cammino
100 torri
Tappa nr. 10: S. Maria Navarrese - Golgo
Data: Lunedì 5 Marzo
2018
Note: Il percorso, che per molti tratti segue l’itinerario del
Selvaggio Blu, richiede un buon allenamento ed attenzione, passo fermo, in
quanto il sentiero è stretto, sconnesso e scivoloso, ed in alcuni tratti aereo.
Assolutamente da non fare con sentiero bagnato.
Fonti: Lungo il percorso si incontra una fonte e una sorgente, pertanto
è necessario partire con buona scorta d’acqua.
Sentieri: Il percorso non è segnato, per cui è
necessario conoscere le zone attraversate o munirsi di tracce gps.
Itinerario: Sveglia alle sei e come annunciato arriva una TV privata a riprenderci e ad intervistarci. Dalla finestra vediamo l’alba che spunta dal mare, bellissima e molto promettente per il seguito della giornata, altra cosa positiva è che non piove più da alcune ore. Le circostanze: il meteo, che oggi ha messo bello, la nostra voglia di andare, la rinuncia a partire di qualcuno che secondo Nicola (questa volta ha ragione) avrebbe avuto molte difficoltà ad arrivare, e la televisione che si è mossa proprio per noi, lo convincono a partire. Anche se la luce è sufficiente per vederci, accendiamo la pila frontale, e con la TV che ci riprende, usciamo, recuperiamo al bar i panini prenotati ieri e finalmente partiamo raggiungendo in breve un punto panoramico nei pressi dell’ostello Bellavista, dove comincia il sentiero Selvaggio Blu. Un piacevole e breve percorso, dove possiamo fare scorta d’acqua, consente di raggiungere una strada asfaltata, che sovrasta lo spettacolare dente roccioso di Pedra Longa, letteralmente immerso nel mare cristallino del Golfo di Orosei. Un pick up ci aspetta per portare a destinazione una parte del nostro zaino (in modo da essere più leggeri) e alcune persone che non si sentono di fare la dura salita. Qui comincia il vero Selvaggio Blu che per un piccolo tratto segue la linea del mare. Immediatamente dopo, il sentiero sale velocemente, offrendo alla vista del camminatore una cascata di acqua purissima, dove qualcuno fa rifornimento. Il colpo d’occhio diventa addirittura spettacolare, man mano che si sale, si gode di un panorama di ineguagliabile bellezza, con imponenti pinnacoli di roccia, oltre alle meravigliose falesie dove nidifica il falco pellegrino. Si prosegue oltrepassando suggestivi passaggi sotto roccia, in mezzo a sinuosi ginepri secolari che osservano silenziosamente quanti con fatica si avventurano sullo stretto sentiero alla fine del quale sembra di arrivare in un paesaggio lunare, dove ci godiamo il meritato riposo, prima di ripartire. Lasciamo il Selvaggio Blu che continua su stretto sentiero, e dopo aver visitato la tenuta di un pastore, con la caratteristica Cuiles realizzata con il tipico tetto conico fatto di rami secchi di Ginepro, scendiamo con una larga carrareccia sterrata. Quindi, mentre comincia a piovere, con alcuni chilometri di strada asfaltata, sempre in discesa, arriviamo dove passeremo la notte. A prima vista i bungalow dove dormiremo non sembrano gran che, e le docce ispirano ancora meno fiducia, ma tutto andrà per il meglio. Un meraviglioso arcobaleno forma un arco perfetto nel cielo che è tornato azzurro. A cena questa sera ci trattiamo bene, antipasto con prodotti casalinghi, porcetto e vino a volontà, TUTTO BUONISSIMO! Come ha confermato anche la persona vegetariana…
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