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Fregio Robbiano "Alloggiare i Pellegrini" - Ospedale del Ceppo di Pistoia

15 agosto 2015

                  ITINERANDO SULL'APPENNINO
                                                                        
                                  
                                                       TOSCO-EMILIANO

 


 Via Romea Nonantolana
         
            e via Francesca della Sambuca


Tappa nr. 6: PISTOIA - VINCI

Data: Agosto 2015

Partenza: Dalla città di Pistoia, che si può raggiungere con l'autostrada A11 e con la linea ferroviaria.

Note: Itinerario privo di difficoltà. Solo la lunghezza richiede un buon allenamento. Il percorso si può interrompere a S. Baronto, località che offre diverse possibilità di alloggio.
Fonti: E' possibile rifornirsi nei paesi o presso le abitazioni.
Sentieri: CAI 17, CAI 300, CAI 17, CAI 00.


Da Pistoia a S. Baronto
Dal centro di Pistoia fino a Pontelungo, per circa tre chilometri, il percorso si svolge in ambito urbano. Dopo aver reso omaggio e chiesto protezione alla Reliquia di S. Jacopo si percorre via di Stracceria e si attraversa piazza della Sala. Quindi in sequenza si percorrono via dei Fabbri, via della Madonna, via Puccini e via Sacconi. Si attraversa la rotonda prendendo a sinistra in via Nazario Sauro, al semaforo si segue a dritto in via Lucchese e superato il ponte sul fiume Ombrone in località Pontelungo si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Collina e Vinacciano. Imboccando una stradina di campagna lasciandoci alle spalle il caos cittadino, si passa sotto al ponte della ferrovia e al bivio successivo in località S. Pantaleo si prende a destra. Si supera il cavalcavia dell'autostrada, si  attraversa il paese di Bargi e oltrepassato il torrente Stella si prende a destra in salita. Fra uliveti si comincia a salire le prime propaggini del Montalbano. Dopo alcuni tornanti si arriva in località Collina a q.146 WP1, dove si può ammirare la splendida chiesa progettata dall'architetto Giovanni Michelucci, oltre al panorama di Pistoia e della piana coltivata a vivai. Proseguendo nella pace e nella tranquillità, si supera la signorile villa Montegattoli e in prossimità del paese di Vinacciano, in corrispondenza di una curva a sinistra, si segue a dritto una carrareccia sterrata con indicazione CAI 17. In costante salita e con bei panorami sul borgo di Vinacciano e sulla pianura sottostante, da cui nelle giornate limpide si può scorgere la città di Firenze, si arriva a q. 380 WP2 all'ex convento Madonna Le Grazie, ormai in rovina e depredato di quanto si era salvato. (NON CI SONO PAROLE dove c'era un gioiello di architettura è rimasto un rudere spoglio, avvolto dalle sterpaglie). Si sale ancora con il CAI 17, lo si abbandona a q. 433 WP3 giunti ad un trivio, dove si prosegue a dritto con il CAI 300. Poco dopo, facendo molta attenzione, il sentiero piega a sinistra in discesa a q. 403 WP4 con il CAI 17, su sentiero stretto tra le piante, ed arrivati ad uno spiazzo, da cui si gode un ottimo panorama sulla Valdinievole e sulla piana Pistoiese, si continua a sinistra su ampio sentiero erboso. Giunti alla catena che sbarra il sentiero, si prende a destra in discesa a q. 304 WP5 costeggiando dall'alto l'agriturismo Poggio ai Papi, quindi si arriva a casa Montrici o Poggio ai Papi a q. 269 WP6. Si segue a sinistra la strada asfaltata fino a quando questa piega a sinistra aggirando una abitazione (posta in alto), in località “Le Rocchine”, si continua a dritto su CAI 300 a q. 287 WP7 su sterrato in forte salita, (delimitato da recinzione) fino ad un pianoro a q. 37. Si continua in falsopiano prima nel bosco, poi costeggiando uliveti e vigneti, giungendo in località Casa al Vento a q. 310. Si continua a dritto attraversando la strada asfaltata, si costeggia il lato sinistro della casa e con piccoli saliscendi alternativamente su sterrato nel bosco e su asfalto, si giunge al piccolo borgo di Podere Calistri a q. 394 WP8, da cui si gode un bel panorama sulla Valdinievole e sui borghi medioevali di Cecina e di Montevettolini posti su due alture. Si prosegue sempre su CAI 300 su strada asfaltata, (evitando un giro brutto e inutile intorno ad un insediamento residenziale) fino ad arrivare ad un campo di calcio e ad il camping Barco Reale. Si costeggia in senso antiorario l'insediamento a q. 384 WP9, per poi scendere rapidamente sulla piazza antistante la chiesa di S. Baronto, a q. 355 WP10. La stessa merita sicuramente una visita considerato che conserva ancora le sue forme medioevali, ma soprattutto per la cripta, che presenta elementi risalenti all' XI secolo, fra cui le volte a crociera sorrette da dieci colonnine, i cui capitelli sono tutti diversi. 

Da S. Baronto a Vinci
Uscendo dalla chiesa si prende a destra in discesa, attraversata la strada provinciale si va a dritto su segnavia CAI 00, poco dopo si segue a destra a q. 341 WP11 in salita l'indicazione per monte Fiore e fatte alcune centinaia di metri si continua a dritto a q. 416 WP12, evitando la deviazione a sinistra. Successivamente si costeggia il muro del “Barco Reale” ed in breve si arriva ad una strada asfaltata che si percorre a sinistra per un centinaio di metri, al bivio successivo si prende a destra su sterrato costeggiando nuovamente il muro del “Barco Reale” e finita la salita si continua in falsopiano per alcuni chilometri sul largo sentiero inghiaiato evitando le deviazioni laterali. Si ignora una larga strada asfaltata e si continua a sinistra seguendo le indicazioni per “Torre S. Alluccio”. Fatti un centinaio di metri, al bivio, si tiene la destra in salita, ed evitando le laterali si prosegue dritti fino a passare sotto la linea elettrica dell'alta tensione, alla nostra sinistra. Vegetazione permettendo, possiamo vedere i ruderi della Torre di S. Alluccio, ai quali si arriva con la stradina che sale verso di essi a q. 526 WP13 e che termina in un'ampia radura al centro della quale si innalza un cippo degli alpini e sul fondo c'è un ripetitore tv. La radura è contornata da un bel bosco di lecci, sotto ai quali ci sono tavoli e panche su cui possiamo riposare. Tornati sul sentiero CAI 00 lo si percorre a sinistra per un centinaio di metri giungendo ad un quadrivio dove un antico cippo segnava il confine tra i territori di Lamporecchio e Cerreto Guidi. Davanti a noi c'è il monte La Cupola (633 mt.) il più alto del Montalbano. Noi seguiamo a destra il sentiero CAI 14 a q. 518 WP14 in leggera discesa il quale, evitando le laterali, prima su sterrato, poi su asfalto (loc. La Casa) scende più rapidamente. Continuando a scendere si attraversa il paesino di S. Lucia, con il bel campanile a vela della chiesa nello splendido uliveto. Continuando la discesa si costeggia un grande parcheggio e prendendo la stradina lastricata sulla sinistra si arriva alla casa natale di Leonardo da Vinci a q. 210 WP15. Terminata la visita si riprende la strada in discesa che lasciamo subito dopo per seguire a sinistra il segnavia 14 che ci conduce alle porte di Vinci. Percorrendo via del Castello si arriva davanti al Museo Leonardiano e quindi alla chiesa di Santa Croce. Prendiamoci un po' di tempo per visitare tutto questo perchè lo merita. 




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