ITINERANDO
SULL'APPENNINO
TOSCO-EMILIANO
Via
Romea Nonantolana
e via Francesca
della Sambuca
Percorso
Emiliano
Via
Romea Nonantolana
Nel
medioevo Nonantola era sede di una potente abbazia, i cui
possedimenti si estendevano fino a Porretta Terme, era inoltre un
importante crocevia in cui confluivano le direttrici che dall'Italia
nord-orientale valicando gli Appennini conducevano alla Tuscia.
Esistevano due vie storiche dirette a Pistoia, da Nonantola fino a
Montalbano (poco dopo Samone) il percorso era lo stesso, da qui una
direttrice passando da Fanano e Ospitale valicava gli Appennini
presso il passo della Calanca; l'altra passando da Ospitale S.
Giacomo e Castel D'aiano scendeva a Porretta Terme per congiungersi
alla via Francesca della Sambuca.
L'itinerario
che da Nonantola porta i pellegrini verso Pistoia è chiamato via
Romea Nonantolana e risale al medioevo. La parte emiliana di
fondovalle si svolge in territorio pianeggiante costeggiando canali,
percorrendo strade secondarie, interpoderali e piste ciclopedonali.
Percorrendo la pianura padana il panorama è quello classico di campi
coltivati a cereali, intervallati da frutteti e da pioppeti. La
maggior parte dei paesi attraversati sono piccoli agglomerati urbani,
dove il tempo sembra immobile. Da San Cesario fino a Ponte Casona si
costeggia il fiume Panaro con scorci suggestivi. Attraversato il
fiume comincia la salita, prima su asfalto, poi nel fresco e
rilassante bosco, dal quale la vista spazia sui caratteristici
calanchi e su verdi prati, fino ad arrivare allo splendido panorama
di Pieve di Trebbio con i magnifici colori e forme dei campi e la
vista delle particolari conformazioni dei Sassi di Rocca Malatina.
Procedendo ci inoltriamo in territorio di alta collina caratterizzato
da boschi (prevalentemente di castagno) e prati. Da qui il percorso
passando da Zocca (entriamo in territorio bolognese) non cambierà
fino a Porretta Terme. Tutti i paesi che attraversiamo conservano
memorie del passato e meritano una visita.
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