a

a
Fregio Robbiano "Alloggiare i Pellegrini" - Ospedale del Ceppo di Pistoia

14 febbraio 2018

Poggio Camperlini



Itinerario solitario e poco conosciuto, con partenza dalla perferia di Pistoia per giungere ad oltre mille metri di quota, attraversando ampi boschi di faggi e semplici residenze estive immerse in una natura ancora integra.

Data: 27 Febbraio 2017

Partenza: Dal paese di Candeglia, estrema periferia di Pistoia. Che raggiungo con i mezzi pubblici del COPIT.

Note: Itinerario privo di difficoltà. Per la lunghezza, ma soprattutto per i dislivelli, è adatto a persone con buon allenamento. A parte il periodo estivo, è un itinerario molto solitario, anche perchè per un tratto dell'itinerario si percorre un sentiero non segnato e poco conosciuto.
Fonti: Candeglia, Valdibure, Acquifreddula, Loc. La Torre, Germinaia.
Sentieri: CAI 204, CAI 00-GEA, CAI 208. 


Itinerario: Dal capolinea del bus prendo a sinistra in via di Santomoro e percorse poche centinaia di metri seguo ancora a sinistra in via di Caloria e Valdibure a q. 131, appena superato un ponte denominato “ponte dei Carabinieri” dove inizia il CAI 204 che continua su sterrato con il quale arrivo a costeggiare a sinistra la bella Villa di Caloria su asfalto a q. 220. Poco dopo seguo a destra sempre in via di Caloria e Valdibure, con la quale ritrovando lo sterrato, dopo una corta e ripida salita, arrivo alla bellissima Pieve di Valdibure a q. 309 WP1, da cui si gode di un bel panorama. Lasciato il grande piazzale seguo su asfalto l'ampia curva prima di prendere a sinistra in via dei Casolari a q. 334, con la quale oltrepasso un campo sportivo e costeggiando la recinzione di una abitazione, continuo a destra al bivio a q. 375 WP2. Con il CAI 204 procedo sul largo sentiero in salita godendo di ampi panorami sui paesi circostanti, ad un trivio contrassegnato da una croce seguo a sinistra a q. 579 WP3. Arrivo su una larga carrareccia che seguo a sinistra in leggera salita per alcune centinaia di metri, per prendere a destra un largo sentiero con il quale arrivo alla sorgente di Acquifreddula a q. 920 WP4. Giunto al quadrivio in località Crociale a q. 982 WP5 prendo a sinistra il CAI 00-GEA, con il quale oltrepasso il punto più alto dell'itinerario a q. 1077, attraverso i Prati Migliorati (ottimo posto per fare uno spuntino) prima di arrivare al Poggione a q. 1066. Seguo a dritto in discesa su asfalto, per lasciarlo poche centinaia di metri dopo prendendo a sinistra a q. 1060 WP6 e subito a destra a q. 1056 WP7 su sterrato. Continuo a scendere costeggiando a sinistra un casotto a q. 997 e quindi un laghetto (una presa d'acqua antincendio in loc. Montanile). In breve arrivo ad un bivio che seguo a sinistra in discesa a q. 935 WP8 oltrepasso alcune costruzioni, abitate d'estate, e una sorgente prima di arrivare ad incrociare il CAI 208 in loc. Poggio Camperlini a q.733 WP9. Arrivato a q. 657 WP10 prendo a sinistra sempre con il CAI 208, che lascio per prendere a sinistra in corrispondenza di un quadrivio uno stretto sentiero in corta salita a q. 547 WP11. Arrivato ad un piccolo spiazzo vado a destra a q. 528 WP12 e subito a sinistra sempre in discesa e quindi a sinistra su una carrareccia più larga in prossimità di una abitazione, arrivando poco dopo sulla strada asfaltata. La seguo a destra a q. 436 e ancora a destra a q. 396 sulla “panoramica” in direzione di Germinaia, al quale arrivo pochi chilometri dopo facendo poi una sosta sulle panchine della Chiesa a q. 295 WP13. Al sottostante Cimitero, con il ritrovato CAI 208 seguo a dritto su sterrato, alla cui fine in loc. Sterpeti continuo ancora a dritto su asfalto, per lasciarlo nuovamente in corrispondenza di una ampia curva a sinistra, seguendo a dritto su sterrato via di Germinaia. Costeggio il vecchio Ospedale psichiatrico e dopo aver ritrovato l'asfalto, al bivio seguente seguo lo stesso a sinistra a q. 111 WP14, in via delle Gaine e proseguo a dritto in corrispondenza di una abitazione tornando a seguire la strada asfaltata a sinistra in via M. Buonarroti. Alla cui fine prendo ancora a sinistra in via della Quiete, con la quale arrivo ad attraversare via Marini arrivando in Piazza Oplà, fine dell'itinerario.

7 febbraio 2018

Porretta Terme - Monte Piella



Escursione ad anello, dal paese di Porretta Terme passando dal rifugio di monte Cavallo e dal panoramico monte Piella. Sull'alto Appennino Bolognese.

Data: 13 Dicembre 2017

Partenza: Dalla stazione di Porretta Terme, alla quale sono arrivato con la ferrovia Porrettana.

Note: Escursione ad anello, non difficile, ma per lunghezza e soprattutto per il dislivello totale è adatta ad escursionisti allenati e in buone condizioni fisiche.
Fonti: Porretta T., Madognana, Il Poggio, Castelluccio. Inoltre si può chidere alle famiglie nei borghi.
Sentieri: CAI 103, CAI 107A, CAI 107.


Itinerario: Dalla stazione di Porretta T. seguendo il CAI 103 prendo a dritto attraversando il ponte sul Reno, arrivando in piazza della Libertà. Con Via G. Matteotti oltrepasso a sinistra il ponticello sul Rio Maggiore, per poi seguire a destra via Terme che entra in una piccola galleria sotto le case, per arrivare poco dopo ad un bivio. Seguo il CAI 103 a sinistra a q. 376 WP1 aggirando in salita una abitazione, godendo di un panorama stupendo di Porretta prima di entrare nel bosco. Giunto al bivio a q. 527 WP2 continuo a sinistra per arrivare poco dopo al caratteristico borgo di Madognana a q. 525 WP3. Percorro le strette stradine tra le case alla fine delle quali prendo lo sterrato a sinistra seguendo il CAI 103. Il sentiero torna sull'asfalto in corrispondenza di una Marginetta, seguo la strada a sinistra mentre il sole illumina la cima del M. Piella e poco dopo giunto a q. 563 WP4 prendo a destra lo stretto sentiero in salita che torna nel bosco. Il sentiero costeggia un casotto e una Marginetta prima di tornare sull'asfalto, supero una grossa fonte lavatoio prima di arrivare al borgo Il Poggio. All'incrocio, in prossimità della chiesa seguo a destra e poco dopo a sinistra a q. 616 WP5 in via Poggio di Borgo Capanne. Lascio la stradina per aggirare a destra una abitazione a q. 625 WP6, per poi giungere a La Serra a q. 653. Scendo a sinistra per arrivare ad un trivio in corrispondenza di una Chiesa a q. 644, e con la strada che la costeggia a sinistra torno a salire, tornando poco dopo su sterrato. Arrivato ad un piccolo spiazzo dove divergono diversi sentieri, facendo attenzione seguo a dritto con il CAI 103 a q. 664 WP7, per poi seguire a sinistra a q. 680 WP8. Proseguo nel bosco in costante salita, oltrepasso una prima casa abbandonata a q. 732, una seconda con una immagine Sacra sulla parete a q. 886, per arrivare poco dopo a prendere seccamente a destra a q. 901 WP9 sempre con il CAI 103. Superato il bivio e ignorato a sinistra il CAI 103A, continuo in ripida e costante salita alla fine della quale seguo a sinistra a q.1157 un largo sentiero che segue il crinale. In breve arrivo in loc. Croce del Cigno a q. 1183, una grande Croce con panorama al sottostante paese di Granaglione. In discesa arrivo, appena fuori dal sentiero ad una bella casa in pietra datata 1787 a q. 1130, con un enorme tavolo di legno e poco dopo giungo ad un bivio a q. 1111. Seguo a destra la larga forestale da cui si godono ottimi panorami con la quale, ignorando le laterali, dopo alcuni chilometri di facile salita arrivo al rifugio Monte Cavallo a q. 1269 WP10. Dopo una sosta riparto percorrendo la carrozzabile posta di fronte al rifugio, (a destra da dove sono arrivato). Oltrepasso a dritto tre grosse Croci ed una Marginetta in corrispondenza di un bivio e ignorando le larerali continuo sulla forestale in discesa superando un tratto lastricato in sasso. Supero un incrocio a dritto a q. 1148 ed arrivato ad un grande bivio a q. 1127 lascio il CAI 107 che segue a sinistra, e prendo a destra per Monte Piella, al quale arrivo poco dopo a q. 1198 WP11 da cui si gode un magnifico panorama. Mi lascio la grossa Croce alle spalle scendendo a destra con il CAI 107A e facendo attenzione (segnato poco) prendo a sinistra a q. 1162 WP12, subito a destra a q. 1162 WP13, ancora a destra a q. 1153 WP14, per arrivare ad un quadrivio a q. 1140 WP15. Seguo a destra sempre con il CAI 107A e poco dopo arrivo ad un grande spiazzo dove ritrovo il CAI107, con il quale continuo a destra a q. 1113 WP16 per oltrepassare poco dopo una casa abbandonata a q. 964, arrivando alla fine dello sconnesso sentiero a Case Terzo a q. 844. Seguo a destra e subito a sinistra la strada asfaltata con il paese di Castelluccio davanti a me, al quale arrivo poco dopo aver preso a destra in corrispondenza di un grande tabernacolo a q. 817. Arrivato ad un piccolo spiazzo formato da un bivio in corrispondenza di una fontana del 1891, seguo a destra imboccando la stretta stradina per prendere subito a destra scendendo le scale in pietra a q. 812 WP17 seguendo il CAI 107. Continuo a scendere ed arrivato a q. 739 WP18 prendo a destra, giunto al piccolo Rio continuo a dritto in salita su sentierino a q. 726 WP19 ignorando il largo sentiero che continua a sinistra in pari. Tornato sull'asfalto in corrispondenza di una Marginetta continuo a dritto in discesa a q. 711, per poi seguire a sinistra a q. 628, attraversando successivamente il borgo di Ca' di Marsili a q. 596 con il simpatico cartello che invita a mettere una firma sul libro dentro il casottino. Giunto ad una vecchia Chiesa lascio la strada che svolta a sinistra e seguo a destra su sterrato a q. 569 WP20 il CAI 107, costeggio un'allevamento di lumache e poco dopo ritrovo l'asfalto in loc. Le Croci a q. 545. Oltrepassata la casa di origine della famiglia di Guglielmo Marconi seguo a dritto il largo sentiero su sterrato a q. 525, con il quale arrivo a guadare il Rio delle Croci, dove è presente un ponte diroccato e alcuni cartelli esplicativi. Continuando a scendere arrivo a Ca' di Janni a q. 495, oltrepasso a dritto la chiesetta color Rosa, tornando su sterrato quando la strada piega a sinistra, seguo poi a destra la carrareccia a q. 488 WP21 per poi arrivare ad una Cappella Votiva a q. 430. Attraverso il ponte sul Rio Maggiore quindi oltrepasso la loc. Caprera a q. 427, per poi seguire a sinistra a q. 419 ed arrivare infine alla fine del sentiero. Preseguo su asfalto superando la piscina arrivando ad incrociare il percorso di andata e poco dopo arrivo al punto di partenza. Alla stazione, dove il treno mi riporterà a Pistoia.





1 febbraio 2018

Giro del Gennaio


Su e giù per la Montagna Pistoiese. Anello nell'alta valle dell'Orsigna, con salita al rifugio di Portafranca a q. 1580. Attraversando praterie d'alta quota e superbe faggete.

Data: 8 Giugno 2017

Partenza : Con la S.R. 64 (Brennero Abetone) raggiungiamo il paese di Campo Tizzoro. Superata la vecchia fabbrica della SMI, svoltiamo a destra per raggiungere il paese di Maresca. Superata la chiesa, immersi in splendida faggeta raggiungiamo la località di Casetta Pulledrari. Possiamo lasciare l'auto al parcheggio antistante il campeggio.

Note: Escursione abbastanza impegnativa per i dislivelli. Molto gratificante per i luoghi attraversati. Conviene fare scorta di acqua (soprattutto in estate) in quanto alcune fonti non sempre buttano.
Fonti: Lavacchini, Fonte S. Camillo, Gabelletta, Portafranca, Fonte Uccelliera, Fonte del Cacciatore, Sentiero 3 (sbarra).
Sentieri: Sentiero MPT, CAI 33 – GEA 00, CAI 53, CAI 5, CAI 20, CAI 3.


Itinerario: Dal parcheggio antistante il campeggio del Teso torniamo sulla strada asfaltata che percorreremo in salita per alcune decine di metri. Prendiamo a destra la larga strada forestale, sentiero MPT, oltrepassiamo la sbarra e in leggera salita superiamo una secca curva a sinistra, poco dopo raggiungiamo Pian della Trave a q. 1317 WP1. Con il CAI 33, o GEA 00, proveniente da Pracchia, attraversando una magnifica faggeta raggiungiamo il Passo della Pedata del Diavolo in località Rombiciaio a q. 1362. Prendiamo a destra a q.1369 WP2 in discesa e con il CAI 53 entriamo nella verde e fresca valle dell' Orsigna. Attraversato il piccolo torrente arriviamo alla bella borgata di Lavacchini. Oltrepassato il borgo e la bella fonte di S. Camillo a q. 881 WP3, proseguiamo in discesa per prendere al bivio successivo a sinistra in salita. Superato un bivio a destra, con ampie curve piano piano guadagniamo quota, lasciamo la strada principale per prendere ancora a destra una laterale in piano che in poche decine di metri ci conduce a Casa Moretto, a q. 991 WP4. Superiamo la bella borgata, (che d'estate si ripopola) a sinistra con il CAI 5, proveniente dal paese di Orsigna. Poco sopra costeggiamo la borgata di Casa Aldria, e in ripida salita arriviamo a seguire il CAI 5 a sinistra a q. 1106 WP5. Oltrepassata una costruzione che ci ricorda di quando I pastori facevano la transumanza (l'ultimo dei quali me lo ricordo) e un grande prato dove gli scout hanno fatto un “campo”, poco oltre arriviamo alla Fonte della Gabelletta a q. 1179 WP6 dove con l'esile filo d'acqua riusciamo a bere. Percorrendo il sentiero in costante e a tratti faticosa salita, in circa due ore arriviamo al rinnovato rifugio di Portafranca a q. 1580 WP7, gioiello del CAI di Pistoia, incastonato nell'alta valle dell'Orsigna. A sinistra del rifugio prendiamo il sentiero CAI 35 e successivamente il CAI 5 con il quale attraversando mirtillaie arriviamo alla Fonte dell'Uccelliera a q.1670 WP8, continuiamo sullo stretto sentiero, CAI 00, fino ad arrivare al Passo del Cancellino a q. 1632 WP9. Con il Monte Gennaio che fa da sentinella svoltiamo seccamente a sinistra con il CAI 20 e percorrendo alternativamente praterie d'alta quota e boschi di faggio, arriviamo a prendere a destra al bivio sotto il Passo della Nevaia a q.1607 WP10. Costeggiamo a dritto la fonte del Cacciatore,(non sempre butta) prendendiamo poco dopo a sinistra a q. 1572 WP11 e oltrepassando il passo dei Malandrini a q.1577 giungiamo al rifugio del Montanaro a q.1567 WP12 del CAI di Maresca (La fonte non sempre butta). Continuiamo con il CAI 3, adesso in forte discesa, raggiungiamo di nuovo Il Rombiciaio a q. 1362 WP13. Sempre in discesa teniamo la destra con il CAI 3, e superata una fonte e una sbarra incontriamo di nuovo l'asfalto con il quale, dopo aver constatato che il rifugio della Casetta Pulledrari purtroppo è ancora chiuso, arriviamo in breve al punto di partenza.