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Fregio Robbiano "Alloggiare i Pellegrini" - Ospedale del Ceppo di Pistoia

13 maggio 2018


Magna Via Francigena


Tappa nr. 7: Campofranco - Racalmuto - Grotte

Data: 20 Aprile 2018

Percorso tratta: 20% Asfalto – 80% Sterrato.

Partenza: Dal paese di Campofranco.

Note: L’itinerario non presenta particolari difficoltà. Ma per la lunghezza e per i dislivelli è adatto a persone allenate. 
Fonti: Oggi si incontra una sola fonte, poco prima di Grotte, per cui è bene partire con buona scorta d’acqua. Comunque ci possiamo rifornire nei borghi, nei paesi o chiedere alle abitazioni, i cui abitanti sono pronti ad aiutare.  
Sentieri: Il percorso è segnato abbastanza bene. I segni bianco rossi e i cartelli sono molto presenti.


Itinerario: Questa è la tappa che attraversa molti centri urbani che fanno parte del progetto Magna Via Francigena. Con tanta pazienza e una stufetta sono riuscito ad asciugare quasi tutto, il resto lo farà il sole oggi. Stamani mattina quando mi sono svegliato e ho guardato fuori dalla finestra ho notato che il posto dove ho passato la notte era completamente avvolto dalla nebbia, o bruma mattutina. Piano piano si è alzata lasciando intravedere che sarebbe stata una bella giornata. Anche oggi parto insieme agli altri, dalla piazza di Campofranco, arrivando poco dopo al bivio dei percorsi estivo ed invernale. Purtroppo dobbiamo seguire quello invernale, in quanto l’abbondante pioggia di ieri ha fatto ingrossare il fiume, e quindi non è possibile guadarlo. Per cui oltre a percorrere la lunga e noiosa strada asfaltata, facciamo alcuni chilometri in più, con anche il rammarico di non poter vedere il diroccato ponte romano, se non dall’alto. Il lato positivo è quello che abbiamo conosciuto un ragazzo, che dopo due chiacchiere ci ha regalato un sacco di aranci, con cui abbiamo riempito gli zaini. Proseguo da solo (camminano pianissimo, l’ultima arrivata chiacchiera, chiacchiera…) percorrendo la S.p. 24 che in costante salita, con un lungo giro mi conduce alle porte del paese di Milena, dove mi ricongiungo all’altra traccia a q. 375 WP1. Mi fermo in un negozio pieno di cose buone per fare uno spuntino e per procurarmi il pranzo di oggi. Quindi riprendo il cammino percorrendo in ripida salita una strada cementata, che poi diventa sterrata, alla cui fine torno su asfalto che seguo a sinistra e da cui si gode l’ennesimo bel panorama sulle valli sottostanti. Poco oltre aver scollinato seguo a destra su sterrato a q. 572 WP2, tagliando alcuni tornanti della strada asfaltata, sulla quale torno poco dopo, dove vengo rapito dai giochi acrobatici di uno stormo di uccelli. Non avendolo visto salto un bivio a sinistra su sterrato, mentre io continuo sulla strada asfaltata, per fortuna poco male, infatti più avanti intercetto di nuovo il tracciato ufficiale, con il quale prima in discesa e poi in salita arrivo a Racalmuto, paese natale di L. Sciascia. Dopo una sosta riparto per raggiungere Grotte, che dista pochi chilometri. Oltrepasso la stazione e il passaggio a livello, che si sta chiudendo e dei due percorsi faccio quello alto (chiamato di montagna), per cui in salita arrivo al paese agricolo di Grotte. Per non sbagliare chiedo ad alcuni ragazzi di indicarmi la via per raggiungere il B&B Arnaldo Grotte e dopo essersi guardati tra loro uno di loro si alza e mi dice che fa prima ad accompagnarmi che a spiegarmelo, quindi con un giro per le strette viuzze arrivo a destinazione. Brutto, bruttissimo, non ci sono parole, e anche il più costoso dell’intero cammino. Il proprietario che, che in un primo momento sembrava tanto gentile, si è rivelato molto sgarbato e maleducato, l’esatto contrario di tutte le persone incontrate fino ad ora. 

 

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