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Fregio Robbiano "Alloggiare i Pellegrini" - Ospedale del Ceppo di Pistoia

13 maggio 2018


Magna Via Francigena


Tappa nr. 4: Prizzi – Castronovo Di Sicilia

Data: 17 Aprile 2018

Percorso tratta: 35% Asfalto - 65% Sterrato.

Partenza: Dal paese di Prizzi.


Note: L’itinerario non presenta particolari difficoltà, ma per la lunghezza è adatto a persone allenate. 
Fonti: Oggi si incontrano alcune fonti, ciò nonostante è bene partire con buona scorta d’acqua. Comunque ci possiamo rifornire nei borghi, nei paesi o chiedere alle abitazioni, i cui abitanti sono pronti ad aiutare.  
Sentieri: Il percorso è segnato abbastanza bene. I segni bianco rossi e i cartelli sono molto presenti.


Itinerario: La tappa odierna comincia dal centro storico di Prizzi, in una splendida mattina, seguendo la Trazzera pubblica che inizia dal fontanile posto all’ingresso del paese a q. 959 WP1. Si scende oltrepassando il plesso scolastico e il ponte dei Dodici Archi con la trazzera che prosegue verso Est in direzione delle Riserve Naturali Monte Carcaci e dell’area attrezzata Santa Caterina, polmoni verdi del Parco dei Monti Sicani, tra le distese coltivate a grano e frumento. Con la lunga e costante salita denominata “via militare”, attraversando boschi di conifere, arriviamo all’area didattica attrezzata di S. Caterina. Gli scorci e i panorami che si susseguono durante la salita sono magnifici, compreso quello su Prizzi che svetta sulla cima della montagna in lontananza. Si scende attraversando una bella masseria e successivamente il villaggio di Borgo Riena, abbandonato negli anni ‘80 del secolo scorso. Dopo poco facciamo una sosta presso un fontanile a q. 783 WP2 dove cerchiamo di rinfrescarci e di difenderci dal sole, oggi per la prima volta veramente caldo. Abbandonata la statale proseguiamo a destra con la S.p. 36, per poi seguire a destra una sterrata con la quale arriviamo ad una area attrezzata con fonte a q. 896 WP3. Gli ultimi chilometri permettono di giungere lungo il percorso che porta sull’altopiano del Kassar, zona archeologica di primaria importanza. Con il cielo che in pochi minuti si è fatto nero e minaccioso e un secco tuono, che  non promette niente di buono, scendiamo lungo un nuovo sentiero, costruito dalla Forestale all’interno del Bosco Comuni, con i caratteristici pagliai contadini, che termina la sua corsa presso la piazza del Municipio sotto l’insegna della Magna Via Francigena. Mentre il paese si addobba con luminarie per l’imminente festa del Santo Patrono. Anche oggi una bella tappa, per il sole, per i paesaggi montani, per le verdi vallate, gli scorci e i panorami, e per i tanti fontanili incontrati lungo la via, a testimoniare un’usanza antica, la transumanza, che purtroppo oggi non si pratica più o quasi. Fontanili che in molti casi servono ancora ad abbeverare le mandrie che pascolano libere. In ultimo un grazie a Francesca e a sua madre (buonissime le sue torte) di casa Paradiso, che con gentilezza e premura ci hanno accolto e coccolato. Come le altre persone che ci hanno ospitato, sempre gentili e disponibili, disposte a farsi in quattro per aiutarci.


1 commento:

  1. Ciao Franco,
    Mi permetto di rettificare "dodici archi" , sono 11.
    Vorrei anche invitarti a soggiornare gratuitamente presso la struttura di ospitalità pellegrina " Fattoria Carcaci " che sitrova lungo la MvF ed all'interno della Riserva Naturale Orientata di Monte Carcaci. Rimani almeno 5 giorni per conoscere le meraviglie che non hai visto ( museo greco-elimo di Hippana, gole di Tagliarini, il primo anfiteatro greco e tantissime altre merabiglie! Ti aspetto
    Salvo

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