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Fregio Robbiano "Alloggiare i Pellegrini" - Ospedale del Ceppo di Pistoia

13 maggio 2018


Magna Via Francigena


Tappa nr. 8: Grotte – Joppolo Giancaxio

Data: 21 Aprile 2018

Percorso tratta: 35% Asfalto – 65% Sterrato.

Partenza: Dal paese di Grotte.

Note: L’itinerario non presenta particolari difficoltà ma è adatto a persone allenate. 
Fonti: Non si incontrano fonti, per cui è bene partire con buona scorta d’acqua. Comunque ci possiamo rifornire nei borghi, nei paesi o chiedere alle abitazioni, i cui abitanti sono pronti ad aiutare.  
Sentieri: Il percorso è segnato abbastanza bene. I segni bianco rossi e i cartelli sono molto presenti.


Itinerario: Parto dal centro di Grotte, abitato agricolo carico di storie che dal 1500 vengono scritte nei manuali di storia siciliana, dalla Baronessa di Carini alla Petra usata come necropoli e luogo di culto. Dalla cittadina dell’agrigentino la via scende ad una Provinciale che percorro in salita fino a prendere a destra una cementata a q. 399 WP1 che costeggia la Petra di Calathansuderj, un sito archeologico che conserva il toponimo arabo. Una roccia di 30 metri di altezza, piena di fori di sepoltura e di grotte al suo interno. Proseguo in direzione delle pale eoliche, alle quali arrivo in cima alla collina seguendo a destra a q. 486 WP2 e ancora a destra a q. 534 WP3 su sterrato in ripida salita, da dove si gode un panorama stupendo. Da un lato il paese e la vallata da cui provengo, dall’altra, la vallata con il paese di Comitini e quello più grande di Aragona. Scendo dalla ventosa collina costeggiando l’osservatorio astronomico e il distretto minerario con le sue miniere a vista, cariche di storia, gioie e sofferenze per le centinaia di zolfatari che qui hanno lavorato scrivendo pagine importanti del lavoro siciliano. Poco dopo aver oltrepassato la ferrovia arrivo al paese di Comitini, nel quale faccio una sosta nella piazza del paese, dove, mentre riparto arriva Guido, il brianzolo. Da qui, la via prosegue fino alla S.S. 189, che attraverso con attenzione e superando anche la ferrovia grazie ad un sottopasso inizio la salita verso Aragona, centro più grande, dove ad una signora chiedo cortesemente se mi può riempire la borraccia. Gentilissima, mi offre direttamente l’intera bottiglia da 2 litri: un gesto di cortesia che apprezzo moltissimo, anche se cerco di spiegarle, che per me è un ulteriore peso da portare… Ma la generosità dei siciliani non ammette repliche! Pregevoli i monumenti sacri e civili, che osservo mentre mi avvio verso la Provinciale che mi porta, attraverso i campi a perdita d’occhio, alla trazzera che prima in discesa e poi in salita arriva a Joppolo Giancaxio, ultimo centro del cammino prima della meta finale. Arrivo in piazza poco dopo le tredici, mi fermo da Giancarlo, che con allegria mi rifocilla e dove tornerò la sera a cena per gustare la specialità del luogo. Telefono a Sonia del B&B A Casa di Me Zia, la quale mi mette a disposizione un intero appartamento, molto carino. Nel tardo pomeriggio incontro gli altri camminanti, che sconsolati mi raccontano le traversie delle donne, le quali per stanchezza si sono fermate tante volte. 

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