CASETTA PULLEDRARI-Rif. PORTAFRANCA- LAGO SCAFFAIOLO-CORNO alle SCALE
Una super classica dell’Appenino Pistoiese. Percorrendo sentieri che
attraversano la magnifica Foresta del Teso e seguendo sentieri di crinale del
parco Regionale del Corno alle Scale arriviamo a luoghi simbolo della nostra
montagna.
Data: 10 Settembre 2024
Partenza: Dalla Casetta Pulledrari. Raggiungibile
con la Sr 66, quindi dal paese di Campo Tizzoro si raggiunge Maresca con la Sp
Lizzanese. Infine con via del Teso arriviamo al punto di partenza.
Note: Il percorso non presenta difficoltà. Ma per la
lunghezza e per i dislivelli è necessario un buon allenamento.
Fonti: Lungo il percorso si
trovano diverse fonti.
Sentieri: CAI 203, CAI 235, 00, CAI 129, CAI 270, CAI 203.
Itinerario: Dopo una stagione al rifugio di Portafranca, (che peraltro non è ancora finita), dove, come al solito sono stato molto presente, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, ho voglia di fare una bella escursione. E cosa c’è di più bello di attraversare posti che ami, luoghi del cuore?!
Parto dalla Casetta dei Pulledrari, dove riempio la borraccia alla sorgente
posta poco dopo la sbarra a q. 1220 WP1, in una bella mattinata, attraversando la
bellissima Foresta del Teso con il sentiero 203, con il quale arrivo a prendere
a destra il sentiero 235, dopo aver oltrepassato il passo del Rombiciaio a q. 1362.
Superato Piangrande imbocco il sentiero che in una ventina di minuti mi porta
al bellissimo rifugio di Portafranca a q.1580 WP2, gestito dai volontari del CAI di Pistoia. Luogo incantevole. Superata la
fonte dell’Uccelliera a q. 1650 WP3 arrivo ai 1632 m del passo del Cancellino, e con una
mezzoretta di grande fatica raggiungo i 1847 m del passo dello Strofinatoio.
Bivio per salire alla Croce del Corno alle Scale, oppure scendere al Lago Scaffaiolo e al rifugio posto poco sopra lo specchio d’acqua. L’obiettivo di
partenza era lo Scaffaiolo, quindi prendo a sinistra e superata una sorgente a
q. 1802 WP4, (che per gran parte dell’anno è
asciutta) raggiungo il lago, dal quale mancavo da un bel po di tempo. Mentre mi
riposo sotto un caldo sole, non posso fare a meno di pensare a quanti ricordi
mi legano al percorso fatto, ricordi belli e altri meno piacevoli. Come quello
del 12 marzo 2006. L’arrivo di un gruppo di festanti ragazzini rompe il
silenzio e la quiete che regnava, riportandomi alla realtà. Riparto percorrendo
a ritroso il percorso fatto, tornando al passo dello Strofinatoio, d’istinto
prendo a dritto in salita il CAI 129, che conduce ai 1945 m del Corno alle
Scale. Contrariamente a quanto annunciava il meteo, il tempo sta cambiando,
tipico di questa zona, quindi non mi fermo, riparto subito mentre il cielo si
sta chiudendo con grossi nuvoloni neri. Sceso al passo del Cancellino seguo a
destra con il CAI 270, che aggira in senso antiorario il monte Gennaio, e con
il quale raggiungo il rifugio del Montanaro a q. 1567, mentre comincia a
piovere. Mi sistemo nel “sempreaperto” e poco dopo un violento temporale mi fa
pensare alla fortuna che ho avuto, mentre nel camino si stanno spegnendo le
ultime braci di un fuoco che qualcuno aveva acceso. Che alimento con alcuni
legnetti, accendendo un bel fuocherello, al quale si scaldano anche due
escursionisti sorpresi dal temporale, i quali hanno avuto meno fortuna di me
Dopo un’oretta, smesso di piovere riparto, arrivando poco dopo al punto di
partenza. Felice dell’escursione fatta. Ultreya.
CAMINAR ES ATESORAR
I NEVER WALK
ALONE