a

a
Fregio Robbiano "Alloggiare i Pellegrini" - Ospedale del Ceppo di Pistoia

7 gennaio 2019


cammino 100 torri


Tappa nr. 6: Quirra (Chiesa di S. Nicola) – Tertenia (Camping Tesonis)

Data: Giovedì 1 Marzo 2018   

Note: L’itinerario non presenta particolari difficoltà, ma per la lunghezza è adatto a persone allenate. Si attraversano terreni privati, e si costeggia la casa di un pastore, per cui è bene chiedere prima il permesso.
Fonti: Si incontrano quattro fonti, tre delle quali ravvicinate, per cui è necessario partire con buona scorta d’acqua. Si incontrano alcuni bar e abitazioni a cui chiedere.
Sentieri: Il percorso non è segnato, per cui è necessario conoscere le zone attraversate o munirsi di tracce gps.


Itinerario: La notte tutto sommato non è stata male, se non altro non c’è stato il freddo delle notti precedenti, l’unico inconveniente è stato quello di avere accanto Franck che russa da far paura! Ma al mattino siamo tutti allegri e pimpanti, ci rifocilliamo con le torte e i dolci preparati dai nostri “angeli custodi”. Sulla carta fornita dall’organizzazione oggi dovrebbe essere una tappa di 20 km, ma non sarà così, (tra il dire e il fare…). Partiamo dalla bella chiesetta percorrendo alcuni chilometri di strada provinciale, sulla quale faccio un poco di compagnia ad Enrica, che con problemi ai piedi è rimasta sola e distante dagli altri. In località S. Giorgio, come abitudine facciamo una lunga pausa caffè, e dopo poco essere ripartiti prendiamo a destra una sterrata con la quale costeggiamo la casa di un pastore. Attraversiamo campi, vigneti, percorriamo viottoli, carrarecce, una campagna meravigliosa, dove la primavera comincia a mostrarsi in tutta la propria bellezza. Anche la temperatura oggi è più mite, si è calmato il maestrale, per cui i più coraggiosi si mettono a mezze maniche. Ai lati della carrareccia tanti alberi di arance e mandarini dai quali cogliamo buonissimi frutti, nei vigneti le donne potano le viti, mentre gli uomini smuovono la terra lungo i filari. La carrareccia si lascia dietro di sé la campagna coltivata e i prati dove greggi di pecore pascolano sorvegliate dai cani, per seguire una zona boscosa con vari scollinamenti dove ampie vasche servono ad abbeverare gli animali che pascolano liberi. In discesa arriviamo al mare, che prima avevamo visto da lontano e con un’infinita strada asfaltata arriviamo infine al camping Tesonis Beach. Il campeggio (come quasi tutte le altre strutture che ci hanno ospitato, hanno aperto solo per noi, in Sardegna questa è stagione morta) è chiuso da alcuni anni, è un enorme cantiere in vista della nuova stagione turistica, per cui i disagi sono molti. Il gestore ci mette comunque a disposizione tutta la struttura, compresa la cucina. Montata la super tenda, (anche questa sera, come le altre, siamo arrivati tardi) ci facciamo una doccia calda (non tutte le sere la possiamo fare) e poi andiamo a cena, preparata da Nicola, risotto con asparagi selvatici e verdure crude. Le zone fin qui attraversate sono poco, o per niente antropizzate, per cui la natura è ancora integra. Nel gruppo ci sono molti Sardi, i quali hanno una buona conoscenza delle erbe selvatiche, commestibili o medicinali, quella che per tanti è erba, in realtà è un asparago, finocchietto o altro.
Nei giorni scorsi, ma soprattutto oggi abbiamo conosciuto un pezzo di Sardegna che difficilmente si riesce a vedere, quella che la maggior parte delle persone, soprattutto i turisti, nemmeno si immaginano.




Nessun commento:

Posta un commento