a

a
Fregio Robbiano "Alloggiare i Pellegrini" - Ospedale del Ceppo di Pistoia

7 gennaio 2019


cammino 100 torri


Tappa nr. 3: Villasimius – Costa Rei

Data: Lunedì 26 Febbraio 2018 

Note: L’itinerario non presenta particolari difficoltà. 
Fonti: Non si incontrano fonti, per cui è necessario partire con buona scorta d’acqua. Si incontrano alcuni bar e abitazioni a cui chiedere.
Sentieri: Il percorso non è segnato, per cui è necessario conoscere le zone attraversate o munirsi di tracce gps.


Itinerario: La fatica della tappa di ieri ha lasciato molti problemi ad alcuni di noi, quindi con circospezione cerchiamo di capire cosa ci aspetta oggi. Gli accompagnatori stanno sul vago e il capo alla stessa domanda posta più volte da risposte diverse. Ma ci rinfranca il fatto che può essere solo migliore…
Tappa molto bella. Poco asfalto, boschetti di profumati eucalipti, tanta spiaggia di sabbia bianca finissima, paesaggi con scorci da sogno. Anche se l’aria è ancora freddina, è già primavera, i fiori sugli alberi stanno sbocciando e intorno a noi possiamo ammirare estese fioriture di margherite.
Partiamo attraversando il porticciolo di Villasimius, costeggiamo la torre fortezza, per poi camminare in aperta campagna. Dopo aver costeggiato lo stagno Notteri, percorriamo la spiaggia di Capo Carbonara, quindi con via del Mare arriviamo ad un complesso sportivo, dove facciamo pausa caffè. Ripartiamo con la ciclabile di via G. Matteotti, con la quale oltrepassiamo la loc. Simius, per poi percorrere una strada asfaltata alla cui fine torniamo a camminare su carrarecce in aperta e bella campagna. Torniamo su asfalto, al cui lato su uno spiazzo troviamo l’auto d’appoggio, per cui sosta caffè (con fornellino e moka) e panino! Ripartiamo attraversando un bel sentiero su sterrato, coperto di margherite, alla fine del quale torniamo sulla spiaggia a Cala Sinzias. Percorriamo in successione le belle spiagge di S. Elmo e di Villa Rey, per poi arrivare allo Scoglio di Peppino (il nome sembra che derivi da un pescatore di nome Peppino che si recava a pescare sempre su questo scoglio). Poco dopo essere ripartiti un drone ci riprende facendo un bel filmato. Un ultimo tratto di spiaggia ci separa dal campeggio Capo Ferrato, al quale arriviamo dal mare. Anche se la tappa odierna non è stata difficile e lunga, abbiamo trovato il modo di arrivare quasi a buio, per cui in fretta montiamo la super tenda dell’organizzazione che può ospitare molti di noi. Alcuni erano ripartiti in macchina, tra cui Tonino, un giovanetto 76enne di Ozieri (che ha fatto il cuoco di professione) che, aiutato da alcune volontarie, (che comanda a bacchetta!), ha preparato un’ottima cena che, visto il freddo che faceva, abbiamo consumato nello spazio comune della super tenda. Per dormire, entro nel sacco a pelo completamente vestito, compreso giacchetto e cappello.






Nessun commento:

Posta un commento