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Fregio Robbiano "Alloggiare i Pellegrini" - Ospedale del Ceppo di Pistoia

27 settembre 2015

ANELLO MONTE PIGLIONE  (E)


Itinerario ad anello sopra il Camaiorese con salita sulle due vette del Monte Piglione con vista su tutte le Apuane Meridionali, sull'Appennino e sul mare.


Data: 27 Settembre 2015

Partenza: Da Pistoia si prende l'autostrada A11 Firenze-Mare e si esce a Camaiore che si attraversa seguendo la segnaletica per Lombrici e successivamente Casoli da cui inizia il nostro itinerario.



ItinerarioRaggiunto il centro di Casoli si prosegue un paio di curve costeggiando delle baracche di lamiera e si giunge ad uno spiazzo sulla destra in corrispondenza del quale scende una ripida strada asfaltata. Qui si parcheggia e si scende a piedi imboccando il sentiero CAI 2-112.



















Percorse poche decine di metri prendiamo a sinistra sul sentiero sterrato in Via di Trescolli, come segnalato da civico che incontriamo poco dopo


















fino a raggiungere una Marginetta in prossimità della quale prendiamo seccamente a sinistra in salita seguendo il sentiero CAI 2 che si separa dal CAI 112 dal quale arriveremo in senso opposto al ritorno



Per boschi di castagni risaliamo la vallata costeggiando alcuni ruderi e torrenti



fino ad arrivare ad una fonte dove prendiamo a dritto in salita


per giungere in prossimità di una curva al bivio poco segnalato che prendiamo a sinistra in piano che conduce a Grotta all'Onda (708 slm) distante 10/15 minuti dal sentiero CAI 2, posta alla base di una imponente parete calcarea nella quale sono stati ritrovati resti dell'uomo preistorico che oggi sono conservati presso il museo di Pietrasanta



















Ripercorriamo a ritroso il sentiero fino a rimmettersi sul sentiero principale CAI 2 che prendiamo a sinistra in salita



Continuando a risalire la valle scavata dal Fosso del Boschetto, si esce ben presto dal bosco godendo di una magnifica vista su Camaiore, sulla Foce del Crocione dove siamo diretti e sul Monte Prana.


Giunti a Foce del Crocione o del Termine (978 slm) importante svincolo di sentieri posto fra la Foce del Pallone e Campo all'Orzo


si continua a destra in salita sul sentiero CAI 103.
Al culmine della salita, dove uscendo da un boschetto lo stesso prosegue a sinistra, lo abbandoniamo per prendere a dritto in salita su sentiero non segnato indicato semplicemente da un sasso scritto








Giunti alla base del Monte Piglione prendiamo il sentiero che taglia e risale il fianco della montagna fino a raggiungere la sella dalla quale partono i crinali ed infine la sua lunga cresta caratterizzata dalle due vette con vista su tutte le Apuane Meridionali, sull'Appennino e sul mare (purtroppo c'era foschia e la vista non era molto limpida)




Ripercorriamo a ritroso i nostri passi fino a ritornare al bivio dove abbiamo lasciato il CAI 103 (base sasso) e prendiamo a sinistra prima in salita e poi in discesa il sentiero parallelo a quello dal quale siamo venuti


fino a giungere nuovamente a Foce del Crocione dove giriamo seccamente a sinistra su CAI 101 in piano, in direzione Campo all'Orzo (938 slm) caratterizzato dai ruderi della sua Chiesa che raggiungiamo dopo aver percorso Via La Lencia e costeggiato i ruderi dell'oratorio di S. Antonio.



Proseguiamo dritto e raggiunta la vicina Focetta di San Vincenzo


chiudiamo l'anello scendendo a destra lungo il pietroso sentiero CAI 112 in ripida discesa


conosciuto localmente come Le Scale Sante fino a raggiungere la Marginetta incontrata all'inizio del nostro percorso.
Ripercorriamo infine il percorso dell'andata fino a tornare al punto di partenza.









CASOLI

Merita una visita l'antico paese di Casoli situato a mezza montagna a 400 metri s.l.m., caratterizzato dai continui graffiti in affresco che adornano le case del suo borgo.

24 settembre 2015

SENTIERO DEI CAVALLEGGERI (E)



Panoramico itinerario ad anello sul promontorio di Piombino. Percorrendo il sentiero di crinale che unisce Reciso (Populonia) con Cala Moresca (Piombino) con ritorno a Baratti percorrendo l'antica Via dei Cavalleggeri che attraversa il promontorio sul lato del mare.

Data: 24 Settembre 2015

Partenza: Con l'autostrada A11 fino a Migliarino, quindi la A12 da cui usciamo a Rosignano. Continuiamo sulla S.S.1/E80 fino a San Vincenzo per prendere la S.P. Della Principessa, quindi seguire le indicazioni per Baratti.
Note: Percorrere il promontorio di Piombino darà l'opportunità di godere di splendidi panorami sul Canale di Piombino e sulle isole dell'Arcipelago immersi nella macchia mediterranea.
Sentieri: La Romanella, CAI 300, CAI 302.
Fonti: Baratti, nei pressi di Campo alla Sughera, Cala Moresca.


Itinerario: E' possibile iniziare il percorso da diversi punti, noi abbiamo deciso di iniziarlo dal Golfo di Baratti. Dopo avere lasciato l'auto al grande parcheggio all'inizio del paese, torniamo sul lungomare e dopo aver riempito le borracce prendiamo a sinistra Via della Romanella costeggiando il parcheggio dove abbiamo lasciato l'auto. Oltrepassato un grande albero, in breve giungiamo ad una ampia curva a sinistra ed anziché proseguire su asfalto prendiamo il sentiero a dritto (Via della Romanella – acropoli). Sopraggiunti ad una marginetta WP1 prendiamo a sinistra Via del Monastero per incrociare nuovamente la strada asfaltata in località Reciso. Oltrepassato il cancello a sinistra del parcheggio, ha inizio la “Via del Crinale” CAI 300 WP2 che attraversa il Promontorio di Piombino unendo Reciso con Cala Moresca, Salivoli. Proseguiamo sull'ampia strada sterrata fino a giungere ai ruderi della Chiesa di San Quirico WP3 oltrepassata la quale arriviamo a Campo alla Sughera WP4. Dopo aver toccato il punto più elevato iniziamo a scendere e prima di arrivare ad una ampia radura incontriamo un punto panoramico WP5 che ci permette di godere della vista di tutto il Golfo di Piombino. Proseguiamo sul sentiero 300 ignorando tutte le deviazioni laterali che ci permetterebbero di accorciare il percorso. Alla fine della radura continuiamo su sentiero CAI 300 WP6 che gira a destra e subito a sinistra in discesa WP7 su stretto sentiero non segnato che in breve ci porta a Cala Moresca WP8, dove molte persone approfittando del clima ancora estivo, stanno facendo il bagno. Per tornare al punto di partenza percorriamo nuovamente il promontorio, ma questa volta sul mare con il sentiero dei Cavalleggeri, segnavia CAI 302. Il sentiero prima largo, poi più stretto con continui saliscendi, immergendosi nella macchia mediterranea arriva a Fosso alle Canne WP9, una spiaggia di sassi. Prendiamo a destra della stessa costeggiando una proprietà privata seguendo il CAI 302. Oltrepassata la Fonte del Soldato proseguiamo a sinistra WP10 ed in ripida discesa arriviamo a Cala S. Quirico. Continuando a percorrere il sentiero arriviamo a Buca delle Fate WP11, scogliera e panorama semplicemente meraviglioso che merita una sosta. Con dispiacere riprendiamo il nostro cammino proseguendo a sinistra WP12 su sentiero in continui saliscendi e superata una recinzione attraverso una “aerea” scaletta proseguiamo sullo stesso fino ad incontrare il Faro della Marina Militare WP13. Oltrepassata una ulteriore scaletta ed un punto panoramico WP14, arriviamo al nostro punto di partenza.

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22 settembre 2015

Libro Aperto ( E )


Facile itinerario ad anello sulla cima e sulle pagine del Libro Aperto a q.1937 che domina il paese di Abetone.


Data: 22 Settembre 2015

NoteIl Libro Aperto è formato da due cime ed il suo nome sembra derivi dalla somiglianza, riscontrabile dal versante Toscano, con un libro dalle ampie pagine dischiuse sul dorso. Le due cime sono monte Rotondo, la più alta (1937 mt.) che comunemente è chiamata Libro Aperto, e monte Belvedere quella più bassa (1896 mt.) che non è riportata in nessuna carta escursionistica.
La sua forma particolare e la vicinanza all'Abetone ne fanno una delle mete più frequentate della montagna pistoiese. Dalla cima del monte Rotondo si ha una visuale splendida del vicino monte Cimone, del sottile filo di cresta e del Corno alle Scale.

Partenza: Con i mezzi pubblici percorrendo la strada statale 12 si raggiunge il paese di Abetone.



Itinerario: Dalla fermata dell'autobus WP1 si attraversa la piazza e si prende via Uccelliera. Percorse poche decine di metri si prende a destra la strada forestale WP2 contrassegnata dal cartello CFS 11, che in inverno diventa una pista da sci di fondo, arrivando dopo poco ad un punto di sosta con tavoli e fontana a q.1454 WP3. Si continua in pari con il sentiero grande a destra, CFS 11, ignorando la deviazione per Monte Maiori, si attraversa un meraviglioso bosco di faggi con numerose tabelle didattiche e in breve si raggiunge la località La Verginetta a q.1480 WP4, dove si incrocia il sentiero che scende da Monte Maiori. Si prende a destra in salita con il CAI 00 e si arriva alla Casetta di Lapo a q. 1513 WP5, un rifugio che nel periodo estivo offre un servizio di ristoro, posto in una grande radura. Anche se abbagliati dal sole si distinguono le due vette del “Libro”. Il sentiero adesso continua in forte salita, la fatica si fa sentire, ma tra macchie di erica e bei panorami si arriva alla sella che divide le due cime a q.1861 WP6. Risalendo a sinistra in ripida salita si arriva sulla cima più alta del Libro Aperto a q.1937 WP7. Purtroppo il tempo non aiuta, la nebbia che va e viene impedisce di godere di un bel panorama a 360°, peccato anche perché devo desistere dall'intento originario, quello di seguire il CAI 00 di crinale. Si scende seguendo a sinistra la facile cresta fino ad incrociare il CAI 00 che a destra WP8 tagliando il fianco della montagna torna alla sella a q. 1861. Facendo buon viso a cattiva sorte, per non rifare il percorso di salita si scende a dritto con il sentiero CAI 495 WP9 che si ricongiunge al CAI 00 alla Casetta di Lapo. La fortuna mi è amica, alcune marmotte in due tempi distinti, se ne vanno a giro sopra grossi massi godendosi il calore dei raggi del sole che scendendo di quota è riapparso. Giunti a La Verginetta a q 1480 si continua a dritto sul CAI 00 WP10 in salita verso Monte Maiori a q.1560 WP11, per arrivare di nuovo al punto di sosta con tavoli e fontana dell'andata. Si ignora la forestale dell'andata per seguire a destra in salita il sentiero CAI 00 WP12 che si inoltra nel bosco, per scendere poi in prossimità di un casetta di legno fino ad arrivare in piazza di Abetone.