ITINERANDO
SULL'APPENNINO
TOSCO-EMILIANO
Via
Romea Nonantolana
e via Francesca
della Sambuca
Tappa
nr. 2: Vignola
- Ospitale S. Giacomo
Data:
Agosto 2015
Partenza:
Dal paese di Vignola. Per chi arriva in auto, da Milano
sull'Autostrada A1, Uscita Modena Sud in direzione Spilamberto,
Vignola (km 12). Per chi arriva da Bologna sull'Autostrada A1, Uscita
Bologna Casalecchio in direzione Bazzano, Vignola (km 20).
Per
chi arriva in treno: Dalla stazione ferroviaria di Modena con la
corriera extra urbana, linea 731. Consulta l'orario.
Note:
Tappa
impegnativa sia per la lunghezza che per il dislivello, ma la fatica
è ampiamente ricompensata dalla bellezza dei luoghi attraversati,
ricchi di storia. L'itinerario, salvo il tratto iniziale, che si
svolge lungo il fiume e quello finale, si svolge nel verde con
continui sali scendi.
Fonti:
Area attrezzata di Marano, Castellino delle Formiche. Inoltre è
possibile
rifornirsi
nei paesi o presso abitazioni private.
Sentieri:
CAI
400/2, CAI 428, Percorso 1, Sentiero 11.
Vignola
– Ponte Casona
Cominciamo
questa nuova tappa nello stesso modo in cui abbiamo terminato quella
di ieri, infatti la prima parte del cammino di oggi è la sua
naturale prosecuzione: una lunga camminata lungo il fiume. Ripartiamo
da Piazza dei Contrari e dopo aver sceso la scalinata prendiamo a
destra in corrispondenza della presa del Canale di San Pietro.
L'itinerario prende il nome di “Percorso Sole” e segue la strada
di fondovalle. Passiamo a fianco di un Centro Sportivo e seguendo le
anse del fiume giungiamo ad una area attrezzata in località Marano
la cui fonte ci è di grande ristoro!!! a q. 143 WP1
Percorriamo sempre la sponda destra del Panaro (sinistra orografica)
e dopo aver superato alcuni sbarramenti artificiali sul fiume,
giungiamo ad un bivio che prendiamo a sinistra a q. 127 WP2
seguendo la sponda del fiume fino a raggiungere una sbarra che
ci immette sulla strada asfaltata all'inizio del ponte sul fiume.
Evitiamo di seguire i segni bianco rossi e proseguiamo dritti su
asfalto in lieve discesa. Fatti un centinaio di metri imbocchiamo a
sinistra una stradina in discesa che ci immette in un sottopasso a q. 139 WP3
riportandoci sulla sponda del fiume che seguiamo fino a Ponte
di Casona, dove un ponte permette di andare sull’altra riva del
fiume che, lungo tutto il suo percorso, è molto frequentato e
vissuto dagli abitanti del luogo. Anche noi ne abbiamo approfittato
per fare un bel bagno!
Ponte
Casona – Rocca di Sopra
Il
lungo percorso di fondovalle è finito. Tanti chilometri di cammino
su terreno pianeggiante. Abbiamo percorso strade asfaltate
(pochissimo transitate), piste ciclopedonali, strade bianche,
sentieri interpoderali, costeggiato corsi d'acqua.
Il
nostro cammino continua in collina dove troveremo la salita, i
boschi, i prati, la fatica... Entreremo nel Parco dei Sassi di Rocca Malatina.
Superato
il ponte prendiamo la strada asfaltata a destra in salita in Via
Ponte di Casona (sentiero CAI 400/2) ed al bivio successivo teniamo
la destra (Via Fondovalle) che percorreremo fino ad incrociare a
sinistra il segnavia del sentiero CAI 400/2 ed il percorso nr. 1 del
Parco a q. 238 WP4 con indicazioni “Pieve di
Trebbio, Rocca di Sopra, Samone”. Si inizia a salire rapidamente su
scalette seguendo ai successivi bivi sempre l’indicazione CAI 400/2
Pieve di Trebbio. Dopo una serie di saliscendi arriviamo nella valle
del Rio Frascara dove nei punti in cui la vegetazione si dirada o al
culmine della salita possiamo ammirare il magnifico panorama di
fronte a noi: i calanchi, il Panaro nel fondovalle ed il campanile ex
torre medioevale del paese di Festà a q. 341 WP5.
Risaliamo il Rio percorrendo il “Sentiero dei ponticelli”
caratterizzato appunto da molti ponticelli in legno che attraversano
il Rio continuamente. Bellissimo il panorama che si apre davanti a
noi al culmine della salita quando il sentiero confluisce su una
strada asfaltata. Possiamo ammirare le cuspidi dei Sassi, la strada
stessa con le grosse querce ai lati, le cromie dei terreni ben
coltivati, il profilo dei monti fra i quali svetta imponente il Monte
Cimone. Se prendiamo a destra a q. 444 WP6
poco dopo troviamo la lapide che ricorda il sacrificio di un soldato
americano durante la seconda guerra mondiale. Tornando sui nostri
passi ammirando l'armonia e la bellezza della natura modellata
dall'uomo arriviamo a Pieve di Trebbio. La Chiesa dedicata a San
Giovanni Battista, pur essendo stata sottoposta ad interventi di
rifacimento, è senza dubbio uno degli esempi più significativi del
romanico dell'Appennino Modenese. Una sosta è doverosa per riposare
corpo e mente gustando la bellezza e la pace del luogo. Proseguendo,
dopo un centinaio di metri arriviamo ad un bivio e continuiamo dritti
sulla strada principale (a sinistra invece si trova un punto di
informazioni del Parco) e sempre seguendo le indicazioni CAI 400/2 ed
il Percorso 1 svoltiamo a sinistra su strada sterrata (Via del
Partigiano) che in breve ci porta a
Rocca di Sopra a q. 480 WP7 dove è possibile
usufruire del bar ristorante, mentre per dormire è necessario
arrivare a Rocca Malatina (1 km e mezzo circa). Da qui la visione dei
Sassi è superba!!!
Rocca
di Sopra - Zocca
Continuano
i saliscendi, alcuni dei quali veramente faticosi. Il percorso rimane
in quota e si snoda nel verde. Incontriamo paesi e piccoli borghi con
tanta memoria romana.
Partendo
da Rocca di Sopra continuiamo in discesa a destra sul sentiero CAI
400/2 itinerario 1 fino a raggiungere Borgo dei Sassi, un grazioso
borgo arroccato ai piedi del Sasso della Croce sul quale è possibile
salire attraverso un percorso attrezzato e godere di un panorama a
360° (qui è presente anche un punto informazioni del parco). Nel
borgo vale la pena soffermarsi presso l'Oratorio della Madonna dei Sassi con il suo interessante bassorilievo posto sulla parete esterna
raffigurante una mano con l'indice puntato al cielo tra un ramo di
melograno ed uno di palma recante la scritta “Spera in Deo et fac
bonitatem” che avvalora la tesi secondo la quale in origine
l'edificio fosse un ospitale. Alla fine dell'Oratorio si prende a
sinistra in discesa a q. 515 WP8 fino ad arrivare
a “La Carbonaia” un piccolo museo a cielo aperto che ci documenta
su come veniva realizzato il carbone dai nostri nonni. Da qui
prendiamo a destra a q. 483 WP9 in ripida discesa
arrivando al Mulino della Riva contornato da una area adibita a
picnic. Attraversato il rio si sale fino a raggiungere una strada
asfaltata che percorriamo a destra ed in breve arriviamo al piccolo
borgo antico di Castellino delle Formiche, dove oltre ai bei panorami
possiamo ammirare la torre svettante dalla roccia a q. 487 WP10
e una bella fontana a q. 476 WP11.
Lasciamo
la strada principale e riprendiamo il nostro sentiero su sterrata a
sinistra in leggera salita costeggiando alcune abitazioni a q. 499 WP12.
Procediamo tra saliscenti e giunti presso alcuni impianti sportivi,
svoltiamo a destra e poi sempre dritto fino a giungere al centro di
Samone. Il vecchio borgo medioevale si trova alla nostra sinistra e
merita sicuramente una visita.
Dalla
piazza di Samone si continua sulla strada principale a sinistra in
leggera discesa e proseguendo il cammino, prendiamo la strada a
destra, prima asfaltata poi sterrata (Via Castellana) a q. 617 WP13.
Seguendo sempre i segnavia 400/2 itinerario 1 arriviamo a località
Serra dove la vista spazia sulla vallata di Villa d’Aiano.
All'incrocio con la strada asfaltata prendendo a sinistra il sentiero
contrassegnato con il numero 11 (scalette in salita) a q. 684 WP14
arriviamo al cimitero di Zocca e percorrendo la strada principale
(Via Tesi) arriviamo in Piazza dei Martiri nel centro di Zocca.
Zocca
– Ospitale San Giacomo
Dal
centro di Zocca e precisamente da Piazza dei Martiri si continua a
sinistra lungo Via Tesi. Dopo circa 400 mt. prendiamo a sinistra Via
Mavore e all'altezza del campo sportivo prendiamo sulla destra il
“Sentiero delle Mavore” a q. 779 WP15
costeggiando la strada asfaltata alla quale si ricongiunge
all'altezza di un monumento realizzato con reperti bellici. Passiamo
davanti ad un altare della Madonna e proseguiamo dritti fino ad
arrivare all'inizio della zona industriale delle Lame dove prendiamo
a sinistra in salita per Via San Giacomo (segnavia 422/B) per
arrivare in breve alla bella costruzione risalente al XII secolo
dell’Antico Ospitale di San Giacomo oggi adibito ad ostello. A
fianco è presente il Museo del Castagno che merita sicuramente una
visita.
Qui
termina la nostra seconda tappa sicuramente molto più “faticosa”
della precedente ma anche molto gratificante.
Nessun commento:
Posta un commento