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Fregio Robbiano "Alloggiare i Pellegrini" - Ospedale del Ceppo di Pistoia

15 agosto 2015



         ITINERANDO SULL'APPENNINO


                                                                                 TOSCO-EMILIANO



Via Romea Nonantolana

            e via Francesca della Sambuca



Tappa nr. 1: Nonantola - Vignola


Data: Agosto 2015

Partenza: Nonantola può essere raggiunta per mezzo della ferrovia fino alla stazione di Modena, nei cui pressi è possibile prendere il pullman (Compagnia Tper - linee 550/551/552 direzione Cento – Ferrara) per Nonantola.

Note: Tappa pianeggiante ma abbastanza impegnativa per la lunghezza. Lungo il percorso non si trovano fonti, pertanto è consigliabile partire con una buona scorta di acqua. Noi abbiamo viaggiato in autosufficienza, attrezzati di tenda. Comunque nei paesi più grandi c'è possibilità di vitto e alloggio.
Fonti: Area attrezzata di Marano. E' possibile rifornirsi nei paesi.
Sentieri: Via Romea Nonantolana


Nonantola – Rubbiara
Partendo dalla Piazza antistante il museo della Abbazia, si attraversa Piazza Caduti Partigiani e si prosegue per Via Roma costeggiando la Torre dei Modenesi (purtroppo ancora ingabbiata a causa dei danni subiti per il terremoto) fino al Viale delle Rimembranze.
Si svolta a sinistra, poi verso destra e si attraversa tutto il parcheggio posto sul lato destro della strada. All’inizio di Piazza Martiri di Tien An Men (un secondo parcheggio alberato) si imbocca la “pista ciclabile” che si percorre fino alla fine del parco, ignorando le deviazioni laterali e sbucando su Via Masetto. Si prosegue quindi verso destra per circa 1,5 Km., costeggiando il Canal Torbito. Al bivio si prende a sinistra (Via Ampergola). Dopo un po’ si prende a destra una stradina (Via Guazzaloca) contrassegnata da un cartello con segno bianco-rosso. Si avanza per circa 1 Km e oltrepassata Via Risaia, si prosegue dritti per via Chiesa di Rubbiara.

Rubbiara – Castelfranco Emilia
Alla fine di Via Chiesa di Rubbiara si prende a sinistra Via Imperiale Est (strada bianca). Poco dopo si gira a destra superando un ponticello ed una sbarra immettendoci in una stradina sterrata interpoderale (Via Temide) a q. 28 WP1. La si percorre attraversando il sottopasso della nuova ferrovia TAV incrociando una strada asfaltata (Via Pieve) a q. 33 WP2. Di fronte vediamo il vialetto alberato di ingresso di Villa Sorra che si percorre verso la villa. Si supera il cancello e si entra nel parco (adibito a parco pubblico) fiancheggiando il lato sinistro della villa. Sempre a sinistra costeggiamo la recinzione ed il cancello (solitamente chiuso) che da’ accesso al giardino. Alla fine della recinzione a q. 37 WP3 andiamo dritti attraversando il prato immettendoci a destra e subito a sinistra su una pista ciclabile che passando davanti al cancello di entrata della villa ci porta su una strada asfaltata (via Prati) che imbocchiamo a sinistra.
La percorriamo fino ad incrociare sulla destra Via Bixio che poco dopo lasciamo a sinistra a q. 34 WP4 per immetterci nella stradina che conduce al Castello di Panzano il cui retro ci rimane sulla destra. Si procede a destra lasciandoci alle spalle la chiesetta e il castello. Al primo incrocio prendiamo a sinistra la pista ciclabile di Via Pioppa. Si prosegue dritti e in località Pioppa dove è edificato un grazioso tempietto si incrocia la strada che porta a Castelfranco Emilia (Via per Panzano) che prendiamo a destra. Sempre percorrendo una pista ciclopedonale, poco prima di arrivare a Castelfranco Emilia si passa sotto la ferrovia Milano-Bologna. La strada prende ora il nome di Andrea Costa e incrocia la S.S. 9 Emilia (Corso Martiri) che attraversa Castelfranco Emilia.

Castelfranco Emilia - Spilamberto
Giunti alla rotonda si prende a sinistra Corso Martiri e subito a destra imboccando Via C. Prampolini, che più avanti diventa Via Correggio. Ad un incrocio si gira a destra per Via Bramante. Si prosegue e più avanti, in corrispondenza di una rotonda si trova Via Castiglione che percorriamo a dritto ed ad una seconda rotonda si va verso sinistra imboccando Via Boccioni. Oltrepassiamo il cavalcavia della tangenziale e alla fine della discesa teniamo la sinistra incrociando Via della Meccanica, noi giriamo seccamente a sinistra (praticamente ritornando indietro) prendendo Via Viazza a q. 42 WP5. Percorriamo la lunga pista cliclopedonale che costeggia il Canal Torbito fino a incrociare Via della Liberazione che prendiamo a destra e poco dopo a sinistra per Via Belfiore camminando sul cavalcavia che passa sopra l’autostrada Milano-Bologna. Proseguiamo dritti fino ad incrociare Via Modenese che imbocchiamo a sinistra entrando nel paese di San Cesario sul Panaro (cartello). Poco dopo si prende a destra per Via Degli Esposti che percorriamo fino ad arrivare ad una rotonda (Via Pioppe) che imbocchiamo a sinistra seguendo la pista ciclopedonale. Percorsi 100 mt., superato il civico 513, imbocchiamo a destra un sentiero sterrato che va verso l’argine del Panaro (percorso pedonale) a q. 56 WP6.
Lo percorriamo a dritto e quando lo stesso curva verso sinistra, per evidente strada bianca guadagniamo a dritto l'argine del fiume che seguiremo verso sinistra a q. 51 WP7 percorrendo una strada bianca polverosa che ci porta a superare una cava dismessa. Dopo aver ammirato garzette, aironi cenerini, una lepre che saltellando se ne va via, arriviamo ad una grande cava nel pieno della sua attività.
Lasciandocela alle spalle ci immettiamo in Via Roversi a q. 64 WP8, alla fine della quale si svolta a destra imboccando Via Spilamberto (molto trafficata) in località Altolà. Al bivio si va verso destra per attraversare il ponte sul Panaro. Alla fine della rampa in discesa si svolta a sinistra per Piazza Trento e Trieste e poi Via Obici a q. 69 WP9 arrivando così nella piazza di Spilamberto antistante la Rocca Rangoni.

Spilamberto – Vignola
Ripartiamo per raggiungere la fine della prima tappa del nostro cammino: Vignola. Da Spilamberto a Vignola e fino a Ponte di Casona, seguendo la sponda sinistra orografica del Panaro, percorreremo sentieri e strade sterrate, ammirando bei scorci sul fiume e bei giardini e parchi pubblici realizzati sul greto dello stesso. Il percorso si snoda per gran parte al riparo dal sole.
Percorriamo a ritroso il nostro percorso fino a raggiungere il ponte da cui siamo arrivati, ed al suo inizio si prende a destra a q. 68 WP10 in leggera discesa una stradina asfaltata alla fine della quale si gira a sinistra imboccando la stradina ghiaiata indicata come “Percorso Natura fiume Panaro” che segue con andamento dolce la sponda del fiume, costeggiando piccoli boschetti e frutteti carichi di buona frutta purtroppo non ancora matura. Incontriamo un bel gattone che dopo essersi preso tante coccole, ci segue per un po'. Dopo circa una decina di Km. si arriva ad un piazzale con parcheggio. Sopra di noi si vedono il castello ed il vecchio borgo di Vignola che raggiungiamo oltrepassando un tunnel pedonale e subito dopo salendo per una scalinata che termina in Piazza dei Contrari dove c’è il portico di accesso al castello. Se invece si attraversa la volta si giunge in Via Garibaldi dalla quale si diramano le viuzze del centro storico. Vignola e il suo castello meritano comunque una visita.





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