ITINERANDO
SULL'APPENNINO
TOSCO-EMILIANO
Via
Romea Nonantolana
e via Francesca
della Sambuca
Tappa
nr. 6: PISTOIA - VINCI
Partenza:
Dalla città di Pistoia, che si può raggiungere con l'autostrada
A11 e con la linea ferroviaria.
Note:
Itinerario privo di difficoltà. Solo la lunghezza richiede un buon
allenamento. Il percorso si può interrompere a S. Baronto, località che offre diverse possibilità di alloggio.
Fonti:
E' possibile rifornirsi nei paesi o presso le abitazioni.
Sentieri:
CAI 17, CAI 300, CAI 17, CAI 00.
Da
Pistoia a S. Baronto
Dal
centro di Pistoia
fino a Pontelungo, per circa tre chilometri, il percorso si svolge in
ambito urbano. Dopo aver reso omaggio e chiesto protezione alla
Reliquia di S. Jacopo si percorre via di Stracceria e si attraversa piazza della Sala. Quindi in sequenza si percorrono via dei Fabbri, via della Madonna, via Puccini e via Sacconi. Si attraversa
la rotonda prendendo a sinistra in via Nazario Sauro, al semaforo si
segue a dritto in via Lucchese e superato il ponte sul fiume Ombrone
in località Pontelungo si svolta a sinistra seguendo le indicazioni
per Collina e Vinacciano. Imboccando una stradina di campagna lasciandoci alle spalle il caos cittadino, si passa sotto al ponte della
ferrovia e al bivio successivo in località S. Pantaleo si prende a
destra. Si supera il cavalcavia dell'autostrada, si attraversa il
paese di Bargi e oltrepassato il torrente Stella si prende a destra in
salita. Fra uliveti si comincia a salire le prime propaggini del
Montalbano. Dopo alcuni tornanti si arriva in località Collina a
q.146 WP1,
dove si può ammirare la splendida chiesa progettata dall'architetto
Giovanni Michelucci, oltre al panorama di Pistoia e della piana
coltivata a vivai. Proseguendo nella pace e nella tranquillità, si
supera la signorile villa Montegattoli e in prossimità del paese di
Vinacciano, in corrispondenza di una curva a sinistra, si segue a
dritto una carrareccia sterrata con indicazione CAI 17. In costante
salita e con bei panorami sul borgo di Vinacciano e sulla pianura
sottostante, da cui nelle giornate limpide si può scorgere la città
di Firenze, si arriva a q. 380 WP2
all'ex convento Madonna Le Grazie, ormai in rovina e depredato di
quanto si era salvato. (NON CI SONO PAROLE dove c'era un gioiello di architettura è rimasto un rudere spoglio, avvolto dalle sterpaglie). Si sale ancora con il CAI
17, lo si abbandona a q. 433 WP3
giunti ad un trivio, dove si prosegue a dritto con il CAI 300. Poco dopo,
facendo molta attenzione, il sentiero piega a sinistra in discesa a q.
403 WP4
con il CAI 17, su sentiero stretto tra le piante, ed arrivati ad uno
spiazzo, da cui si gode un ottimo panorama sulla Valdinievole e sulla
piana Pistoiese, si continua a sinistra su ampio sentiero erboso.
Giunti alla catena che sbarra il sentiero, si prende a destra in
discesa a q. 304 WP5
costeggiando dall'alto l'agriturismo Poggio ai Papi, quindi si
arriva a casa Montrici o Poggio ai Papi a q. 269 WP6.
Si segue a sinistra la strada asfaltata fino a quando questa piega a
sinistra aggirando una abitazione (posta in alto), in località “Le
Rocchine”, si continua a dritto su CAI 300 a q. 287 WP7
su sterrato in forte salita, (delimitato da recinzione) fino ad un
pianoro a q. 37. Si continua in falsopiano prima nel bosco, poi
costeggiando uliveti e vigneti, giungendo in località Casa al Vento
a q. 310. Si continua a dritto attraversando la strada asfaltata, si
costeggia il lato sinistro della casa e con piccoli saliscendi
alternativamente su sterrato nel bosco e su asfalto, si giunge al
piccolo borgo di Podere Calistri a q. 394 WP8,
da cui si gode un bel panorama sulla Valdinievole e sui borghi
medioevali di Cecina e di Montevettolini posti su due alture. Si
prosegue sempre su CAI 300 su strada asfaltata, (evitando un giro
brutto e inutile intorno ad un insediamento residenziale) fino ad
arrivare ad un campo di calcio e ad il camping Barco Reale. Si
costeggia in senso antiorario l'insediamento a q. 384 WP9,
per poi scendere rapidamente sulla piazza antistante la chiesa di S.
Baronto, a q. 355 WP10. La stessa merita sicuramente una visita considerato che conserva ancora le sue forme
medioevali, ma soprattutto per la cripta, che presenta elementi risalenti
all' XI secolo, fra cui le volte a crociera sorrette da dieci
colonnine, i cui capitelli sono tutti diversi.
Da S. Baronto a Vinci
Uscendo dalla chiesa
si prende a destra in discesa, attraversata la strada provinciale si
va a dritto su segnavia CAI 00, poco dopo si segue a destra a q. 341
WP11
in salita l'indicazione per monte Fiore e fatte alcune centinaia di
metri si continua a dritto a q. 416 WP12,
evitando la deviazione a sinistra. Successivamente si costeggia il
muro del “Barco Reale” ed in breve si arriva ad una strada
asfaltata che si percorre a sinistra per un centinaio di metri, al
bivio successivo si prende a destra su sterrato costeggiando
nuovamente il muro del “Barco Reale” e finita la salita si
continua in falsopiano per alcuni chilometri sul largo sentiero
inghiaiato evitando le deviazioni laterali. Si ignora una larga
strada asfaltata e si continua a sinistra seguendo le indicazioni per
“Torre S. Alluccio”. Fatti un centinaio di metri, al bivio, si
tiene la destra in salita, ed evitando le laterali si prosegue dritti
fino a passare sotto la linea elettrica dell'alta tensione, alla
nostra sinistra. Vegetazione permettendo, possiamo vedere i ruderi
della Torre di S. Alluccio, ai quali si arriva con la stradina che
sale verso di essi a q. 526 WP13
e
che termina in un'ampia radura al centro della quale si innalza un
cippo degli alpini e sul fondo c'è un ripetitore tv. La radura è
contornata da un bel bosco di lecci, sotto ai quali ci sono tavoli e
panche su cui possiamo riposare. Tornati sul sentiero CAI 00 lo
si percorre a sinistra per un centinaio di metri giungendo ad un
quadrivio dove un antico cippo segnava il confine tra i territori di
Lamporecchio e Cerreto Guidi. Davanti a noi c'è il monte La Cupola
(633 mt.) il più alto del Montalbano. Noi seguiamo a destra il
sentiero CAI 14 a q. 518 WP14 in leggera discesa il quale, evitando le laterali,
prima su sterrato, poi su asfalto (loc. La Casa) scende più
rapidamente. Continuando a scendere si attraversa il paesino di S.
Lucia, con il bel campanile a vela della chiesa nello splendido
uliveto. Continuando la discesa si costeggia un grande parcheggio e
prendendo la stradina lastricata sulla sinistra si arriva alla casa natale di Leonardo da Vinci a q. 210 WP15. Terminata la visita si riprende la strada in discesa che lasciamo subito
dopo per seguire a sinistra il segnavia 14 che ci conduce alle porte
di Vinci. Percorrendo via del Castello si arriva davanti al Museo Leonardiano e quindi alla chiesa di Santa Croce. Prendiamoci un po' di
tempo per visitare tutto questo perchè lo merita.
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