiamo il fiume Limentra, prendiamo a sinistra costeggiando un fabbricato artigianale e per breve salita arriviamo al paesino di Teglia, dove fino alla metà del 1800 c'era la dogana fra lo Stato Pontificio e il Granducato di Toscana. Attraversata Teglia proseguiamo a dritto e passando davanti al mulino di Mariottino (esistente già nel1785) in località il Pontaccio, giungiamo al mulino di Chicon. Con ripido sentiero a destra a q. 418 WP2, arriviamo ad una scalinata e passando sotto la volta di una casa settecentesca giungiamo a Pavana. Attraversiamo la strada statale in salita, ed all'altezza di un bar alimentari (quasi di fronte) prendiamo a destra in salita fino alla chiesa. Rinfrescati e riforniti di acqua alla bella fonte prendiamo la strada in direzione del cimitero con il CAI163 a q. 492 WP3. Il sentiero continua dal lato sinistro del parcheggio, dopo aver letto un cartello che reca uno stralcio di un libro di Francesco Guccini (nativo di Pavana), ci inoltriamo in salita nel bosco di castagni, ed in una mezz'oretta arriviamo al piccolo borgo La Capanna. Prendiamo il sentiero che scendendo a sinistra a q. 704 WP4 torna nel bosco ed in breve arriviamo a Sambuca, entrandovi dalla Porta a Pavana. Merita percorrere le strette viuzze, visitare la rocca, la bella chiesa, fare una sosta alla fonte e godere del bel panorama.

Da Sambuca Castello al Passo della Collina - Sentiero di Crinale
Partendo dalla fontana prendiamo a destra in leggera salita a q. 708 WP5 il sentiero CAI163 che sale verso Posola e che seguiremo fino al Passo della Collina. Superando alcune marginette usciamo dal bosco in corrispondenza di una strada che prendiamo a destra, attraversata la borgata di Casale, in prossimità di una curva giungiamo di nuovo su una strada e seguiamo l'asfalto a destra in leggera salita. Ignoriamo i segni bianco rossi disegnati a terra e dopo un centinaio di metri incontriamo sulla destra una carrareccia delimitata da una sbarra a q. 890 WP6. La superiamo e la percorriamo fino ad arrivare ad un pianoro con una casa isolata in pietra, incontrando di nuovo il sentiero CAI 163. Lo seguiamo a sinistra a q. 931 WP7 e costeggiando la recinzione di una casa abbandonata ci inoltriamo in un bosco di castagni. Il sentiero nella sua ultima parte sale ripidamente, per poi ridiscendere e giungere sulla strada asfaltata, andiamo a destra e al bivio prendiamo a sinistra a q. 967 WP8 , ignorando la deviazione per Posola. Dopo circa un chilometro di salita la strada diventa sterrata e con una piccola deviazione arriviamo ad una grande croce, da cui si gode un bel panorama sulla valle di Pracchia a q. 1071 WP9. Il largo sentiero segue lo spartiacque fra i fiumi Reno e Limentra e in tranquillità e solitudine lo seguiamo fino ad incrociare la strada asfaltata che sale alla Pidocchina, procediamo in discesa e subito a sinistra su larga sterrata a q. 1071 WP10. Ignorando le deviazioni e tenendo la sinistra in lieve discesa a q. 998 WP11, quando incontriamo una larga carrareccia arriviamo al Passo della Collina. Vediamo un cartello del CAI, che indica che da qui passa la via Lombarda. Era quell'itinerario che varcato l'appennino giungeva in quella che ora è la pianura Padana.

Variante dal borgo di Casale
Percorrendo il sentiero CAI 163, alla fine del borgo di Casale, superata l'ultima casa svoltiamo seccamente a destra in salita in un bosco di abeti e per evidente traccia costeggiando pezzi di muretti a secco arriviamo alla parte alta del borgo. Oltrepassiamo il civico 14 e all'altezza di un abetaia ritroviamo i segni bianco rossi del sentiero CAI 163, che seguiamo a dritto fino ad una casa isolata in pietra, dove ci riaccordiamo con l'altro sentiero.

Dal Passo della Collina a Pistoia
Scendiamo alla destra della fontana a q.932 WP12 posta nella piccola piazzetta del paese, con la carrareccia che porta a Collina bassa, o Collina vecchia, superata la fontana a sinistra prendiamo la strada asfaltata che in leggera salita ci riporta sulla statale Porrettana.
Andiamo a destra e fatto un centinaio di metri, facendo attenzione alla segnaletica prendiamo a destra in discesa il sentiero CAI 214 a q. 898 WP13 che si inoltra nel bosco. Superiamo il quadrivio successivo andando a dritto ed in breve ci troviamo in una ampia radura chiamata “prato a ciliegi”, poco più avanti troviamo un cartello che ci segnala la presenza dei ruderi del castello di S. Margherita. ( purtroppo i rovi hanno ricoperto quel poco che rimaneva). Proseguendo costeggiamo un muro a secco e un cumulo di pietre, che si suppone siano i resti della cava che forniva le pietre per la costruzione del castello. Continuando a scendere incontriamo tratti di sentiero ancora pavimentati con lastre di arenaria, a conferma che di qui passava la strada della Sambuca. Arriviamo al Ricavo, oggi splendide civili abitazioni, ma nel medioevo qui c'era un posto di dogana del Comune di Pistoia, dove veniva pagato il dazio e il pedaggio. Poche centinaia di metri ci separano dalla Porrettana, che percorriamo in discesa, attraversiamo la località del Signorino (bar ristorante) e all'altezza dell'ultima casa presso una fontana prendiamo il sentiero che scende a sinistra a q. 628 WP14, percorrendolo fino ad arrivare alla località chiamata “44° parallelo”(assistenza sanitaria - bar ristorante). Attraversiamo una prima volta la statale, prendiamo dritti in via Vecchia Bolognese e subito a destra nel bosco e seguendo le indicazioni sempre in discesa attraversiamo di nuovo la strada Porrettana, per arrivare alla Cugna (bar ristorante). Di fronte a noi, alla sinistra del parcheggio a q. 508 WP15 (panorama sulla piana di Pistoia) attraversata per la terza volta la statale, scendiamo una strada asfaltata che ci porta, all'uscita di una curva ( fare attenzione) ad attraversare di nuovo la Porrettana. Imbocchiamo via della Chiesa di Uzzo e la percorriamo fino ad arrivare, oltrepassata la comunità Incontro, ad una curva a sinistra, andiamo dritti su una strada sterrata che ci condurrà alla “Villa al Vento”. All'inizio del viale alberato prendiamo il sentiero a destra a q. 370 WP16 e attraversato un bosco e successivamente un oliveto giungiamo ad una “verginetta”, prendiamo a destra per arrivare rapidamente a Fiano. Attraversiamo la piazzetta tenendo la destra e alla fontana teniamo la sinistra, in breve arriviamo all'abitato di Ciatti. Prendiamo dritti in via della Crocina a q. 204 WP17, un sentiero sterrato e poi su strada asfaltata che terminerà presso il Santuario della Madonna di Valdibrana. Adesso il percorso diventa urbano, quindi potremmo servirci del servizio bus (funzionante solo nei giorni feriali). Per chi volesse percorrere i quattro chilometri che separano Valdibrana da Pistoia, percorrendo via di Valdibrana arriviamo al Ponticino, proseguendo, oltrepassata a dritto una rotonda percorriamo via del Villone, via dei Pappagalli, via S. Andrea (merita una visita l'omonima chiesa). Andiamo dritti in via De' Rossi, via del Duca, a sinistra in via degli Orafi, per giungere nella splendida piazza del Duomo. Pistoia non è una meta del turismo di massa, ma i suoi palazzi, le sue chiese, i suoi musei meritano una visita. La sua bellissima Cattedrale, dentro alla quale è conservata una Reliquia di S. Jacopo (S. Giacomo il Maggiore, il figlio del Tuono, venerato a Santiago de Campostela). Pistoia è una città bella e ricca di storia. 


 


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