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Fregio Robbiano "Alloggiare i Pellegrini" - Ospedale del Ceppo di Pistoia

27 ottobre 2017

Crinale 00 (Abetone - Pracchia)





Bellissima escursione sul crinale dell'Appennino Tosco Emiliano. Una lunga sequenza di cime superiori ai 1700 metri di quota.

Data: 29 Settembre 2017

Partenza: Dal paese di Abetone che si raggiunge con la S.R. 66 e successivamente con la S.S.12. E' servito dai mezzi pubblici del COPIT, linea54.

Note: Adatto a persone allenate. L'itinerario si può interrompere in più punti. Lungo tutto il percorso sono visibili, in corrispondenza del crinale, le antiche pietre confinanti in pietra serena che furono poste nel settecento a confine tra il Granducato di Toscana e il Ducato di Modena.
Fonti: Abetone, bivio M. Maiori, Lago Scaffaiolo (rifugio), Fonte dell' Uccelliera, Rifugio di Portafranca, Fonte del Cacciatore, Rifugio del Montanaro (Non sempre butta) Pracchia.
Sentieri: CFS 11, CAI 00, CAI 35, CAI 3, CAI 33.


Itinerario: Dall'Abetone a Pracchia, un lungo itinerario diviso tra sentieri di crinale e sentieri di fondo valle. Libro Aperto, M. Cervinara, M. Lancino, Cima Tauffi, I Balzoni, Vista del Paradiso. E ancora Croce Arcana, Lago Scaffaiolo, Passo dello Strofinatoio, Passo del Cancellino. Il crinale assume in questo settore caratteristiche di alta montagna.
Dalla fermata del bus (con il quale sono arrivato) attraverso la piazza in direzione delle piramidi, percorro via Uccelliera e subito a destra in quella che d'inverno diventa una pista da sci di fondo, sentiero didattico CFS11 - CAI 00 e Cammino di S. Bartolomeo, che percorre la Riserva Naturale Statale dell'Abetone, un posto magico. Poco dopo aver superato una sbarra arrivo ad una area di sosta attrezzata dove troneggia una bella fontana a q. 1455 WP1 (Per un bel po' non troverò più acqua). Continuo a destra in pari ancora sulla larga forestale e attraversando belle abetaie arrivo alla Verginetta a q. 1480, seguo a destra in salita il CAI 00 con il quale arrivo alla Casetta di Lapo a q. 1503 WP2. Attraversando praterie di mirtilli giungo alla sella che divide le due “pagine” del Libro Aperto e in ripida salita arrivo in vetta al Monte Rotondo (Libro Aperto) a q. 1936 WP3. Dalla cima osservo verso sud ovest l'altra “pagina” un po' più bassa, M. Belvedere a q. 1896 (Non riportato da nessuna carta) da cui sono passato prima. Godo del panorama più vasto ed avvincente dell'itinerario, osservo verso nord M. Lagoni e il M. Cimone alla cui destra nelle giornate limpide all'estremo orizzonte si possono vedere le Alpi ed a occidente spiccano le rocciose cime delle Alpi Apuane. Volgendo lo sguardo a oriente posso osservare il lungo tratto di crinale dell'Appennino Tosco Emiliano che percorrerò. Scendo verso est e comincio la scorpacciata di cime che superano i 1700 m. di quota. Inizio con il M. Cervinara q. 1776, il crinale presenta una spettacolare sequenza di piccoli picchi rocciosi pressappoco alti uguali. Il sentiero si riduce ad una strettissima striscia e continua aereo ed ardito, oltrepasso il M. Lancino a q. 1702, arrivo al passaggio più difficile dell'itinerario, (già il nome dice tutto) il Passo della Morte: pochissimi metri attraverso una esile sella in esposizione su entrambi i versanti. Arrivato ai Tauffi, ignoro la salita a destra irta e su sfasciumi, e la aggiro a sinistra con comodo sentiero, con il quale supero alcune tane di Marmotte guadagnando in pochi minuti la cima a q. 1798 WP4. Il sentiero perde le caratteristiche di alta montagna per la severità e solitudine degli ambienti attraversati, continuando si fa più grande e comodo attraversando praterie d'alta quota. Dopo essere sceso e risalito dal Colle dell'Acquamarcia a q. 1631 WP5, supero I Balzoni a q. 1751 WP6, oltrepasso Vista del Paradiso a q. 1715 WP7, per scendere al Passo della Croce Arcana a q. 1669 WP8. Il più alto valico rotabile dell'Appennino Settentrionale (Dalla Croce Arcana per comoda strada bianca o per sentiero CAI 6 si può interrompere l'itinerario scendendo alla Doganaccia e con la funivia raggiungere Cutigliano, paese servito da mezzi pubblici). Continuo superando il Passo della Calanca a q. 1731 WP9 e poco dopo arrivo al Lago Scaffaiolo a q. 1781 WP10 dove faccio una sosta per mangiare qualcosa. Riparto seguendo sotto il rifugio il sentiero a destra in salita, arrivando al Passo dello Strofinatoio a q. 1847 WP11 (percorrendolo in salita si comprende il perchè del nome!). Prendo a destra in discesa e raggiunto il Passo del Cancellino a q. 1632 WP12 seguo ancora a dritto in salita il CAI 00. Mi lascio alle spalle la sagoma del Corno alle Scale con la sua grande Croce e aggirando in senso orario il M. Gennaio arrivo alla fonte dell'Uccelliera a q. 1683 WP13. Continuo a dritto con il CAI 5, con il quale dopo aver preso a destra al bivio giungo al bel rifugio di Portafranca gestito dal CAI di Pistoia a q. 1580 WP14, dove passerò la notte. Il giorno successivo riparto risalendo sulla sinistra del rifugio con il CAI 35, con il quale seguendo ancora a sinistra arrivo al Passo della Nevaia a q. 1635 WP15. Scendendo a destra con il CAI 20 oltrepasso la fonte del Cacciatore a q. 1581 WP16 e quindi dopo aver superato il Passo dei Malandrini a q. 1577 raggiungo il rifugio del Montanaro a q. 1567 WP17. Scendo in modo sostenuto con il CAI 3 arrivando al Rombiciaio a q.1362 WP18 (Anche qui si può interrompere l'itinerario. Seguendo a destra il CAI 3, in ca. trenta minuti si arriva alla Casetta dei Pulledrari, importante punto di partenza per escursioni. Continuando a scendere arriviamo a Maresca, bel paese della Montagna Pistoiese servito da mezzi pubblici). Io proseguo a dritto con il CAI 33, supero una pista da sci dismessa e arrivo a Pian della Trave a q. 1317 WP19 . Continuo leggermente a sinistra sempre con il CAI 33, seguo a sinistra al bivio in località Fontanelle a q.1230 WP20 e giunto in località Poggio del Ronco a q. 1110 WP21, continuo a dritto per poi scendere rapidamente di quota ed arrivare in località La Casa a q. 781. Al casotto in lamiera vado a destra a q. 785 WP22 e con le scalette in cemento arrivo alla strada asfaltata. Proseguo a sinistra e subito a destra a q. 770 WP23 rientrando nel bosco (segni bianco rossi e azzurri del Sentiero Azzurro Pracchia Abetone) e subito a destra a q. 764 WP24 ritrovando poco dopo l'asfalto n corrispondenza di una abitazione. Seguo a sinistra per poi tenere sempre la destra, arrivando infine ad una passerella sul fiume, la attraverso (fonte leggermente a sinistra) e a destra con poche decine di metri raggiungo la stazione di Pracchia a q. 620.




24 ottobre 2017

MONTE LAGONI - LIBRO APERTO


Itinerario ad anello a cavallo dello spartiacque Tosco-Emiliano. Con partenza ed arrivo all'Abetone a q. 1380. Salendo il Monte Lagoni a q. 1962 e le due cime del Libro Aperto a q. 1932 e a q. 1936.

Data: 18 Ottobre 2017

Partenza: La partenza avviene dal paese di Abetone che si raggiunge con la S.R. 66 e con la S.S.12. E' servito dai mezzi pubblici del COPIT, linea54.

Note: Per la lunghezza, ma soprattutto per il notevole dislivello in salita e discesa, l'itinerario è adatto a persone allenate che non soffrono di vertigini, in quanto nella parte centrale l'itinerario è "abbastanza" aereo.
Fonti: L'unica fonte si trova poco dopo la partenza. Per cui è consigliabile partire provvisti di acqua.
Sentieri: CAI 00 e CFS 11, CAI 495, CAI 493, CAI 447, CAI 00, CAI 495.


Itinerario: Parto dalla piazza di Abetone a cui arrivo con i mezzi pubblici. Una piazza deserta in una mattina autunnale, fresca ma non fredda. Con via dell'Uccelliera seguo a destra una forestale, CFS 11 e CAI 00, oltre al Cammino di S. Bartolomeo. La stessa che d'inverno diventa una pista da sci di fondo, con la quale arrivo ad una area di sosta attrezzata a q. 1453 WP1. Continuo a destra con lo stesso sentiero attraversando belle abetaie, in loc. La Verginetta a q. 1480 seguo a destra arrivando ad un grande spiazzo in corrispondenza della Casetta di Lapo. Continuo a sinistra a q. 1503 WP2 in discesa con il CAI 495 attraversando boschi di faggio, i quali passando dai colori caldi dell'autunno si stanno preparando ad accogliere la neve e il grande freddo. Arrivato ad un casotto in pietra prendo a destra a q. 1312 WP3 con il CAI 493 e seguendo a sinistra al bivio seguente a q. 1300 WP4 arrivo a guadare il rio Acquicciola. Comincio a risalire costeggiando un piccolo fosso per piegare poco dopo decisamente a destra e faticosamente arrivo ad una radura per seguire ancora a destra. Con il largo sentiero arrivo a prendere a sinistra a q. 1366 WP5 e poco dopo a destra a q. 1381 WP6, per arrivare successivamente a girare seccamente a sinistra a q. 1430 WP7 in salita sempre più ripida e faticosa. Seguo a destra a q. 1494 WP8, adesso il bosco lascia ampi spazi per vedere l'azzurro del cielo e in ripida e dritta salita arrivo a lasciarmi alle spalle la vegetazione a q. 1708 WP9. Dietro di me una corona di monti, distinguo la Selletta, il Gomito con l'arrivo degli impianti e la Croce poco più a destra, il Giovo, il Rondinaio e più dietro le Apuane. Dopo essermi riposato riparto sempre in ripida salita e poco sotto uno sperone roccioso seguo a sinistra lo stretto sentiero sempre con il CAI 493, che tagliando il costone della montagna arriva in facile salita alla sella sotto la vetta del Monte Lagoni a q. 1847 WP10. IL Cimone con l'osservatorio è vicinissimo, ma continuo in salita a destra ancora con il CAI 493 e per ampie praterie arrivo al grande omino di pietra posto sulla cima del Monte Lagoni a q. 1962. La brezza che mi rinfrescava all'uscita del bosco è diventata un forte e fastidioso vento, per cui riparto subito scendendo in direzione nord-est raggiungendo il bivio con il sentiero che va al Cimone. Seguo a destra il CAI 447 a q. 1946 WP11 che percorre il crinale, il quale dopo una breve discesa risale percorrendo un tratto roccioso, e che continuando arriva al Libro Aperto, l'anticima di 1932 m., che precede il Monte Rotondo (che comunemente chiamiamo Libro Aperto). Salgo le facili roccette, oltrepasso i 1932 m. della prima cima, percorro l'affilato e breve tratto di crinale e ancora per facili roccette (è presente una catena) arrivo ai 1936 m. del Libro Aperto (Monte Rotondo). A parte il vento oggi è una giornata bellissima, il cielo è azzurrissimo, non c'è una nuvola e non c'è la minima foschia, per cui la visibilità è ottima e corre sul filo di cresta che dal Libro Aperto arriva fino al Corno alla Scale. Scendo il ripido pendio arrivando alla sottostante sella che divide Monte Rotondo da Monte Belvedere, formando quelle che sembrano le pagine di un libro. Prendo a destra il CAI 495 a q. 1859 WP12 che inoltrandosi nel canalino centrale torna nel bosco e oltrepassando una presa d'acqua arriva alla Casetta di Lapo. Oltrepasso a dritto il sentiero da cui sono venuto, in loc. La Verginetta, ignoro il CAI 00 che sale al Monte Maiori e seguo a destra il largo sentiero con il quale in pari arrivo all'area attrezzata con fontana, dove faccio una sosta. Riparto percorrendo a ritroso la forestale di stamattina, ed in breve arrivo in piazza dell'Abetone felice della bella escursione.

17 ottobre 2017

S. MARCELLO - PORTAFRANCA - PRACCHIA


Da S. Marcello a q. 623 a Pracchia a q. 618, passando dal rifugio di Portafranca a q. 1580. Compiendo il giro del Monte Gennaio.

Data: 4 Ottobre 2017

Partenza: Da S. Marcello, che si raggiunge con la S.R. 66. Oppure come ho fatto io con i mezzi pubblici del COPIT.
Note: Itinerario lungo e faticoso, adatto a persone allenate. Dai ca. 600 m. della partenza e di arrivo, ai 1632 m. del Passo del Cancellino.
Fonti: Non ci sono problemi di acqua nella parte alta del percorso, mentre non ci sono fonti nella parte bassa.
Sentieri: CAI 2, CAI 00, CAI 20, CAI 00, CAI 35, CAI 00, CAI 3. CAI 33. 


Itinerario: Parto da piazza G. Matteotti nel centro di S. Marcello, raggiungo la piccola piazzetta D. Cini distante pochi metri e con la omonima viuzza, dove trovo il primo segno bianco rosso, raggiungo il parcheggio dell'ospedale. Il sentiero continua dalla parte opposta, in via Di Piè Zoppo che seguo a destra in salita su asfalto, supero una strada transitata a dritto e con via Serena e Via Calamandrei arrivo a prendere a sinistra in salita in corrispondenza di una cabina elettrica. Aggiro una bella colonica continuando su sterrato, con il quale supero a destra una prima sbarra, e superato un ripido tratto asfaltato, arrivo ad un bivio chiuso da sbarre. Seguo a sinistra in salita su sterrato su largo sentiero con il CAI 2, con il quale aggiro a sinistra un grosso serbatoio di cemento armato continuando su stretto sentiero. Poco dopo seguo a destra a q. 956 WP1 arrivando a Pian dei Termini dove ha sede l'Osservatorio Astronomico, vanto della Montagna Pistoiese. Intorno all'Osservatorio c'è un percorso didattico con cartelli e rappresentazioni del cielo e dei pianeti. Ma una cosa stupenda, almeno per me, ignorante della materia, è la rappresentazione della Via Lattea posta su alti pali. Torno un pochino indietro e quando la strada comincia a scendere prendo a destra in salita su ampia sterrata. Pochi metri e raggiunta una sbarra continuo a sinistra a q. 978 WP2 su sentiero con il quale raggiungo un punto panoramico a q. 1020, da cui è ben visibile il Libro Aperto, il Cimone, il Passo della Croce Arcana e il filo di cresta fino al Cupolino che domina il Lago Scaffaiolo. Continuo con il CAI 2 in ripida salita in un bosco di abeti e ritrovato il pari arrivo ad un bivio che prendo a destra a q. 1130 WP3 seguendo i segni bianco rossi del CAI e i segni arancio. Continuando con il CAI 2 supero il Monte Terminaccia a q. 1170, arrivando dopo un po' in loc. Monticelli, dove prendo a sinistra a q. 1437 WP4 e continuo con il CAI 00. Pochi metri e la salita finisce e in discesa, poi in piano percorro un bel sentiero in una faggeta che comincia a vestirsi con i colori caldi dell'autunno. Rinfrancato dal bel tratto in pari arrivo a prendere a destra il largo sentiero che sale da Pratorsi, arrivando al Passo della Maceglia a q. 1430 WP5. Continuo a sinistra in salita sempre con il CAI 00, ignoro il sentiero a destra per il rifugio del Montanaro e prendo a sinistra oltrepassando la fonte del Cacciatore a q. 1572 WP6 per arrivare in spazio aperto, fuori dal bosco al bivio con il CAI 20, poco sotto il Passo della Nevaia a q. 1589 WP7. Proseguo a sinistra con il CAI 20 che al di sopra della fine della vegetazione taglia a metà il costone del Monte Gennaio attraversando mirtillaie, alle quali i primi freddi hanno fatto assumere un bel colore rossastro e che senza tanta fatica mi porta al Passo del Cancellino a q. 1632 WP8, sotto l'imponente sagoma del Corno alle Scale la cui cima è nascosta dalla nebbia. Il sentiero dopo una breve salita continua stretto in pari a metà costone aggirando in senso orario il M. Gennaio arrivando alla fonte dell'Uccelliera a q. 1650, che a causa del gran caldo dell'estate è quasi prosciugata. Proseguo con il CAI 35, che giungendo al bel rifugio di Portafranca a q. 1580 WP9, finisce il giro del Gennaio. Con sorpresa lo trovo aperto, gli amici del CAI di Pistoia (che gestisce il rifugio) mi informano che ospitano una gita scolastica di 25 ragazzi e che nei giorni precedenti ne hanno già ospitata un'altra. Dopo uno spuntino riparto salendo con il sentiero a sinistra del rifugio e alla fine della breve salita seguo a sinistra in pari arrivando poco dopo al Passo della Nevaia a q. 1635. Continuo a dritto in salita oltrepassando il Poggio dei Malandrini a q. 1659 e sceso al Passo dei Malandrini a q. 1577 WP10 seguo a sinistra arrivando al rifugio del Montanaro a q. 1567. Adesso comincio a scendere di quota rapidamente e in breve con il CAI 3 arrivo in loc. Rombiciaio a q. 1362 WP11, proseguo a dritto con il CAI 33, con il quale in leggera salita oltrepasso una pista da sci dismessa da tanto tempo e attraversando una splendida faggeta arrivo a Pian della Trave a q. 1317 WP12. Ancora una corta e lieve salita e poi giù in discesa a tratti ripida, oltrepassando a dritto il bivio di Fontanelle a q. 1230, a sinistra il bivio del Ronco a q. 1110 arrivo in corrispondenza di un casotto in lamiera e seguo a destra a q. 795 WP13 arrivando al borgo di La Casa. Attraverso il piccolo borgo arrivando su asfalto che prendo a sinistra, pochi metri e vado a destra a q.780 WP14 tornando nel bosco, ancora pochi metri e seguo il sentiero di destra a q. 774 WP15 che termina poco dopo di fronte ad una abitazione. Seguo a sinistra e poi sempre a destra arrivando alla passerella sul Fiume Reno. La attraverso e dopo una sosta alla fontana posta nel piccolo parco di Pracchia, mi dirigo alla stazione dove il treno percorrendo la Porrettana mi riporta a Pistoia.